Fuga dagli Emirati. Ingegneri italiani ritornano soppiantati dai colleghi asiatici

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Fuga dagli Emirati. Ingegneri italiani ritornano soppiantati dai colleghi asiatici
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Era la fine degli anni Novanta e Dubai era tutta da costruire. Poi è stata approdo di chi in Patria era colpito dalla crisi o, ancora, si è trovato tra gli esodati della prima ora. Nel 2012 i visti rilasciati agli italiani per spostarsi nel Golfo erano 3.000, nel 2016 erano già 13.000 con circa 150 nuovi arrivi al mese. I dati ufficiali dell'Aire registrano nel 2018 poco più di 11.000 presenze residenti. Nel 2017 erano più di 10.000 e nel 2016 circa 8.400. I flussi sono in forte calo mentre aumentano i rientri. Nel 2016 sono stati circa 200 e nel 2018 poco meno di 450. Un trend destinato ad aumentare e colpisce tutti i lavoratori occidentali al cui posto vengono preferiti indiani o asiatici che costano meno e non necessitano dei benefit costosi come casa e scuola per i figli.

Cresce il fronte contro le tasse di Ursula
Ursula von der Leyen (Ansa)
  • La Commissione deve spiegare come intende finanziare il bilancio 2028-2034. Le entrate arriverebbero da rincari delle sigarette, aumento dell’Iva, balzelli green e imposte sulle società. Previste sforbiciate ai fondi di coesione. Ma il blocco del «no» è ampio.
  • I trattori tornano a Bruxelles: domani attesi in 40.000. Ci sarà la Coldiretti, che pensa anche ad altre iniziative.

Lo speciale contiene due articoli.

Il commissario Sefcovic ammette: «Eravamo vicini a un accordo». Fare la voce grossa ha rovinato tutto. L’Europa (divisa) per ora individua ritorsioni per 72 miliardi.
Il «Corriere» censura il Ministro
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Galli della Loggia attacca in prima pagina la politica culturale della destra. Giuli chiede di replicare: gli offrono un’intervista però non la pubblicano. «Non gli è piaciuta la mia risposta alla domanda sul professore. Poi dicono che gli illiberali siamo noi».
Inchiesta Eni, un’altra assoluzione. De Pasquale fa collezione di flop
Fabio De Pasquale (Ansa)
Cadono le accuse contro il nigeriano ritenuto la figura chiave della «tangente fantasma».
Le Firme

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