2020-03-06
I giallorotti fingono di andare d’accordo. Ma Franceschini continua a logorarli
Dario Franceschini (Ansa)
Giuseppe Conte usa la lite con Giorgia Meloni per provare a compattare i suoi. Matteo Salvini mette le polemiche in freezer: «Prima viene la salute».La maggioranza giallorossa cerca di dare un'immagine di unità nel fronteggiare l'emergenza coronavirus, ma le scosse telluriche tra gli alleati e all'interno degli stessi partiti che sostengono Giuseppi Conte sono sempre più forti. La frattura tra Pd e M5s si è manifestata in tutta la sua drammaticità l'altro ieri, con la decisione di tenere le scuole chiuse, fortemente richiesta dal Pd e da Leu, e in particolare dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e da quello della Salute, Roberto Speranza. Il comunicato stampa con il quale il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, del M5s, ha sostanzialmente smentito la decisione, poi riconfermata alcune ore dopo, rappresenta plasticamente il totale caos che regna all'interno dell'esecutivo, che ieri ha deciso anche il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto per il 29 marzo, a data da destinarsi.La guerra strisciante tra gli «alleati» di maggioranza è alimentata anche dalle indiscrezioni che avvalorano la prospettiva di un imminente cambio alla guida del governo. La gestione dell'emergenza da parte di Conte, con i tragici errori di comunicazione che si susseguono, ha infastidito non poco i partiti della coalizione di maggioranza e anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Non appena l'epidemia avrà dato un attimo di tregua, si procederà con la crisi di governo, che porterà un uomo del Pd a Palazzo Chigi: in pole position c'è l'attuale ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ma si fanno anche i nomi del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e dello stesso Franceschini. I litigi in maggioranza sono solo fino a un certo punto «coperti» dall'emergenza legata al coronavirus: Pd e M5s, in perenne contrasto tra loro, si compattano solo quando è il momento di fronteggiare le critiche di Matteo Renzi e del suo piccolo manipolo di parlamentari. Per «neutralizzare» Renzi e i suoi, come anticipato dalla Verità, è in arrivo da Forza Italia un nutrito gruppo di «responsabili»: la nuova formazione si chiamerà «I Popolari», e andrà a costituire la gamba moderata del governo giallorosso.Intanto, sempre per tentare di tenere unita la coalizione, ieri il premier Conte ha attaccato duramente la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e tutto il centrodestra, nonostante la coalizione dei moderati si sia riunita per elaborare proposte da presentare al governo per combattere l'emergenza. «Ho trovato scandaloso», ha detto la Meloni a L'aria che tira, su La 7, «il comportamento del presidente del Consiglio, a maggior ragione perché dall'inizio non ho pensato di fare politica su questo tema. Conte ha delle responsabilità gravissime. Ha avuto», ha sottolineato la Meloni, «un atteggiamento criminale verso l'Italia».«Mi ha sorpreso», ha replicato Conte, «l'uscita della Meloni, l'abbiamo anche commentata al Consiglio dei ministri, ci è parso un attacco veramente inusuale, sono affermazioni molto gravi. Rimango un po' sorpreso, chiediamo ai cittadini comportamenti responsabili ma la politica ha bisogno che tutti lavorino insieme. Chi ha compiti di elevata responsabilità politica e fa dichiarazioni che contrastano il buon senso non fa un servizio al Paese. Quelle stesse affermazioni fatte all'estero e in tv», ha aggiunto Conte, «rischiano di danneggiare un Paese tenace, orgoglioso e che vuole rialzare la testa, è uno schiaffo non a me ma a tutti i cittadini che devono fare piccoli grandi sacrifici. Ho consegnato a tutti i ministri le proposte economiche di FiI, Fdi e Lega. Nelle prossime ore lavoreremo proprio al provvedimento sull'economia». «Dispiace che Conte e mezzo governo», ha immediatamente ribattuto la Meloni, «perdano tempo a sostenere che gli avrei dato del criminale e a fare polemica. Sa benissimo che ho corretto in diretta una frase che poteva essere male interpretata, ribadendo che considero criminale aver pensato di utilizzare il coronavirus per una passerella personale», ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia, «arrivando addirittura a dare al Servizio sanitario nazionale la colpa del contagio. Posizione che confermo e ribadisco».«Questo governo», ha detto i leader della Lega, Matteo Salvini, al quotidiano spagnolo El País, «non è in grado di gestire la normalità e tanto meno l'emergenza. Abbiamo detto che siamo disponibili con idee e progetti, ma non per formare un governo con il Pd o con il M5s. I nostri voti sono disponibili se ci sono proposte utili per il Paese, ma non per tornare insieme a Giuseppe Conte. Prima se ne va, meglio è». Ma il capo leghista ha anche messo «in freezer» gli insulti e le polemiche con Conte: «Prima viene ili diritto alla vita, alla salute e al lavoro. Spero sia chiaro che la Lega c'è».Salvini, la Meloni e il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, si sono riuniti ieri a Roma per mettere a punto una serie di proposte, che saranno illustrate oggi alle 11 in una conferenza stampa congiunta al Senato: «Stiamo lavorando per un progetto comune del centrodestra», ha spiegato Salvini, «da offrire al governo per affrontare l'emergenza sanitaria, l'emergenza economica, parlare di scuola, parlare di Europa e quindi offrire responsabilmente le nostre idee. I nostri tecnici faranno un lavoro comune su questo».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)