2024-01-30
«Israele: colonialismo & apartheid». I giovani piddini imbarazzano i dem
Bufera sull’incontro del circolo del centro di Milano. Iv attacca: «Sconcertante».Il «conclave» di Gubbio continua a dare i suoi frutti in casa Pd. Se a pochi giorni dal ritiro forzato dei deputati dem in un resort con spa e piscina, il partito guidato da Elly Schlein era finito in testacoda sul fine vita (con Anna Maria Bigon punita in Veneto per la sua astensione di coscienza e la reazione degli ultimi superstiti della riserva cattolica piddina), ora rischia di andare a sbattere sulla crisi in Medio Oriente. I Giovani democratici meneghini non sembrano informati infatti degli sforzi titanici di equilibrismo compiuti al Nazareno per produrre una mozione che provasse a tenere insieme le opposte anime dem su quanto sta accadendo a Gaza. E così, mentre il responsabile Esteri, Peppe Provenzano, stava ancora esultando («Abbiamo fatto un lavorone!»), i piddini in erba hanno annunciato per il 15 febbraio nel cuore radical chic di Milano - Circolo dem Aldo Aniasi, in corso Garibaldi - un incontro a senso unico, già dal titolo: «Colonialismo & apartheid in Palestina. Una lunga storia di occupazione illegale e resistenza». Pure gli ospiti sono una garanzia: Francesca Albanese, Ibrahim Youssef, Alae Al Said, Moni Ovadia, Daniele Garofalo. La prima invitata al convegno, già nota ai lettori della Verità, è la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, accusata dalla Ong Un Watch di aver ricevuto finanziamenti dalle organizzazioni filopalestinesi. Youssef, che si qualifica come divulgatore e studioso della questione palestinese, su Youtube si dichiara fan dell’ex 5 stelle Alessandro Di Battista e sui social non manca di fare selfie al fianco della scritta «Israele terrorista». La Al Said invece ha un endorsement di lusso: Chef Rubio. Il cuoco romano, fermato in questi giorni con una tanica di 5 litri di sangue animale, recensiva l’ultima fatica letteraria della scrittrice e attivista palestinese (dal titolo Sabun) con queste parole riflessive ed eleganti, rilanciate orgogliosamente dalla stessa autrice: «Leggeteve sto spaccato de verità inconfutabili sulla Palestina, la resistenza e il rispetto per la propria terra da parte di chi la difende. I coloni ebrei, le occupanti locuste sioniste e le torture imperialiste vengono descritte in tutta la loro nullità». Un bel parterre, non c’è che dire, completato dall’intellettuale Salomone Ovadia, detto Moni, che su Israele la tocca sempre piano: «Per me che sono ebreo è stata fatta una cosa terrificante: la strumentalizzazione dell’Olocausto per giustificare l’oppressione del popolo palestinese. Questi miserabili hanno scaricato sul popolo palestinese lo sterminio di 6 milioni di ebrei».Riassumendo, per le nuove leve milanesi del Partito democratico, Israele rappresenterebbe da sempre il colonialismo in purezza (non una democrazia, criticabile come tutte), le «locuste sioniste» strumentalizzerebbero la Shoah per sterminare i palestinesi (niente male a pochi giorni dal Giorno della memoria), mentre dall’altra parte non ci sarebbe nessuna organizzazione terroristica che usa un popolo martoriato come scudo umano, ma la resistenza (anche la carneficina del 7 ottobre firmata Hamas è paragonabile alla lotta partigiana?), termine che in casa Pd dovrebbe avere un valore. Ancora timide le voci dissonanti nel partito. «In questa iniziativa organizzata dai Giovani democratici non c’è un riferimento che sia uno su Hamas e sugli attacchi del 7 ottobre», dichiara in solitaria Daniele Nahum, consigliere comunale del Pd a Milano ed esponente della comunità ebraica. «Sono state invitate persone che sulla questione sono poco credibili e le loro posizioni non sono per nulla equilibrate. Chiedo al più presto che venga chiarita la linea nelle sedi opportune perché per quel che mi riguarda è irricevibile». Mentre i renziani di Italia viva picchiano duro, definendo l’iniziativa «sconcertante»: «Un incredibile misto di estremismo e antisemitismo che mette una parte dell’ambiente Pd milanese fuori della linea di ferma solidarietà verso Israele».Qualcuno avvisi Elly Schlein: se la mozione cerchiobottista, con una premessa in 30 punti, non viene accolta nemmeno dalla sezione dem del centro di Milano, è difficile che venga capita dagli italiani.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.