2024-05-26
Giallo Mattarella per i 50 anni della Consob
Le celebrazioni dell’authority, nata il 7 giugno 1974, sono state spostate a fine mese per non sovrapporsi alle Europee. Risulta assente il capo dello Stato, protagonista in passato di scontri con il presidente Paolo Savona. Che vuole riformare la Commissione.La Consob, acronimo di Commissione nazionale per le società e la Borsa, è stata istituita con la legge numero 216 del 7 giugno 1974 convertendo un precedente decreto. Tra meno di due settimane, dunque, l’organo di controllo del mercato finanziario italiano festeggerà i suoi primi cinquant’anni. La consueta relazione sull’attività svolta che ogni anno si tiene nella sede della Borsa in Piazza Affari a Milano, però, non si svolgerà il 7 in concomitanza con la celebrazione del mezzo secolo di vita, ma il 25 giugno, per evitare di accavallarsi con l’appuntamento delle elezioni europee dell’8-9.È stata, dunque, scelta una data successiva tenendo anche conto delle disponibilità degli ospiti più importanti, dai rappresentanti delle istituzioni non solo finanziarie, compreso il presidente della Repubblica. La cui agenda è già assai fitta sia per il 7 sia, forse, anche per il 25. Perché tra chi lavora nelle stanze romane della Consob circola la voce che Sergio Mattarella per il cinquantesimo anniversario non potrà esserci. Così come non dovrebbe essere presente Giancarlo Giorgetti. Non sarebbe certo la prima volta, né per un ministro dell’Economia né per il capo dello Stato, mancare all’appuntamento annuale del Garante della Borsa. Ma, in questo caso, parliamo dell’invito a una ricorrenza importante, ovvero i primi cinquant’anni della commissione guidata oggi da Paolo Savona. E, al momento, in Consob sono ancora in attesa di una risposta di conferma dal Quirinale. Vedremo se il 25 giugno Mattarella non sarà presente di persona a Milano e se manderà un messaggio. In quel caso sarà sicuramente per sopraggiunti impegni e non certo per vecchie ruggini con Savona.Sei anni fa, a maggio 2018, il Colle aveva bloccato di fatto l’ascesa dello stesso Savona al ruolo di ministro dell’Economia nel governo gialloverde ponendo il veto sul suo nome, preoccupato dall’euroscetticismo dell’economista cagliaritano (la persona scelta dai due partiti politici che stavano formando l’esecutivo, cioè il Movimento 5 stelle e la Lega). «Il vero europeista è chi chiede la riforma dell’Unione per salvare gli obiettivi» che ci si erano «prefissi», aveva reagito all’epoca Savona, aggiungendo di aver «subito un grave torto dalla massima istituzione del Paese sulla base di un paradossale processo alle intenzioni di voler uscire dall’euro e non a quelle che professo». Nel marzo del 2019 è stato, poi, nominato presidente della Consob, dimettendosi da ministro degli Affari Ue. Il 16 giugno del 2021 c’era, poi, stato un incontro tra i due dopo la tempesta: Mattarella aveva ricevuto al Quirinale Savona, che gli aveva presentato la relazione annuale per il 2020.Ma su quali temi si concentrerà quest’anno il discorso del presidente della Consob, il cui mandato scadrà a marzo del 2026? Secondo le prime indiscrezioni, Savona annuncerà una profonda riorganizzazione della Commissione e dei vari uffici, creando anche una serie di nuove posizioni e relative competenze. L’obiettivo è guardare avanti e non più indietro dopo lo sciopero dei dipendenti proclamato lo scorso 11 aprile dalle rappresentanze sindacali aziendali dell’Authority di Borsa per chiedere «un deciso cambio di rotta nella gestione del personale».La settimana scorsa si sarebbe tenuto un incontro tra i vertici degli uffici e i sindacati interni e l’obiettivo resta quello di riformare una struttura rivista l’ultima volta nel 2012. Dodici anni fa, un’era geologica considerando le trasformazioni avvenute in questi ultimi anni sul fronte del funzionamento dei mercati. C’è, inoltre, attesa per eventuali passaggi del discorso su alcuni provvedimenti varati dal governo Meloni, in particolare sul ddl Capitali che ha ricevuto numerose critiche per la norma relativa alle nuove regole sulla presentazione dei candidati del cda uscente al momento del rinnovo dei vertici delle società quotate. A fine settembre si era levata la voce anche di Savona: «Il disegno di legge è nato per incanalare il risparmio verso strumenti connessi con gli investimenti produttivi e proteggerlo dall’inflazione», aveva detto. Sottolineando che il processo deve innestarsi senza che qualcuno «faccia passare una norma per avere un vantaggio piccolo e solo per sé stesso».Nel frattempo, venerdì scorso Savona ha parlato sul palco del Festival dell’Economia di Trento. «L’Europa deve decidere di muovere verso una struttura federativa», ha detto il presidente della Consob. «Per fare in modo che l’Europa abbia un ruolo», ha aggiunto, «bisogna passare alla federazione e decidere cosa deve fare. Il discorso sull’intelligenza artificiale, ad esempio, deve essere comune. I tre documenti che sono stati prodotti non ha risolto tutte le questioni. L’Europa deve diventare ciò che hanno sognato i nostri padri». Savona ha poi evidenziato che «i modelli econometrici non sono più in grado di fornire alle autorità monetarie le informazioni sufficienti per prendere buone scelte. Le banche centrali non sono più in grado di orientare le aspettative e oggi continuano a dire che per prendere le scelte devono vedere i dati. A questo punto i dati guidano le scelte, non sono più le scelte a guidare i dati. Sono preoccupato per gli errori che le banche centrali, compresa la Bce, sono costrette a subire. I modelli econometrici sono ancora utili, ma a un certo punto c’è la possibilità di applicare le tecniche di machine learning e l’intelligenza artificiale per capire dove si è sbagliato».E magari l’Ia potrebbe creare dei post sui social nel caso in cui Mattarella desse buca il 25 giugno.
Silvia Salis (Imagoeconomica)
Il vicepresidente americano J.D. Vance durante la visita al Santo Sepolcro di Gerusalemme (Getty Images)
Roberto Cingolani, ad di Leonardo (Getty Images)
Palazzo Justus Lipsius a Bruxelles, sede del Consiglio europeo (Ansa)