2024-09-18
Morte di Matacena latitante a Dubai. Indagata la fidanzata e nuove autopsie
Da sinistra, Maria Pia Tropepi, presunta moglie di Amedeo Matacena, politico catanese
Sia il politico di Forza Italia sia la madre perirono negli Emirati. La compagna voleva cremarli, invece i corpi saranno riesumati. Nel giallo della morte di Amedeo Matacena e di sua madre Raffaella De Carolis a Dubai ci sono poche certezze. Di sicuro sono morti. Ma non è chiaro se davvero di infarto come si è sostenuto negli ultimi anni. Anche perché i fogli delle autorità degli Emirati Arabi non sembrano così convincenti per la Procura di Reggio Calabria, che ha aperto un’inchiesta per duplice omicidio. Ora ci sarà una nuova autopsia su entrambi. Di certo se i corpi fossero stati cremati negli Emirati Arabi Uniti, come avrebbe voluto la presunta moglie Maria Pia Tropepi (43 anni e al momento unica indagata), forse di questa vicenda non si sarebbe mai più parlato. Eppure, come insegnano i film di Alfred Hitchcock, può esserci sempre un imprevisto capace di rovinare i piani o attorcigliare di più i fili. A opporsi alla cremazione di Raffaella De Carolis è stato uno dei fratelli di Amedeo Matacena, mentre sono stati i due figli nati dai precedenti matrimoni - Athos e Amedeo junior - a impedire la cremazione della salma del padre. L’hanno fatta rientrare in Italia per poi seppellirla nel cimitero di Formia. Una decisione che nasconde già una prima domanda tutt’ora senza risposta: se Tropepi era effettivamente la consorte dell’ex onorevole di Forza Italia, perché aveva bisogno dell’autorizzazione di altri consanguinei per poter decidere delle sorti del cadavere del presunto marito? Le autorità emiratine richiedevano la firma di un parente. Evidentemente non bastava quella della signora, che aveva raccontato ai figli di Matacena che il padre voleva essere cremato e persino di essere incinta di due gemelli: a distanza di due anni nessuno ha ancora visto i pargoli. Non solo. In quei giorni Athos e Amedeo junior avevano ricevuto via messaggio sul cellulare un testamento scritto a mano, dove il defunto padre aveva deciso di lasciare tutto alla signorina. A inviarlo era stata proprio lei, che con tutta probabilità non era a conoscenza dell’esistenza di un altro testamento, depositato presso un notaio di Genova. Un matrimonio particolare, una cremazione non riuscita, un testamento scritto a mano e una finta gravidanza: sono queste solo alcune delle stranezze che circondano l’inchiesta della Procura di Reggio Calabria, che ha indagato Maria Pia Tropepi per duplice omicidio. A quanto apprende La Verità, l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Sara Parezzan va avanti da almeno un anno (e ci sarebbero anche altri indagati). Del resto, per capire il giallo sulla morte di Matacena e di sua madre Raffaella De Carolis, bisogna fare un salto indietro nel tempo di almeno due anni, quando il 15 settembre 2022 l’ex onorevole latitante a Dubai festeggiava il compleanno. A testimoniare i party sono proprio i post Instagram di Maria Pia, che sul social network si presenta come Maria Pia Matacena. In una foto del 15 settembre i due si baciano. Lei gli augura buon compleanno con mille cuoricini. Nelle istantanee del giorno dopo (sono almeno quattro) si vedono petali di rosa e palloncini a forma di cuore. Peccato che proprio il 16 settembre sia la data della morte di Amedeo Matacena, da nove anni latitante a Dubai per sfuggire a una condanna a tre anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa rimediata nel processo «Olimpia». E pensare che sul fronte giudiziario l’ex parlamentare di Forza Italia avrebbe avuto ben poco da temere ormai, anche perché nell’estate 2023 sarebbe potuto rientrare in Italia in stato di libertà. La notizia della morte rimbalza subito in Italia e qui c’è la prima coincidenza: tre mesi prima era morta anche la madre del latitante, deceduta il 18 giugno 2022 sempre a Dubai. Anche qui la coincidenza è macabra. Raffaella De Carolis, infatti, aveva deciso di raggiugere il figlio negli Emirati Arabi Uniti pochi mesi prima, ma nemmeno il tempo di ambientarsi ed è morta. Anche in questo caso non poteva mancare un post su Instagram da parte della Tropepi: «Ci mancherai tanto» scriveva il 18 giugno 2022 con tanto di foto commemorativa. Anche il suo corpo sarà riesumato e sarà effettuata una nuova autopsia. Ma torniamo a settembre 2022. Matacena è morto da qualche giorno. Negli Emirati Arabi Uniti devono occuparsi del decesso dell’ex onorevole di Forza Italia. Maria Pia Tropepi, infatti, essendo la moglie, dovrebbe avere il potere di decidere cosa fare del cadavere. Come detto, vuole farlo cremare. Ma a quanto pare c’è qualche impedimento. Tanto che le autorità di Dubai minacciano di gettare il corpo di Matacena in una fossa comune. A quel punto la donna decide di scrivere ai figli (Athos e Amedeo jr) per chiedere l’autorizzazione a cremarlo. I due rifiutano. Decidono così di far rientrare la salma per poi seppellirla nel cimitero di Formia. Ora verrà riesumata per l’autopsia, che sarà effettuata dal medico legale Aniello Maiese e dalla tossicologa Chiara David. Nel frattempo, il testamento non è ancora stato aperto. «Al momento abbiamo ricevuto solo debiti», spiega alla Verità l’avvocato Candido Bonaventura, legale di Athos Matacena, che proprio nella giornata di ieri ha deciso di diramare un comunicato: «Quale legale del dottor Athos Matacena (persona offesa sia chiaro) rappresento che il mio cliente non ha presentato denunce nei confronti di nessuno ed allo stato non ha ritenuto di nominare propri consulenti per assistere agli atti irripetibili. Restiamo in attesa dell’esito delle indagini e solo allora decideremo se fare valere nelle sedi giudiziarie i nostri eventuali diritti». Di sicuro Amedeo Matacena aveva molta liquidità, anche grazie alle attività imprenditoriali che portava avanti da anni a Dubai.
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