2022-04-26
Gualtieri si blinda con il Giubileo
Roberto Gualtieri e Papa Francesco (Ansa)
Pronto il decreto con il primo miliardo per l’evento del 2025: in tutto il conto arriverà a 9. Matteo Del Fante presidente, Marco Sangiorgio ad. Nel cda anche la sorella dell’ex Dis, Gennaro Vecchione.È in dirittura d’arrivo l’approvazione del decreto per il Giubileo 2025. In questi giorni, infatti, sbarcherà in Consiglio dei ministri lo schema di gestione dell’evento che tra tre anni si svolgerà a Roma con il Papa. La Verità lo ha letto in anteprima. E la formazione del nuovo consiglio di amministrazione, dal presidente Matteo Del Fante al consigliere Nunzia Vecchione (sorella di Gennaro, l’ex numero uno del Dis e l’ uomo dei «servizi segreti» dell’ex premier Giuseppe Conte), sembra rappresentare al meglio la politica romana, in modo che il sindaco Roberto Gualtieri non abbia problemi nel corso dei prossimi anni di mandato. L’evento è fondamentale per la Chiesa cattolica. Quindi sarà anche il regolatore dei rapporti tra lo stesso Gualtieri, ex numero uno dell’Economia del governo Conte, e il Vaticano. Ma oltre a questo c'è una sfida ben più importante. Sul Giubileo 2025, Gualtieri ha puntato tutta la sua amministrazione da sindaco. Al Nazareno attendono il nuovo corso della Capitale, guidata da un centrosinistra che punta soprattutto sul rilancio infrastrutturale e anche sulla ristrutturazione del debito. Gualtieri vuole provare a riscattare la città dopo il flop del Movimento 5 stelle di Virginia Raggi. Ha bisogno di fondi pubblici. Per di più, il 2025, data dell’evento, sarà l’ultimo anno di mandato, passaggio decisivo per una riconferma alle prossime elezioni amministrative. L’obiettivo è intervenire sul piano infrastrutturale. Nel decreto c’è un tesoretto di quasi 1 miliardo di euro. Ma quattro settimane fa il ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini ha parlato di un investimento di quasi 8,2 miliardi di euro che verranno stanziati in vista del Giubileo su Roma. Complessivamente si parla di 4,6 miliardi di euro per il periodo 2022-2026, a cui si aggiungono altri 3 miliardi della Regione Lazio. Si tratta di una quantità di fondi davvero ingente che sta scatenando interesse in tutta Italia. Anche per questo Gualtieri è stato nominato commissario straordinario. L’obiettivo è rifare da qui ai prossimi anni almeno 150 chilometri di strade. È palese, lo ha ribadito la politica in questi giorni, che la città non è in grado di accogliere i pellegrini nelle condizioni in cui è adesso. Insomma, serve una macchina organizzativa per poter intervenire, nello stile di Beppe Sala con l’Expo 2015: non a caso nei mesi scorsi è stato arruolato l’ex capo della Procura di Milano Francesco Greco, già esperto in materia. Nel 2016 il Giubileo fu un mezzo flop. Ci furono solo 20 milioni di turisti, il 40% in meno rispetto alla volta precedente. Ma non sarà l’affluenza di pubblico a definire il successo o meno della manifestazione. Sono gli investimenti su Roma e gli appalti pubblici la vera sfida economica e politica di Gualtieri. Già alla fine di marzo si era parlato sui giornali del possibile arrivo di Del Fante. Sui quotidiani la nomina veniva definita come un commissariamento da parte di Mario Draghi della giunta Gualtieri. In realtà il discorso appare più ampio. Oltre al numero uno di Poste, che vanta apprezzamenti bipartisan oltre che dallo stesso premier, viene indicato Marco Sangiorgio come ad. Sangiorgio è un ex Cdp ora in Redo, fondazione per l’housing sociale. Molto stimato da centrosinistra e dal M5s, era considerato vicino all’ex ad di Via Goito Fabrizio Palermo. Altro consigliere è Alessandro Tonetti, silenzioso vice direttore generale di Cdp. Dalla ragioneria dello Stato arriva invece Nunzia Vecchione, sorella di Gennaro, fedelissimo di Conte. Nominata anche Ivana Guerrera, ex Consip, ora al Mef. Più avanti sarà scelto il direttore generale. Nel collegio sindacale Antonella Caru, Eugenio Madeo, Cinzia Simeone, Filippo Barbagallo ed Emanuela Capobianco.
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