2024-02-27
Esorcisti inferociti per la serie Amazon che elogia Lucifero e rende banale il male
Patriarcato, Lgbt, un’eroina donna: «Hazbin Hotel» ha tutto l’armamentario woke. E inoltre rovescia il cattolicesimo.C’era una volta il povero Lucifero, «un sognatore con luminose idee per il creato», il quale, ciò nonostante, «era visto come un provocatore» dai «vecchi saggi del Paradiso», che consideravano «il suo modo di pensare pericoloso per l’ordine paradisiaco». È la bizzarra rilettura della storia di Satana offerta sulle piattaforme televisive da Hazbin Hotel, serie animata Usa del 2024, creata per Amazon Prime Video dalla regista e produttrice statunitense Vivienne Medrano.Preceduta da un episodio pilota nel 2019 - e formalmente vietata ai minori di 18 anni per il suo linguaggio esplicito e volgare -, la serie, che ha debuttato nelle scorse settimane, si regge sulla seguente trama: ci sono Adamo e Lilith, «pari in tutto in quanto primi del genere umano», peccato che lui «pretenda il comando» e quindi lei «rifiuti di sottomettersi». La «fiera indipendenza di lei» attrae Lucifero e i due si innamorano, ma il frutto proibito della «conoscenza» che lui le consegna, gravato da «una maledizione», fa precipitare entrambi in un Inferno che presto si popola così in fretta che, per limitarne l’espansione, vede il Paradiso correre alle contromisure. Che consistono in un annuale massacro da parte degli angeli «sterminatori» del Paradiso - definiti anche esorcisti - guidati da Adamo.Entra così in gioco la figlia di Lucifero e Lilith, Charlie «Stella del mattino» Morningstar, principessa dell’Inferno la cui impresa è in buona sostanza escogitare la maniera per riabilitare - cioè redimere - i demoni e i dannati affinché possano entrare in Paradiso. Di qui l’idea, da parte di Charlie, di aprire un albergo, l’Hazbin Hotel appunto, dove ospitare e recuperare i relegati nell’Inferno. L’eroina non agisce però da sola, bensì aiutata dalla sua manager e fidanzata, Vaggie, angelo bandito dal cielo per aver avuto pietà di un bambino demone, e dall’attore pornografico Angel Dust, un demone androgino, gay e pornostar, per giunta primo ospite dell’hotel. Ne scaturisce uno scontro con gli angeli che saranno, infine, ricacciati in Paradiso, con un totale rovesciamento dell’invocazione con cui, si faccia caso, si conclude la preghiera a San Michele arcangelo: «Ricaccia nell’Inferno Satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime».Nonostante Hazbin Hotel sia disponibile da circa un mese, ha già incassato riscontri positivi sia dalla critica - con il 79% di consenso su Rotten Tomatoes, sulla base di una trentina di recensioni -, sia da parte del pubblico. Decisamente meno entusiasti su questa serie animata, e quindi pensata per far presa tra i più giovani, ancorché maggiorenni, sono coloro che Satana lo conoscono davvero: gli esorcisti.L’Associazione internazionale esorcisti (Aie) ha difatti diramato una nota in cui definisce la nuova serie come caratterizzata da «un universo narrativo falso e deviante sul piano teologico, culturale e educativo». Hazbin Hotel, sempre secondo l’Aie, altro non è che un «pianificato stravolgimento del racconto biblico che mistifica il messaggio cristiano di salvezza e lede la coscienza del pubblico, in particolare di bambini e ragazzi». Tutto ciò offre «una rappresentazione che induce alla normalizzazione del male nonché alla sottovalutazione della sua reale pericolosità» dal momento che la serie «ritrae demoni e dannati in modo umoristico». «La serie», concludono pertanto gli esorcisti, «per la sua rappresentazione dell’Inferno, per la sua visione impietosita dei demoni e della loro sorte - descritta come ingiusta -, può favorire una distorta concezione del peccato e incoraggiare una normalizzazione dell’occultismo, aumentando il rischio che le persone, in particolare i giovani, si avvicinino a pratiche magiche, cerchino di interagire con entità maligne fino a aderire a una visione satanista della realtà».Sicuramente per i cattolici queste avvertenze sono le più rilevanti; ma non sono le uniche possibili. Difficile, infatti, è non notare come Hazbin Hotel offra agli spettatori praticamente tutto il menu politicamente corretto: l’eroina donna (Charlie), il primo uomo presentato di fatto come primo simbolo del patriarcato (Adamo), la coppia Lgbt (Charlie e Vaggie). Non per nulla negli Usa, il conservatore Michael Knowles, nel suo The Michael Knowles Show, prodotto dal Daily Wire dell’opinionista Ben Shapiro, ha parlato di mix di «satanismo e femminismo», mentre il Washington Times sostiene che la serie porti «a pensare che i demoni meritino misericordia, grazia e pietà».Ecco, a questo proposito forse si sarebbe potuto lavorar meglio sugli spiriti dannati in cerca di riscatto, presentandoli come migranti - ma, se non si può pretendere tutto dalla vita, figurarsi da una serie tv. Battute a parte, è evidente come Hazbin Hotel risponda davvero a tutti i requisiti cari alla cultura dominante, a partire ovviamente da quel rovesciamento dell’impianto teologico cattolico che è geniale - questo sì - riuscire ancora a presentare come ribelle, mentre da tempo è il più pacchiano atto di conformismo.
Jose Mourinho (Getty Images)