2019-10-28
Gli Usa hanno eliminato il Califfo dell’Isis: «È morto come un cane»
Operazione lampo in Siria con curdi, russi, turchi e iracheni. Donald Trump: «Codardo, si è fatto esplodere con i figli». Al Baghdadi pianificò il Bataclan e altre stragi.La conferma definitiva - ha chiarito Trump - è arrivata da un test del Dna, condotto direttamente sul luogo, appena quindici minuti dopo la morte del leader terrorista. Il presidente americano ha poi sottolineato il modo inglorioso in cui l'ex califfo ha perso la vita. «È morto dopo essere entrato in un tunnel senza uscita, piagnucolando, piangendo e urlando tutto il tempo. […] Undici bambini piccoli sono stati trasferiti fuori di casa e non sono feriti. [Baghdadi] aveva trascinato con sé tre dei suoi bambini piccoli. Sono stati condotti a morte certa. Ha raggiunto la fine del tunnel mentre i nostri cani lo inseguivano. Ha fatto esplodere il giubbotto, uccidendo sé stesso e i tre bambini. Il suo corpo è rimasto mutilato dall'esplosione.» «È morto come un cane, è morto come un codardo», ha chiosato l'inquilino della Casa Bianca, definendo l'ex califfo «depravato» e i suoi seguaci dei «perdenti».Baghdadi - su cui pendeva una taglia di 25 milioni di dollari - si era rifugiato nella regione di Idlib, situata nella parte nordoccidentale della Siria. L'attacco al compound dell'ex califfo, condotto dalle forze speciali statunitensi, è avvenuto tramite un raid notturno di circa due ore, con otto elicotteri partiti da una base irachena, e definito da Trump «pericoloso e audace», oltre che «impeccabile». Il tutto, stando alle parole del presidente, sarebbe stato pianificato a seguito di un'attenta sorveglianza, durata un paio di settimane, con un ruolo fondamentale della Cia. E agli 007 il presidente ha comunque rivolto una stoccata relativa alla gestione degli ultimi spygate: «Quando usiamo la nostra intelligence in modo corretto, è fantastica». Nel corso del raid, come confermato dalle forze curde, sarebbe stato ucciso anche il numero 2 del Califfo.Nessun soldato statunitense ha perso la vita, mentre numerosi seguaci dell'ex califfo sarebbero rimasti uccisi durante l'operazione. Trump ha poi ringraziato Russia, Turchia, Siria e Iraq per aver collaborato e ha sottolineato di aver ricevuto informazioni utili dai curdi. E proprio il capo delle Forze democratiche siriane, generale Mazloum Abdi ha twittato la propria soddisfazione: «Un'operazione storica di successo portata a termine a seguito del lavoro congiunto di intelligence con gli Stati Uniti». Meno amichevole il presidente americano si è invece mostrato verso gli alleati europei, cui ha rinnovato l'antica accusa di non volersi riprendere i foreign fighters provenienti dai loro territori: un'accusa che l'inquilino della Casa Bianca rivolge, da tempo, soprattutto a Francia e Germania. Un punto su cui il presidente si è soffermato molto nel corso della conferenza stampa è stato poi quello della persecuzione dei cristiani in Siria da parte dell'Isis. Trump ha ciononostante ribadito la propria linea di disimpegno militare dallo scacchiere siriano. «Non vogliamo mantenere i soldati tra Siria e Turchia per i prossimi 200 anni. Combattono da centinaia di anni. Siamo fuori». Per venire incontro alle istanze interventiste dei falchi del Congresso, il presidente ha comunque garantito di voler mantenere un numero esiguo di soldati americani sul territorio, per impedire che i giacimenti petroliferi possano cadere nelle mani delle forze jihadiste. Svariate le reazioni delle galassie islamiste sui social network. Se i seguaci di al Qaeda festeggiano la notizia della morte di Baghdadi, i fautori dell'Isis invitano invece a «proseguire il jihad», definendo il loro leader un «martire della guerra santa». Autoproclamatosi califfo del cosiddetto Stato Islamico nel giugno del 2014, Baghdadi - il cui ultimo video risale al 29 aprile scorso - è stato responsabile di un'efferata scia di sangue che, negli ultimi anni, ha interessato l'Europa, gli Stati Uniti, il Medio Oriente e il Nord Africa. Tra gli attentati più noti rivendicati dall'Isis nel Vecchio Continente si possono ricordare la serie di assalti coordinati in varie zone di Parigi (tra cui il teatro Bataclan), che ebbe luogo nel novembre del 2015. Nel marzo del 2016, fu la volta invece di due attentati a Bruxelles, senza poi dimenticare - qualche mese dopo - l'attacco avvenuto a Berlino, quando undici persone vennero falciate da un camion scagliatosi contro un mercatino di Natale. Seguì poi l'attentato a Barcellona nell'agosto del 2017 e molti altri ancora.Se anche la morte di Baghdadi non costituisce di per sé la sconfitta definitiva dell'Isis, il forte valore simbolico dell'evento resta fuori discussione, anche alla luce del fatto che le galassie jihadiste di propaganda mediatica e simbolismo si sono sempre nutrite. Negli Stati Uniti, l'operazione ha suscitato un plauso bipartisan: dalla senatrice democratica, Jeanne Shaheen, al senatore repubblicano, Ben Sasse, passando per le alte sfere dell'esercito. È chiaro che Trump punterà a rivendicare questo risultato nel corso della campagna elettorale in vista delle prossime presidenziali, seguendo l'esempio di Barack Obama che, nella sfida contro Mitt Romney nel 2012, sottolineò ripetutamente l'uccisione di Osama bin Laden, avvenuta l'anno precedente.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)