2018-10-03
Gli altri regali di Scarpellini. «Montino l'ho fatto eleggere io»
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«Vedi che Montino l'ho fatto vincere io». Parole di Sergio Scarpellini che in un'intercettazione ambientale confida a due interlocutrici di avere avuto un ruolo fondamentale nell'elezione del marito di Monica Cirinnà a sindaco di Fiumicino. È quanto emerge dalle carte dell'inchiesta della Procura di Roma sul costruttore romano che avrebbe finanziato più soggetti politici con favori, mazzette e l'uso gratuito di abitazioni nel centro della Capitale.Tra il 10 maggio e il 7 giugno 2013, il marito della senatrice Monica Cirinnà stava affrontando la sua campagna elettorale. Ad accorrere in suo aiuto — con tre finanziamenti, denominati «contributi politici 2013», sarebbe arrivato, secondo gli inquirenti Sergio Scarpellini. Infatti in uno dei server in dotazione al « gruppo Scarpellini» gli investigatori hanno trovato elargizioni per un valore di 21.600 euro in favore di Montino, che all'epoca dei fatti poteva figurare soltanto in qualità di referente perché appartenente al partito democratico. I beneficiari formalmente sono stati Roberto Fusi, il Caminetto ristorante situato a Parioli e la Ovit Srl, società che gestisce alberghi, pensioni e case di riposo per anziani. Poi per Montino c'è l'immancabile capitolo case. Avrebbe ottenuto un immobile, di proprietà del figlio del costruttore, nella centralissima via del Governo Vecchio. Nello stesso edificio, un'altra abitazione di Andrea Scarpellini, sarebbe stata data a Irene Pivetti.Nell'informativa dei carabinieri si legge anche il nome di Mario Baccini, deputato dal 2008 al 2013. Ma soprattutto prima alleato e poi concorrente di Montino nella corsa del 2018 a primo cittadino: i due si sono sfidati al ballottaggio lo scorso giugno. L'associazione Cristiano popolari, fondata da Baccini, avrebbe ricevuto una casa di 150 metri quadri. È lo stesso Sergio Scarpellini a confermarlo in un interrogatorio del 2017. «Gli avevo dato un appartamento in piazza dell'Orologio. Io e Mario Baccini siamo amici e lui personalmente mi ha chiamato e mi ha detto che gli serviva un appartamento». Per i carabinieri il valore dell'utilità concessa a Baccini oscilla tra i 25.000 e i 34.000 euro. In favore del movimento politico dei Cristiano Popolari ci sono anche contributi per alcune migliaia di euroTra le carte dell'inchiesta figurano anche Umberto Croppi e Umberto Marroni, cui Scarpellini avrebbe concesso in comodato gratuito un immobile in via del Porto Fluviale. A che titolo? Al primo in qualità di presidente dell'Associazione Una Città e al secondo come legale rappresentante dell'Associazione Metropoli Roma. «Se non ricordo male», ha dichiarato Scarpellini a chi indaga, «Marroni me lo aveva chiesto per farci degli uffici per il suo fondo». Marroni una vita in politica tra le fila del Pd e presente nelle carte di Mafia Capitale, ma mai indagato.I guai giudiziari del partito democratico non finiscono qui, dato che il 2 ottobre sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza gli uffici di Eyu. La fondazione coinvolta nell'inchiesta che ha travolto un altro costruttore romano, Luca Parnasi. Le Fiamme Gialle hanno acquisito i bilanci, la documentazione su entrate e uscite e alcune fatture, in particolare quelle relative ai 150.000 euro ricevuti a cavallo delle scorse elezioni dalla Immobiliare Pentapigna srl, riconducibile all'imprenditore.