I manifesti contro l’utero in affitto rimossi dalle strade della Capitale

I manifesti contro l’utero in affitto rimossi dalle strade della Capitale
ANSA
  • Virginia Raggi dà ordine agli uffici comunali di togliere i cartelloni di Pro Vita con lo slogan «due uomini non fanno una madre». A suo dire sono offensivi. La replica delle associazioni: «Obbedisce alla lobby Lgbt».
  • L'intellettuale femminista Marina Terragni pubblica un nuovo libro in cui sbriciola i luoghi comuni progressisti. E infilza il mondo arcobaleno: «Nei gay si manifesta la misoginia pura».

Lo speciale contiene due articoli

Aborto, il Vaticano si schiera con il governo
Pietro Parolin (Ansa)
Il segretario di Stato, Pietro Parolin, dopo le polemiche per i pro life all’interno dei consultori: «Siamo a favore della vita e di tutti gli strumenti che possano affermarla». Intanto Stefano Bonaccini spara: «Ivg dimezzate in Emilia-Romagna». Ma i numeri dicono altro.
Fdi ora si muove e chiede le dimissioni di Emiliano
Michele Emiliano (Ansa)
  • Il senatore Ignazio Zullo: «Emiliano deve fare un passo indietro». Tommaso Foti attacca: «Come definire chi parla con la malavita e usa i contatti coi giudici per avere notizie riservate?». Dem e M5s muti. Ufficiale: Consiglio regionale rimandato fra le proteste dell’opposizione.
  • Europee: Matteo Renzi ed Emma Bonino alleati. Elly Schlein verso la decisione. Oggi e domani voto in Basilicata.

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Emiliano si mette a sfidare i giudici: «Parlo soltanto se mi convocano»
Michele Emiliano (Ansa)
  • Il governatore, che non si è espresso pubblicamente, ai suoi collaboratori ha detto che rivelerà la fonte delle informazioni riservate sull’inchiesta contro Alfonso Pisicchio «se e quando me lo chiederà la Procura».
  • Le audizioni sugli scandali pugliesi partiranno a fine mese. Serve più tempo all’indagine sullo scioglimento del Comune di Bari: la decisione rischia di arrivare dopo le elezioni.

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L’asse Israele-sunniti cruciale nel Mar Rosso
Navi da guerra della marina israeliana nella città portuale di Eilat sul Mar Rosso (Ansa)
Dopo la duplice prova di forza contro gli ayatollah, il governo di Benjamin Netanyahu ha ritrovato una insperata convergenza tra le fazioni anti sciite della regione, persino a Gaza. Un trampolino per cercare di ridurre l’influenza degli Houthi nello snodo commerciale.
Le Firme

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