2019-07-01
I tedeschi non mollano la Capitana. Conte va alla guerra con la Merkel
I finanzieri: «La manovra della Sea Watch poteva ucciderci». Ma il presidente Frank-Walter Steinmeier: «Chi salva non è criminale». Il nostro premier durissimo: «Se Angela ha qualcosa da dire, le chiederò dei manager Thyssen».Su Carola Rackete si accende uno scontro internazionale proprio nelle ore chiave per il rinnovo della Commissione Ue. Toni durissimi tra Italia e Germania che coinvolgono tanto il capo di Stato tedesco quanto il nostro premier.Passo indietro. Non sono profughi i 40 migranti che sono sbarcati a Lampedusa dalla Sea Watch. Nessuno in fuga dalla guerra, quindi non hanno diritto umanitario per restare nel Paese, e soprattutto non stavano correndo alcun pericolo quando la «capitana» Carola Rackete ha forzato il blocco. Tra loro c'è Bissou, un ventottenne del Camerun che ha studiato ingegneria e cerca lavoro in Europa, oppure Aishi, un muratore del Ghana che spera di fare fortuna in Italia. Migranti economici che nulla hanno a che fare con persecuzioni e conflitti.Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a contestare l'attracco in porto a Lampedusa della comandante, che ha trascorso la seconda notte ai domiciliari: «La comandante fuorilegge», twitta il vicepremier leghista, «ha giustificato il folle attracco che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di finanza dicendo che c'era uno stato di necessità. Ma se nessuno dei 42 immigrati a bordo aveva problemi di salute, di quale necessità stava parlando?».La posizione di Rackete è sempre più compromessa dopo le dichiarazioni dei finanzieri che hanno tentato di fermare la Sea Watch e si sono visti piombare addosso la nave da 650 tonnellate. Spiegano che, se non fossero riusciti a compiere una manovra veloce, sarebbero morti schiacciati contro la banchina del porto. Così i cinque a bordo: «Ci sono le immagini. La nave non ha rispettato l'alt e ha schiacciato la motovedetta contro il molo. I parabordi hanno causato una sorta di movimento elastico e hanno per un attimo allontanato la nave. Con una mossa rapidissima siamo riusciti a sfruttare quell'istante e a sfuggire via prima che il rimbalzo tornasse indietro, perché a quel punto la Sea Watch avrebbe distrutto la motovedetta e noi saremo rimasti tutti schiacciati».La Procura della Repubblica di Agrigento ha deciso per gli arresti domiciliari ai danni della comandante, con le accuse di «favoreggiamento all'immigrazione clandestina» e di «resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio». Reati che prevedono pene che, sommate, potrebbero costare decine di anni di reclusione. Anche la stessa Olanda ha scaricato la Rackete criticando la sua scelta di dirigersi verso Lampedusa e il suo comportamento. Al contrario, arrivano accuse al nostro governo dalla Germania, dove il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier contesta l'arresto della comandante. «Può darsi che ci sia una legislazione italiana su quando una nave può entrare in porto e quando no, e può anche essere che ci siano reati amministrativi o reati penali. Tuttavia», dichiara alla Zdf, «l'Italia non è uno Stato qualsiasi, è al centro dell'Ue, è uno Stato fondatore dell'Ue. Ed è per questo che ci aspettiamo che affronti un caso del genere in modo diverso. Coloro che salvano vite umane non possono essere criminali».A Berlino risponde il presidente del Consiglio: Carola Rackete, dice Giuseppe Conte, ha attuato un «ricatto politico compiuto scientemente con l'utilizzo strumentale di 40 persone. In 15 giorni avrebbe potuto raggiungere tanti altri porti». E Conte aggiunge una frecciata alla cancelliera Angela Merkel: «Se mi chiede di Carola Rackete, potrebbe essere l'occasione per chiedere a che punto è la Germania con l'esecuzione della pena dei due manager della Thyssen che sono stati condannati in Italia dopo regolare processo che si è esaurito in tutti i gradi di giudizio».La linea del Viminale è comunque, se l'arresto di Carola Rackete non dovesse essere confermato, di procedere con un decreto di espulsione. Senza pericolo di fuga, il giudice potrebbe infatti trasformare i domiciliari in divieto di dimora con un territorio ancora da definire. Ma per conoscere la sorte giudiziaria della «capitana», che ancora deve essere interrogata, bisognerà attendere i prossimi giorni e la conclusione dell'attività di analisi del materiale video e delle trasmissioni audio sequestrato a bordo. Anche il capo politico dei 5 stelle, Luigi Di Maio, non sposta intanto la linea del governo: «Dobbiamo fare in modo che le navi che provocano il nostro Paese restino in dotazione allo Stato italiano. Se entri nelle nostre acque violando la legge, perdi definitivamente l'imbarcazione, senza attenuanti e multe che incidono ben poco».A non aspettare sono invece i nuovi sbarchi, infatti gli scafisti approfittano dell'alta pressione sul Mediterraneo e del mare calmo per fare partire i barconi carichi di migranti verso le nostre coste. Ieri pomeriggio è entrata nel porto di Punta Favaloro, a Lampedusa, una motovedetta della Guardia costiera con a bordo 11 immigrati soccorsi in mare: sono stati trasferiti sull'isola perché necessitano di urgenti cure sanitarie. Una quarantina invece è ancora a bordo di una motovedetta della Guardia di finanza in rotta verso Pozzallo. L'allarme e la nuova richiesta di accoglienza erano partiti dalla piattaforma di monitoraggio Alarm Phone, che aveva rilanciato un tweet della ong spagnola Open Arms e chiedeva «un porto sicuro in Europa» per un barcone con 55 persone a bordo, inclusi 4 bambini e tre donne incinte, localizzato al largo della costa libica. Sarebbero stati in mare da tre giorni. Ma intanto nell'hotspot di Lampedusa sta per scoppiare: non ci sono più posti per la prima accoglienza dei migranti, anche perché il centro ancora ospita i 40 migranti della Sea Watch.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
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