2022-10-25
Gli studenti assaltano La Sapienza per non far parlare Capezzone
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Come nel 2008 quando fu annullata la visita di Papa Benedetto XVI, anche oggi l'Università si distingue per intolleranza verso chi vuole esprimere le proprie idee durante un convegno regolarmente autorizzato. Scontri con la polizia e feriti.Con l'insediamento del governo Meloni gli studenti dell'Università Sapienza, che protestano contro un presunto ritorno del fascismo, danno invece una bella dimostrazione di cosa è effettivamente il fascismo, cercando di non far parlare Daniele Capezzone, firma della Verità. Torna alla memoria il 2008, quando sempre la Sapienza si distinse per l'annullamento di un incontro con Papa Benedetto XVI, una vicenda avvilente, che si consumo' sempre durante un governo di centrodestra, quando il premier era Silvio Berlusconi. Così, in occasione di un convegno organizzato da Azione Universitaria, dove erano stati invitati Capezzone e Fabio Roscani, esponente di Fratelli d'Italia e presidente di Gioventù Nazionale, ci sono stati scontri con le forze di polizia. Davanti alla sede della facoltà si sono riuniti decine di studenti per un presidio di protesta organizzata dai collettivi, ma le contestazioni sono rapidamente degenerate in scontri con la polizia. Secondo quanto ricostruito, alcuni studenti sarebbero stati colpiti con manganelli mentre tentavano di accedere al convegno. I poliziotti, in tenuta anti sommossa, hanno respinto i manifestanti che reggevano uno striscione e tentavano di raggiungere l’ingresso della facoltà: "Fuori i fascisti dalla Sapienza", hanno urlato gli studenti. La carica di alleggerimento è degenerata in una serie di colpi di manganello sferrati sugli studenti più vicini, e un ragazzo che ha tentato di forzare il blocco è stato trascinato sopra un muretto, messo a terra e ammanettato, per poi essere trasferito all'interno della facoltà. Già dalle prime ore di questa mattina la maggior parte degli accessi alla facoltà era chiusa e le forze di polizia erano schierate in presidio a protezione dell'ingresso. Il convegno poi si è svolto senza problemi. La stessa Sapienza ha spiegato in una nota ufficiale che "l'associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, come quotidianamente avviene ad opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti. Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il dirigente del servizio predisposto dalla questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva. L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente - ha detto la rettrice Antonella Polimeni - Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”.