2023-11-03
Gerusalemme annuncia: «Gaza è circondata». E ora guarda verso il Libano
La «capitale» della Striscia stretta d’assedio dalle forze israeliane. L’Idf si dichiara pronta a combattere su più fronti, se necessario: un avvertimento al Paese dei cedri.Si stringe sempre più la tenaglia attorno a Gaza City. Nelle ultime 24 ore l’esercito israeliano si è avvicinato ulteriormente a quella che ritiene la base militare di Hamas, da cui ogni giorno partono i razzi verso lo Stato ebraico. A darne notizia, attraverso un messaggio ripreso dalle tv e dai media israeliani, è stato ieri il capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi: «Le nostre forze stanno circondando Gaza City da più direzioni e stanno già operando all’interno. Portiamo avanti un’altra fase significativa della guerra». Un progresso militare confermato in serata da un portavoce dell’esercito secondo cui l’accerchiamento della città è stato completato e sottolineato anche da Benjamin Netanyahu: «Abbiamo superato la periferia di Gaza City. Siamo al culmine della battaglia. Abbiamo ottenuto successi impressionanti. Stiamo avanzando» ha detto attraverso una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. Il premier israeliano ha poi approfondito il messaggio con un post social: «Niente ci fermerà. Andremo avanti, avanzeremo e vinceremo». La sintonia tra governo ed esercito, però, ha registrato un passo falso riconducibile al tema della fornitura di carburante agli ospedali all’interno della Striscia di Gaza. Ieri, infatti, c’è stato un botta e risposta tra Bibi e lo stesso Halevi, dopo che quest’ultimo aveva dichiarato che il carburante sarà consegnato quando avranno la certezza che sarà realmente terminato e che non finirà nelle mani dei miliziani di Hamas, accusati di essersi impossessati di circa il 40% dei 500.000 litri di carburante presente a Gaza. Qualche ora dopo è arrivata la precisazione che sa di smentita da parte dell’ufficio del premier, secondo cui il trasferimento della benzina negli ospedali della Striscia non è mai stato approvato e non lo sarà in futuro. L’Organizzazione mondiale della sanità si è detta «profondamente preoccupata», denunciando che a Gaza 14 ospedali su 36 sono fermi a causa della mancanza di carburante e che quelli funzionanti sono ormai al collasso con il 40% di pazienti in più rispetto a quelli che possono gestire. «Chiediamo un accesso urgente e prolungato su larga scala per gli aiuti umanitari per dare assistenza sanitaria ai civili», ha invocato su X il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il ministero della Sanità palestinese, controllato da Hamas, ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza dal 7 ottobre in 9.061 morti, di cui 3.760 bambini, mentre l’Unrwa ha denunciato quasi un milione e mezzo di sfollati. Secondo quanto riportato dall’Associated Press, in un raid israeliano sul campo profughi Bureij, a Gaza, avrebbero perso la vita almeno 15 persone, mentre Hamas accusa Israele di aver bombardato una scuola. Da fonti vicine all’Idf, si è appreso che nella notte tra mercoledì e giovedì i soldati israeliani avrebbero eliminato circa venti terroristi dopo un violento scontro con i miliziani di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza, durante il quale ha perso la vita il tenente colonnello Salman Habaka, comandante del 53° battaglione delle forze armate. Sempre secondo l’esercito, nelle ultime ore sarebbero stati uccisi 130 terroristi di Hamas.Tutto questo mentre nell’area si teme un’escalation che porti all’apertura di altri fronti e al conseguente allargamento del conflitto. Il riferimento è alla Cisgiordania e al Libano, teatro quest’ultimo che ci riguarda da molto vicino visto che vi opera un nostro contingente. Oggi sono attese le parole del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Le dichiarazioni di Halevi di ieri, secondo cui l’esercito sta operando a Gaza con meno della metà della forza aerea ed è pronto ad aprire altri fronti, se necessario, possono essere lette come un monito verso Beirut. L’esercito israeliano ha dovuto fronteggiare il lancio di due droni imbottiti di esplosivo indirizzati su una postazione nel villaggio di Sheba Farms - attacco confermato dall’emittente televisiva del gruppo terrorista Al Manar - colpendo alcuni obiettivi del gruppo sciita filo iraniano in territorio libanese e neutralizzando una cellula terroristica nel Sud del Paese impegnata a lanciare un missile anticarro verso Meiss El Jabal. Il pericolo di allargamento del conflitto è stato agitato anche da Mosca, dove il portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che «la situazione in Medio Oriente continua a svilupparsi secondo uno scenario estremamente negativo» e che «crescono i rischi che il conflitto si allarghi a livello regionale», lanciando poi una stoccata agli Stati Uniti, le cui «provocatorie manovre militari nel Mediterraneo orientale stanno avendo un effetto destabilizzante». Mentre si continua a combattere e il numero degli ostaggi in mano ai terroristi è salito a 242, continua l’esodo dalla Striscia all’Egitto attraverso il valico di Rafah, mantenuto aperto anche ieri. Dopo che mercoledì avevano attraversato il confine circa 500 persone, ieri altri 600 tra cittadini con doppio passaporto, feriti di guerra e malati oncologici hanno potuto raggiungere il Sinai e mettersi quindi in salvo. Tra questi, come reso noto dalla Farnesina, anche una bimba italiana di sei anni accompagnata dalla madre palestinese. «Sono particolarmente felice per l’esito positivo della vicenda di questa bambina», ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. L’ipotesi e l’auspicio, sulla base dell’accordo tra Egitto e Qatar, benedetto dagli Stati Uniti, è che il valico resti aperto anche nei prossimi giorni per consentire alle circa 7.000 persone in lista di attesa di oltrepassare il confine.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)