2024-12-19
Per Mattarella la democrazia è in pericolo ma non si guarda allo specchio
Magari vi sembrerò ossessionato dalle prediche di Mattarella, ma leggere che il presidente della Repubblica si preoccupa per il crescente fenomeno dell’astensionismo e sostiene che bisogna ricostruire il rapporto fra cittadini e istituzioni, mi ha indotto a chiedermi se il capo dello Stato sia proprio estraneo alla disaffezione degli elettori.Cioè, se lui non c’entri proprio nulla nella lontananza sempre più ampia con cui gli italiani percepiscono il Palazzo.Infatti, se gli elettori si allontanano e rifuggono dall’idea di andare a votare, sentendo lontanissime le istituzioni, come dice il capo dello Stato, non sarà per caso anche perché le istituzioni che Mattarella rappresenta al massimo livello danno ogni giorno prova che il voto dei cittadini conta meno di zero? Prendete il caso dei migranti, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi e su cui l’inquilino del Quirinale è intervenuto parlando di recente ai nostri ambasciatori. Quel che pensa la maggioranza degli italiani è arcinoto: ha votato per il centrodestra perché vuole che il governo ponga un freno agli sbarchi dei clandestini. Era una delle principali promesse del centrodestra durante la campagna elettorale. Ed è uno dei punti su cui Giorgia Meloni si sta impegnando di più, sia in Italia che in Europa. Di tutto ciò ha fatto anche un argomento di contrasto a una certa magistratura, che da anni pratica l’accoglienza senza se e senza ma, in linea con i propri convincimenti politici (basta leggere le riviste delle organizzazioni sindacali dei giudici per rendersene conto). Tuttavia, nonostante gli italiani in gran parte sui clandestini la pensino in un determinato modo, Mattarella sostiene la linea opposta, quella della minoranza, e non perde occasione per dirlo. Dopo di che, vedendo che chi sbarca invece di essere rispedito a casa è lasciato libero di circolare e qualche volta di delinquere, che cosa volete che pensino gli elettori? Che amino quelle istituzioni che non ascoltano le loro richieste? È ovvio che voltino le spalle alle istituzioni, disamorandosene.Il capo dello Stato, a proposito di elezioni, dice che «una democrazia senza popolo è una democrazia di fantasmi». Che senza la partecipazione degli elettori si ha «una democrazia debole». E predica la necessità di «operare per recuperare la fiducia adoperandosi, prima di tutto, per ricostruire il rapporto tra persone e istituzioni». Condivido tutto, dalla prima parola all’ultima. Tuttavia, dopo aver impartito la lezione, Mattarella dovrebbe farsi un esame di coscienza. Sicuro di non avere nulla di cui rimproverarsi? Tempo fa, sulla Stampa, il professor Giovanni Orsina, docente di Storia contemporanea alla Luiss, ha messo a confronto la crescita dell’astensionismo e la nascita dei cosiddetti movimenti populisti con le elezioni negate. Dopo Mario Monti e Mario Draghi, ovvero con due governi tecnici, scelti dai presidenti della Repubblica e non dagli italiani, sono aumentati secondo Orsina gli elettori che hanno scelto di non votare o di votare per un partito antisistema. Dunque, invece di criticare gli italiani che scelgono di non votare, il capo dello Stato dovrebbe fare mea culpa per non aver sciolto il Parlamento dopo una crisi di governo. Infatti, che senso ha ritirare una scheda e apporre la propria croce su un simbolo o un candidato, se poi un signore come Giorgio Napolitano può impunemente decidere di spazzar via il premier regolarmente eletto per sostituirlo con un tizio che la maggioranza degli italiani neppure sa chi sia? Per la stessa ragione, come si può accettare che dopo un Giuseppe Conte che nessuno conosceva, gli italiani si ritrovino un Mario Draghi che gli elettori non hanno scelto? Cioè, come si fa a criticare chi rifiuta di dare il proprio voto se poi al Quirinale c’è un presidente che non perde occasione di fare opposizione al governo nonostante gli elettori lo abbiano scelto? Ovviamente so già la risposta: Mattarella fa il bene del Paese. Ma, che ci sia il Covid, il Pnrr o altri inderogabili impegni, forse gli italiani vogliono essere loro a decidere cos’è il bene per il Paese, senza che nessuno, neppure il presidente, decida per loro. Insomma, prima di predicare a favore di un recupero della fiducia nei confronti delle istituzioni, Mattarella dovrebbe guardarsi allo specchio. Una presidenza retta per 14 anni senza essere passata da un voto popolare e da una valutazione di medio termine degli elettori, come accade in tutti i Paesi occidentali, più che a una democrazia somiglia a una monarchia. Dunque, è inutile stupirsi e preoccuparsi se poi gli italiani non votano. Tanto, comunque vada, c’è sempre Mattarella.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.