
Ansa
Milioni di euro spesi per conservare (male) un tesoro di carte e atti. Che in molti casi restano pure inaccessibili al pubblico.
Una sentenza della Corte d’appello di Roma cambia le carte in tavola per un piccolo risparmiatore, P.T., che aveva investito tempo fa in Tango bond, le obbligazioni argentine comprate da circa 450.000 italiani.