2024-07-04
Perché «Fanpage» non porta il girato ai giudici?
Ho chiesto al direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, se avesse consegnato alla magistratura il materiale raccolto da una sua giornalista dopo mesi trascorsi da infiltrata in Gioventù nazionale. Risposta: no, se qualche magistrato si farà vivo lo daremo. Dunque, dopo aver rivelato su giornali e tv gravissimi episodi di apologia del terrorismo e di antisemitismo, tutti reati perseguiti dal codice penale, Cancellato non ha ritenuto di fare ciò che sarebbe normale fare quando si ha notizia di fatti inquietanti: denunciare. E insieme con lui, a quanto pare, non ha ritenuto di rivolgersi ai pm neppure Roberto Saviano, il quale sul sito di Fanpage si è lanciato in riflessioni ancor più allarmanti, accostando le rivelazioni di Cancellato e della sua giornalista alla storia dei Nar, ossia di un movimento che negli anni Settanta insanguinò l’Italia, rendendosi responsabile di assassini, stragi e rapine. Ma come? La cronista trascorre mesi fianco a fianco di un branco di antisemiti, che inneggiano a Hitler e al Duce, li filma, ne ascolta le più segrete confidenze, mette insieme «una marea di girato» (parola di Cancellato) e poi non porta nulla di tutto ciò in Procura? Anzi, nonostante «la marea di girato» e le preoccupazioni di Saviano e compagni per la nascita di un nuovo terrorismo neofascista (parole dell’autore di Gomorra), la giornalista che fa? Mette insieme un filmato di 10 minuti in cui, oltre alla trascrizione di alcune chat e a poche frasi rubate a qualche militante del movimento giovanile di Giorgia Meloni, viene mandato in onda uno spezzone della canzone Avanti ragazzi di Buda, che non è filo fascista, come si vorrebbe far credere, ma un inno anti sovietico. Scritto da Pierfrancesco Pingitore nel 1966, ricorda la resistenza contro l’invasione dell’Ungheria e, anche se parla di moschetto e pistole, è contro la guerra e di certo non a favore di organizzazioni terroristiche. Ma questo però a Fanpage si sono dimenticati di spiegarlo. E poi? Il massimo dell’inchiesta giornalistica si ha quando le immagini mostrano un paio di dirigenti del partito che fanno il saluto gladiatorio, cioè stringendosi vicendevole il braccio.Certo, nei dieci minuti si sentono frasi antisemite, si vedono saluti hitleriani eccetera. Ma come sono stati messi insieme quei filmati e quelle frasi? Ecco perché la consegna nelle mani della magistratura è importante. Cosa c’è in quella «marea di girato»? Come è stato costruito il servizio? Come è riuscita la giornalista «sotto copertura» a farsi dire quelle frasi? Ha agito come agente provocatore, cioè suscitandole? Cancellato, a cui l’ho chiesto, nega, cioè smentisce che la cronista abbia dato un aiutino, ma solo l’esibizione della «marea di girato» potrà definitivamente fugare ogni dubbio. Dov’è questa «marea»? La magistratura non ce l’ha perché Cancellato non gliel’ha consegnata. E allora come facciamo? Ci accontentiamo degli spezzoni che sono stati messi in onda proprio in occasione del G7 e che hanno alimentato una settimana di dibattito politico?Secondo Concita de Gregorio la richiesta di saperne di più, cioè di capire come è stata costruita l’inchiesta di Fanpage, è strana e fa sembrare chi se ne fa promotore come quei malati che, scoprendosi la febbre, si preoccupano di capire come funzioni il termometro. Mai paragone fu più azzeccato. Perché se il termometro non funziona, forse non segna bene la temperatura. Del resto, in passato abbiamo già visto un’inchiesta di Fanpage strombazzata su giornali e tv grazie a un altro infiltrato. Com’è finita? Nel nulla. Come potrebbe finire anche questa, con buona pace di Saviano.
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
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