2024-09-19
Saliscendi infiniti e volatilità estrema. Il Bitcoin è un’altalena pericolosa
Nonostante una crescita del 60% nei primi otto mesi e mezzo dell’anno, attorno alla criptovaluta non c’è più l’entusiasmo degli inizi. Perché non sembra in grado di fornire un’alternativa stabile ai mercati convenzionali.Il 2024 sta segnando un periodo ambivalente per il bitcoin e l’universo delle criptovalute. L’anno si è aperto con prospettive positive, ma senza quell’entusiasmo irrefrenabile che aveva caratterizzato i periodi di crescita esplosiva del passato. Sebbene il bitcoin abbia registrato una crescita del valore fino al 60% nei primi otto mesi e mezzo, la sua volubilità è rimasta un costante promemoria della volatilità intrinseca delle criptovalute; le oscillazioni del mercato hanno visto ribaltare le sue fortune con rapidità sconcertante. La criptovaluta regina attualmente ha «ridotto» al +33% circa la sua performance da inizio anno.L’approvazione degli Etf sul bitcoin negli Usa aveva alimentato speranze e attratto l’interesse di un ampio ventaglio di investitori, segnalando una connessione sempre più salda tra le criptovalute e l’infrastruttura finanziaria tradizionale di Wall Street. Tuttavia, con il passare del tempo, l’aspettativa che le criptovalute potessero decorrelarsi dagli investimenti tradizionali come le azioni sembra aver perso smalto. Questo ha posto ulteriori interrogativi sulla reale capacità delle criptovalute di fornire un’alternativa rispetto ai mercati convenzionali, specie in periodi di instabilità.Il bitcoin, introdotto nel 2008 è stato concepito originariamente per facilitare le piccole transazioni online. «Tuttavia, le elevate commissioni e le procedure complesse hanno limitato la sua adattabilità in questo ruolo come valuta di scambio», spiega Salvatrore Gaziano, direttore investimenti di SoldiExpert Scf. «Paradossalmente, i nuovi Etf o in Europa Etn hanno ricollegato il bitcoin alle vecchie strutture e al dollaro, poiché le transazioni continuano a essere eseguite in valuta fiat (moneta a corso legale) e sempre più investitori tradizionali ne acquistano porzioni». Inoltre, negli ultimi mesi il sentiment sulle criptovalute è un po’ peggiorato: segnali di debolezza economica negli Usa, unitamente alla paura di una recessione, hanno colpito duramente il sentimento di mercato. Ad esempio, il Grayscale bitcoin trust, il più grande Etf di bitcoin al mondo, ha visto deflussi significativi, oltre 800 milioni di dollari in una settimana. «Nei portafogli consigliati di Soldiexpert Scf le criptovalute non trovano un posto stabile e sono inseriti solo su esplicita richiesta del cliente e se il profilo di rischio lo consiglia e secondo un approccio non al 100% statico ma dinamico e miscelato con il più tradizionale oro», ricorda Gaziano. «Per gli investitori va quindi ampliandosi la lista di prodotti disponibili per puntare sulle monete virtuali», aggiunge Stefano Gianti, analista di Swissquote. «Chiaramente i rischi non mancano, si tratta di strumenti decisamente volatili: il prezzo in questi anni è progressivamente salito, ma fra un massimo e l’altro si sono registrate correzioni talvolta anche superiori all’80%. Oggi il bitcoin vale più del doppio rispetto a un anno fa. Al tempo stesso non possiamo dimenticare il calo del 63% registrato nel 2022 o la discesa dell’80% dei primi mesi del 2018. Si tratta quindi di prodotti da maneggiare con cura».