2020-03-15
Gestire senza uccidere l’economia. Scommessa contro il modello cinese
Le scelte di Sud Corea, Regno Unito e Stati Uniti. Tre tentativi per sopravvivere al dopo.Quella del coronavirus sarà una lunga maratona, non uno sprint sui 100 metri. Da questo punto di vista, rimanendo freddi, occorrerebbe valutare lucidamente i diversi approcci messi in campo da vari Paesi, evitando di fermarsi su una sola soluzione, essendo pronti ad adattamenti continui, e avendo come bussola il dubbio e la ricerca, più che le certezze granitiche e pregiudiziali. Non sembra andare in questa direzione la discussione pubblica italiana: siamo purtroppo il Paese che detiene il tragico record dei morti, eppure si coglie la demonizzazione di qualunque impostazione alternativa, accompagnata dal rituale attacco a Donald Trump e Boris Johnson. Il primo modello - che il governo italiano ha preso come riferimento - è quello cinese. Blocco totale di un territorio (lì, una porzione percentualmente piccola; qui, tutto il Paese) e divieti assoluti. È uno schema congeniale a un sistema centralizzato e autoritario, a un regime che non esita ad applicare la legge marziale: il punto è capire quanto possa essere riprodotto in una società libera e interconnessa. Qualche giorno fa, il presidente Xi Jinping si è presentato a Wuhan marcando con il suo arrivo la fine della fase peggiore. La macchina della propaganda ha fatto il resto: occultamento delle responsabilità di Pechino nella diffusione delle informazioni e nella circolazione del virus; tentativo di rovesciare la narrazione, presentando la Cina come il Paese che ha sconfitto il morbo; e gran lavorio per attrarre altri nella propria orbita geopolitica (Italia in testa, con l'operazione dell'arrivo a Roma dei medici). Il secondo modello - asiatico ma non autoritario né dittatoriale - è quello ipertecnologico della Corea del Sud, basato sull'individuazione superprecisa dei potenziali positivi, sulla loro geolocalizzazione e tracciamento costante, con un numero enorme di tamponi effettuati e quarantene rigide ma ultramirate. L'elevata disponibilità di posti in rianimazione ha corroborato questo approccio, che, a fronte di un numero altissimo di contagiati, ha prodotto meno vittime che in Italia. Il terzo modello è quello Usa, che potremmo considerare un innalzamento a potenza dello schema sudcoreano. Donald Trump, fino a 48 ore fa, aveva assunto toni di sottovalutazione, che l'altra sera ha però capovolto mettendo in campo un programma impressionante. Il piano prevede: un sito realizzato da Google per una prima verifica casalinga sui sintomi (e sulla necessità di effettuare il test); la possibilità di fare il test nei parcheggi auto messi a disposizione dai supermercati (come Walmart e Walgreens); test ultrarapidi predisposti dalla Roche e da altre compagnie; partnership con laboratori e assicurazioni. Il tutto con una sistematica collaborazione pubblico-privato: Trump era circondato, mentre faceva l'annuncio, dai vertici di aziende e compagnie. E, alla fine del suo discorso, Wall Street è schizzata verso l'alto. Trump prevede 50 miliardi di dollari di stanziamenti, oltre al blocco dei voli dall'Europa.Il quarto modello è quello britannico. I media italiani hanno spesso distorto le frasi di Boris Johnson, che non ha affatto detto che occorrerà «abituarsi» a perdere vite, ma ha preparato la popolazione anche allo scenario più cupo. Quella di Londra è una scommessa, ovviamente avallata dal comitato scientifico che affianca il governo: per il momento, non blindare tutto (ma nei prossimi giorni ci sarà lo stop agli eventi pubblici e non si escludono altre chiusure), nella convinzione che comunque il virus circolerà. Autoisolamento di 7 giorni per chiunque abbia febbre leggera, tosse, raffreddore. E puntare ad allontanare di diverse settimane il picco, evitando che gli ospedali siano subito congestionati. Non è ovviamente detto che la scommessa funzioni: ma l'obiettivo è proprio quello di concentrare le risorse del sistema sanitario sui più deboli. Nessuno può sapere quale modello darà la prova migliore. Gli ultimi tre tentano di gestire l'emergenza e di non ammazzare l'economia. Vale la pena di provare a capire, prima di giudicare.
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