
I terroristi gabbano Israele consegnando non i resti del corpo di uno degli ostaggi ancora in mano loro ma quelli di una vittima già seppellita. Bibi Netanyahu: «Cessate il fuoco violato». E dà il via ai blitz. JD Vance: «Solo scaramucce».Massicci raid «immediati» su Gaza. Spostare la linea gialla, oltre la quale si era ritirato in base agli accordi di Sharm El Sheikh, per tornare a controllare una porzione maggiore di Striscia. Il pugno duro di Benjamin Netanyahu per quella che Israele considera l’ennesima prova della volontà di Hamas di non rispettare gli accordi per il cessate il fuoco non si è fatta attendere.A far scatenare la rappresaglia di Gerusalemme è stata la constatazione che nella bara consegnata lunedì sera da Hamas alla Croce rossa e poi trasferita all’Istituto forense di Abu Kabir a Tel Aviv, c’erano sì i resti di un ostaggio ma non quelli di uno dei 13 ancora ufficialmente in mano ai tagliagole. Si trattava, si è scoperto, dei resti di un ostaggio che era già in mano a Israele. Dopo le prime fasi dell’identificazione, gli esperti avevano iniziato a sospettare che il cadavere ricevuto non fosse riconducibile agli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi. A metà giornata, l’ufficio del premier Netanyahu ha annunciato che in quell’ultima bara c’erano i resti di Ofir Tzarfati, 27 anni, soldato israeliano rapito al Nova Festival il 7 ottobre del 2023 e morto in prigionia a causa delle ferite d’arma da fuoco che aveva subito durante il rapimento. Il corpo del militare era stato già recuperato a dicembre 2023. «Si tratta di una chiara violazione dell’accordo da parte dell’organizzazione terroristica Hamas. Il primo ministro Netanyahu terrà un incontro sulla sicurezza con i leader dell’apparato di difesa per discutere le misure adottate da Israele in merito a queste violazioni», si legge nella dichiarazione rilasciata dal governo.A sostegno della propria posizione, l’Idf ha pubblicato un video di una quindicina di minuti, girato da un drone, nel quale si vedono i miliziani di Hamas che inscenano, a beneficio della Croce rossa, il ritrovamento e il recupero del presunto corpo di un ostaggio rapito, poi identificato nel già recuperato Ofir Tzarfati. L’esercito della Stella di David afferma che il filmato «mostra chiaramente che Hamas sta tentando di creare una falsa impressione di tentativi di localizzare i corpi, mentre in realtà tiene in ostaggio i defunti, i cui resti si rifiuta di rilasciare come richiesto dall’accordo». «Ancora una volta, l’inganno è stato perpetrato ai danni di una famiglia che cercava di riprendersi», è il commento dei parenti del soldato israeliano, «Una spregevole manipolazione volta a sabotare l’accordo e a rinunciare al ritorno di tutti gli ostaggi», hanno attaccato i parenti. La mossa scellerata di Hamas ha subito fatto scattare i falchi che sostengono il governo di Bibi: il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, e quello alle Finanze, Bezalel Smotrich, hanno subito chiesto al premier «di garantire la distruzione di Hamas. Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente tutti i corpi dei nostri caduti è di per sé la prova che l’organizzazione terroristica è ancora in piedi. Dobbiamo distruggerla completamente, una volta per tutte». Anche l’Hostage families forum, la principale associazione israeliana che si batte per il ritorno degli ostaggi di Gaza, ha chiesto di intervenire subito contro Hamas: «Continua ad agire con disprezzo, ingannando gli Stati Uniti e i mediatori e disonorando i nostri cari, il governo israeliano non può e non deve ignorare questo e deve agire con decisione contro queste violazioni». In serata, infine, Hamas ha annunciato il rinvio della consegna di un’altra salma appartenente agli ostaggi israeliani: «Rimandiamo la restituzione di un ostaggio a causa delle violazioni di Israele», ha fatto sapere il gruppo terroristica.Le pressioni non hanno trovato impreparato il premier israeliano che ha convocato una riunione urgente di sicurezza dalla quale è scaturito il pugno duro (secondo il giornalista di Axios, Barak Ravid, «Netanyahu ha concluso l’incontro osservando che sarebbe stato necessario un coordinamento con gli Stati Uniti per determinare quali misure adottare», ha scritto su X, rivelando il racconto fatto da un funzionario israeliano).E poi la risposta si è trasferita dalle dichiarazioni al campo: prima Israele ha deciso di interrompere le visite di Hamas con la Croce rossa nell’area della linea gialla, sotto il controllo dell’Idf. Poi, la svolta. Da Gerusalemme è partito l’ordine di effettuare raid immediati sulla Striscia di Gaza: «A seguito di consultazioni sulla sicurezza, il primo ministro Netanyahu ha ordinato all’esercito di effettuare immediatamente potenti attacchi nella Striscia». In serata, l’emittente televisiva Al Aqsa, affiliata ad Hamas, ha riferito che i caccia israeliani hanno attaccato la parte occidentale della città di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza e almeno tre attacchi sono stati registrati anche a Gaza city. Infine, la decisione di avanzare la linea gialla. Israele avrebbe preso di mira anche la parte orientale del campo profughi di Deir Al Balah, nel centro della Striscia, e il campo profughi di Shati, nel Nord della Striscia. Inoltre, sempre nella zona di Rafah, i militanti di Hamas hanno aperto il fuoco contro le forze dell’Idf con cecchini e missili anticarro e i militari israeliani hanno risposto con fuoco di artiglieria. «Hamas pagherà a caro prezzo l’attacco dei soldati dell’Idf avvenuto a Gaza, ha superato una palese linea rossa a cui l’Idf risponderà con grande forza», ha commentato ieri in serata il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.A spegnere la miccia di una escalation ci ha pensato il vicepresidente americano, JD Vance: «Il cessate il fuoco sta tenendo. Credo che la pace a Medio Oriente resisterà nonostante le scaramucce», ha detto.
(Ansa)
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio: «Come si fa a parlare di attentato alla Costituzione, non si può fare attraverso una legge prevista dalla stessa Costituzione. Siamo alla schizofrenia». «Se la magistratura si aggrega alla politica in una lotta elettorale, sarà interpretata dalla cittadinanza come soggetto politico e perderebbe il connotato di imparzialità e indipendenza che un magistrato deve avere. Quando ho detto questo, mi è stato obiettato di aver paura di perdere il referendum, ma se vinciamo nella fisiologia della politica, la magistratura subirebbe una sconfitta politica che non è mai indolore».
2025-10-29
Dalla difesa dei server alla difesa del sistema-Paese: l’Italia arma il dominio cyber
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Ansa
Il nuovo reparto da 1.500 specialisti introduce una capacità operativa continua, in grado di prevenire, contenere e — nei limiti di legge — contrastare attacchi che oggi colpiscono tanto le infrastrutture materiali quanto lo spazio informativo da cui dipende la stabilità dello Stato.
Ansa
- Lukoil cede le attività all’estero. Nessuna ritorsione su Rosneft in Germania. Ursula von der Leyen insiste sugli asset ma parla di «prestito».
- Il ministro Guido Crosetto a Bruno Vespa: «Mezzo milione di morti ucraini. Non riprenderanno le terre perse».
Lo speciale contiene due articoli.
Joe Biden (Ansa)
La commissione di Sorveglianza: «L’ex presidente era in declino mentale, la firma robotica usata in modo improprio dal suo staff». Intanto Trump, in tour in Asia, elogia il premier giapponese: «Toyota aprirà stabilimenti negli Usa». Ma il feeling disturba Pechino.






