«Gli 11.000 scienziati che tifano Greta? Solo un pugno di clic»

È uno dei promotori della «Petizione sul riscaldamento globale antropico», documento con il quale dallo scorso giugno oltre 700 ricercatori italiani (numero in continuo aumento), chiedono più rigore, più serietà ai politici invitandoli a non intraprendere una riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera, con l'illusoria pretesa di governare il clima. Franco Battaglia, 65 anni, professore di chimica fisica all'Università di Modena, è uno dei pochi esperti in materia che soppesano le parole, le dichiarazioni quando si parla di clima, «il sistema più complesso presente sul nostro pianeta», come sottolinea la petizione. Si è perciò sorpreso nel leggere sulla Repubblica che 11.000 scienziati avrebbero lanciato l'allarme emergenza climatica. Ha verificato alla fonte, scoprendo che i presunti «colleghi» sapientoni altro non sarebbero che 11.000 clic a un blog chiamato Alleanza degli scienziati del mondo. Non solo, sul sito nicolaporro.it scrive che «quasi nessuno di quegli 11.258 ha alcuna qualifica per affermare che si vive, oggi, in una qualche emergenza climatica». Sembra l'ennesima montatura allarmistica che accompagna la Conferenza sul cambiamento climatico in corso a Madrid, organizzata dalle Nazioni Unite e che già si preannuncia inutile quanto costosa.
Professore, come ha fatto a scoprire che tutti quei sottoscrittori avevano ben poco a che fare con il clima?
«Avevo il file dell'elenco, 11.258 firme con qualifiche e istituzione d'appartenenza. Ho fatto la ricerca della parola “climatologist" e il cerca parole m'ha dato solo 5 firmatari. Cercando “climat", ho beccato chiunque avesse a che fare con la climatologia. La ricerca ha fornito 180 firme. Poi ho fatto un ulteriore controllo, prendendo a caso 26 nominativi, quelli con cognomi che cominciavano con la “a" e quelli con la “z". A parte un fisico e un geologo, ho trovato biologi, astronomi, ornitologi, ecologi, economisti, psicologi, ortodontisti, veterinari, maestri, scienziati dei materiali, botanici, idrologi, filosofi, archeologi, biomedici, studenti. Tra gli italiani della lista, i primi dieci sono uno psicologo, un veterinario, quattro ecologi, uno studente, un professore di medicina interna, un geologo e un ittiologo. Quest'ultimo quanto mai appropriato in tempi di sardine».
Alla fine quanti esperti ha potuto contare?
«Nessuno. Nessun vero esperto si sarebbe prestato a sottoscrivere un documento per la cui firma bastava un clic, senza alcun controllo di serietà dell'operazione. Pensi che tra i firmatari c'è anche tale Micky Mouse, professore al “Micky Mouse institute for the blind", per i ciechi, della Namibia».
Chi sono gli italiani che hanno cliccato sul blog?
«Ho trovato 159 firme, ma solo 3 soggetti risultano in qualche modo “coinvolti". Un professore di diritto sul clima, quindi un giurista, una studentessa in economia climatica e Luca Mercalli, che si qualifica “climatologist". Mercalli, dopo aver cominciato senza completarli gli studi d'agraria in Italia, ha conseguito un master in geografia in Francia: dal curriculum dichiarato non conosce le equazioni della fluidodinamica o della fisica dell'atmosfera».
Lo slogan «Time for action» della Cop25, la Conferenza delle parti giunta alla 25° edizione, ci fa pensare che è tempo d'agire più sulle fake news, che sull'emergenza climatica.
«Già. La sedicente “Alleanza degli scienziati del mondo" è solo un blog. Se l'è inventato un signore, tale Stuart Scott, che ha sponsorizzato Greta, stava seduto alla destra della bambina quando lei parlava all'Onu. Un gran furbacchione. Ha chiamato questo blog con quel pomposo nome, ha lanciato l'amo del proclama, e 11.000 sardine hanno abboccato cliccandoci sopra. Prontamente le agenzie di stampa del mondo, altre sardine, hanno lanciato la notizia, facendoli passare per scienziati».
In ogni caso, il messaggio della vostra petizione è chiaro: «Il metodo scientifico impone che siano i fatti, e non il numero di aderenti, che fanno di una congettura una teoria scientifica consolidata».
«Infatti. La congettura del riscaldamento globale antropico deve essere provata con i fatti. Ma i fatti hanno sconfessato i modelli che la sostengono».
Per due settimane saremo inondati da previsioni catastrofiche. Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, ha detto che dobbiamo scegliere tra «la speranza di un mondo migliore, agendo, o la capitolazione».
«Nel 2000, ai tempi della Cop6, scrivevo che la Conferenza delle parti e quelle a venire sarebbero state un fallimento. Siamo alla Cop25: quindi le altre hanno finora fallito, no?».
Greta è stata accolta da famiglie che sventolavano cartelli del tipo «Stop ecocidio». Un'isteria mediatica che servirà a far trovare un accordo tra delegati di quasi 200 Paesi?
«A Greta dovrebbero dare il premio Nobel per l'ingratitudine. Lei che ha inveito contro i suoi padri, nonni e bisnonni. “M'avete rubato il futuro", ha strillato. Dovrebbe invece essere grata perché hanno lavorato sodo per garantirle di stare comoda e al caldo in un Paese che, per il freddo che fa, sarebbe decisamente inospitale».






