2024-07-24
Gualtieri non sfratta il circolo abusivo caro ai dem
Roberto Gualtieri (Imagoeconomica)
«La Maggiolina» ha 680.000 euro di debiti e c’è l’ordine di recupero degli spazi. Ma il Campidoglio lascia che vi si facciano concerti.Nella Capitale tra i casi eclatanti di occupazioni abusive irrisolte c’è quello dell’associazione La Maggiolina, in via Bencivenga a Montesacro. Si tratta dell’antica stazione di Posta Pontificia dove soggiornò Giuseppe Garibaldi, circa 400 metri quadrati di proprietà del Comune assegnati nel 2001 ad un’associazione culturale che si è trasformata in un centro sociale. Nel corso degli anni si arrivò a un contenzioso tra l’amministrazione capitolina e La Maggiolina, sino ad arrivare all’emanazione nel 2016 di una determina di sfratto e alla delibera di giunta del 2020 che fissava in tre anni il termine massimo per la riacquisizione dello spazio da parte del Campidoglio. L’ordinanza non è mai stata fatta eseguire, consentendo invece agli occupanti di fare un primo ricorso al Tar, che lo ha respinto perché secondo i giudici La Maggiolina non può usufruire di proroghe, in attesa di «sanare la propria posizione, cioè utilizzo conforme al titolo ed assenza di morosità» che a quel momento ammontava a 680.000 euro. Nel frattempo nulla è cambiato e l’associazione continua a svolgere le proprie attività. Gli occupanti infatti confidando nel Regolamento del 2022 per l’utilizzo degli immobili comunali per finalità d’interesse generale, sono convinti di poter restare in quanto custodi dello spazio fino al 31 dicembre 2024, a patto di presentare istanza di riassegnazione e così si sono appellati al Consiglio di Stato, mentre il Tribunale civile ha accolto la richiesta di sospensiva contro l’ingiunzione di pagamento del canone al 100%, che potrebbe essere ridotto al 20% e rateizzato in cinque-sei anni. «Come se non bastasse nel 2021 venne emanata una determina del Municipio III a firma del direttore Patrizia Di Nola con la quale si disponeva il divieto di somministrazione di bevande per assenza dei requisiti» spiega Federico Rocca, consigliere di Fdi, «Sappiamo tutti che per una realtà come quella la somministrazione è tutto, feste e concerti senza consumare porterebbero un misero guadagno. Fatto sta che malgrado tutto La Maggiolina è lì in barba a qualsiasi norma e la Di Nola non esegue una sua ordinanza, procurando di fatto un indebito arricchimento degli abusivi» spiega Rocca. Nella seduta della Commissione Trasparenza del 16 luglio scorso la dottoressa di Nola ha ribadito che si oppone alla revoca anche se non ha mai sospeso la sua precedente ordinanza mentre il Comitato Tecnico per la Valorizzazione Sociale del Patrimonio di Roma Capitale, «forzando le maglie dei regolamenti», sottolinea Rocca, ha valutato la possibilità per la Maggiolina di rimanere lì in quanto svolge un’attività di carattere culturale a beneficio della comunità, ovvero un progetto per spazi di coworking e sala lettura, due divani, due tavoli e sei sedie, malgrado gli occupanti siano morosi e abusivi all’interno di locali comunali. Nel corso degli anni però a La Maggiolina ci sono stati dai concerti a pagamento di musica underground alle feste dei giovani del Pd fino alle visite del segretario romano dem, tutto ovviamente in un locale detenuto abusivamente. «Mi chiedo per quanto ancora all’interno del Campidoglio si farà finta di non capire e per quanto ancora non si applicheranno le determinazioni emanate dall’amministrazione stessa e le sentenze della Magistratura, perché prima o poi qualcuno ne chiederà conto alla Procura delle Repubblica e alla Corte dei Conti, non si può continuare ad ignorare gli atti permettendo che continui ad operare un’attività illegittima, abusiva e morosa che arreca un cospicuo danno al patrimonio e alle casse capitoline» conclude l’esponente di Fdi.
(Totaleu)
Lo ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci durante un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles.