2020-08-10
Il coronavirus non ferma il Giappone. E i turisti diventano virtuali
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Sebbene non si conoscano ancora le tempistiche di riapertura dei voli verso l'Oriente, i tour digitali spopolano sul web e mostrano le bellezze di un Paese che, nell'anno delle Olimpiadi, si è ritrovato ad affrontare per la prima volta l'assenza totale di visitatori dall'estero. Il gruppo teamLab, responsabile di due musei interattivi a Tokyo, ha dato vita a una nuova installazione completamente digitale a cui tutti possono partecipare. Basta disegnare un fiore. Il museo dello Studio Ghibli, responsabile per i più celebri film d'animazione giapponesi, ha creato il suo profilo Youtube dove ogni settimana carica video tour virtuali. Trascorri mezz'ora con una geisha di Hakone tra balli e canzoni. Su Zoom. A 75 anni dalla distruzione di Hiroshima, visitate il «parco della pace» e partecipate alla cerimonia delle lanterne. Lo speciale contiene cinque articoli e gallery fotografiche.A oggi è impossibile fare previsioni sulla riapertura del traffico aereo internazionale. Il Giappone, che in questo 2020 doveva spiccare il volo grazie anche al traino delle Olimpiadi, si è così ritrovato a dover fare i conti con investimenti importanti e una presenza pressoché pari a zero di turisti. Chi ha avuto modo di visitare Tokyo almeno una volta o di osservare online in diretta l'incrocio pedonale di Shibuya, si sarà accorto come, negli ultimi mesi, il numero di persone che attraversano le strisce pedonali più famose al mondo non sia solo drasticamente calato durante il giorno ma si sia pressoché azzerato durante la notte. Un evento eccezionale per una delle metropoli al mondo che non dormono mai. Qualcosa di simile lo si può osservare nei templi. Il famoso Fushimi Inari Taisha, preso d'assalto tutto l'anno, oggi è tornato a essere non solo un luogo di pace ma un'oasi naturale incontaminata. I torii rossi che accompagnano il percorso dei fedeli fino in cima alla montagna è deserto nella maggior parte delle ore del giorno. Le levatacce alle 3 del mattino per vedere l'alba e le prime luci del giorno senza la ressa di visitatori da tutto il mondo sembra un ricordo talmente lontano da risultare quasi surreale. Così come è surreale, e a tratti alienante, l'atmosfera che si respira nella famosa foresta di Arashiyama di Kyoto dove il silenzio è interrotto solo dal fruscio delle canne di bambù smosse dal vento.Per supplire alla mancanza di turisti fisici e aumentare la voglia di Giappone che da qualche anno ha raggiunto anche l'Italia, il Paese del Sol Levante ha pensato di rendere alcune delle sue esperienze completamente virtuali. A fronte di un aumento di casi di Covid, come si registra nelle ultime settimane, il Paese sta cercando di reagire e pensa al turismo che verrà e soprattutto al 2021, visto oggi come l'anno della rivincita e del recupero del tempo perso a causa del virus. Così, se da una parte musei come il Ghibli, di solito blindatissimi, aprono le loro porte con filmati che ne mostrano le fattezze per la prima volta in assoluto, dall'altra anche ristoranti, parchi di divertimento e negozi offrono sempre più soluzioni virtuali per accontentare i turisti che si sono visti costretti ad annullare il loro viaggio nel Sol Levante. Dal 12 agosto al 31, per supplire alla mancata e tradizionale parata di Pikachu organizzata nella baia di Yokohama, i fan dei Pokemon potranno partecipare da qualsiasi parte del mondo alla prima edizione della Pokemon Virtual Fest, un evento simile a una fiera paesana, in cui saranno presenti parate, eventi e giochi con come protagonisti gli animali fantastici di quella che, ancora oggi, è una delle saghe più apprezzate del Giappone. Il parco di divertimenti virtuale, assicurano dal social network Cluster (partner dell'evento) avrà attività per tutti i gusti: dalla classica ruota panoramica, un must in Giappone, alle montagne russe e ai giochi sparatutto fino a un'arena, in cui si terranno concerti e battaglie tra Pokemon. Per gli appassionati di natura e tradizioni, invece, il Jigokudani Monkey Park ha installato molteplici webcam in grado di riprendere 24 ore su 24 le più famose scimmie di Nagano mentre fanno il bagno e si sollazzano nelle acque termali nipponiche. Le onsen, una delle pratiche per eccellenza in Giappone, arrivano così virtualmente sullo schermo dei propri computer con dei bagnanti d'eccezione. Qualcosa di simile avviene al Sunshine Aquarium di Ikebukuro, a Tokyo, dove quotidianamente, vengono avviate delle dirette su Instagram a scopo didattico e utili a scoprire uno degli acquari più famosi del Paese. Di grande moda sembrano anche i tour virtuale, oltre a quello del museo Studio Ghibli, per chi sognava di partecipare attivamente al periodo olimpico a Tokyo è disponibile online una visita guidata al Japan National Stadium, una delle strutture principali delle gare olimpiche.Per chi invece ama lo shopping, il sito di ecommerce Creema.jp spedisce in Italia ogni tipo di prodotto possibile e immaginabile. Ovviamente, il tutto è Made in Japan. Tra gli oggetti più richiesti, complice forse gli obblighi e la voglia di apparire diversi indossando mascherine particolari, vi sono proprio le varianti in stoffa delle classiche mascherine chirurgiche. Un questo ecommerce ne trovetere oltre 150.000 modelli differenti, tutti realizzati artigianalmente in quello che oggi è considerato il mercato online più grande del Giappone. "Creema", nato nel 2010, mette in connessione designer e amanti dello shopping online offrendo oltre 10 milioni di opere originali realizzate da 190.000 artigiani professionisti e amatoriali esperti nella produzione di prodotti innovativi e della cultura tradizionale nipponica.Insomma, sebbene - per ora - non si possa volare verso l'Oriente e scoprirne le sue meraviglie toccandole con mano, una buona selezione di attività online offrono comunque un'infarinatura importante e utile a far accrescere la voglia di Giappone distanziandosi dal mercato più conosciuto dei manga e del sushi e offrendo, invece, esperienze uniche nel loro genere, a volte estremamente esclusive.