2025-11-24
Franco Berrino: «Anche io censurato sui vaccini Covid»
Il medico, colonna all’Istituto nazionale dei tumori: «Follia somministrarli senza sorveglianza attiva. Oggi molti indizi fanno pensare che abbiano aumentato la mortalità. Le riviste scientifiche obbediscono a ordini».«Si chiama Il nostro veleno quotidiano e vuole riecheggiare un po’ “il nostro pane quotidiano”, che non è più buono come una volta» spiega Franco Berrino parlando del suo ultimo libro. Berrino è un’istituzione all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva occupandosi di epidemiologia dei tumori e dello sviluppo del registro dei tumori in Italia.Da dove vengono i maggiori rischi per la nostra salute?«Dall’alimentazione. Nel libro parlo dei veleni nell’agricoltura e della plastica. Ci sono circa diecimila diverse sostanze chimiche utilizzate come additivi della plastica, alcune fanno particolarmente male. In particolare il Bisfenolo A (Bpa), potente estrogeno che probabilmente provoca sterilità nei maschi. La concentrazione di spermatozoi negli ultimi quarant’anni si è più che dimezzata». Quali altre sostanze fanno male?«Un’altra sostanza antiandrogenica sono gli ftalati, usati per rendere la plastica più flessibile e modificabile. Molti giochi dei bambini sono fatti con queste plastiche molli, ci sono anche nella pellicola in cui avvolgiamo il cibo».Matteo Bassetti sostiene che con l’acqua imbottigliata nella plastica rischiamo di bere l’equivalente di una carta di credito a settimana.«Questo è assolutamente esagerato».Quali sono i rischi reali, allora?«Con le bottiglie di plastica assumiamo microplastiche. Ma la principale fonte di plastica nella nostra alimentazione purtroppo è il pesce, perché abbiamo avvelenato il mare con enormi quantità di plastica ingerita dagli animali marini. Le microplastiche sono praticamente presenti in tutti i nostri organi, persino nel cervello». Si può fare a meno della plastica?«No, è assolutamente indispensabile, è utilissima anche in medicina. Nel libro do le istruzioni su come difenderci». Ad esempio?«Ai ragazzi raccomando di non bere dalle lattine, perché sono rivestite internamente da Bisfenolo A. Se vi piace la birra bevetela in bottiglia». Cos’altro suggerisce ai ragazzi?«Di non bere bevande zuccherate: con un bicchiere al giorno aumenta la mortalità del 10%. Pensi che metà dei bambini italiani beve bevande zuccherate tutti i giorni». Quali sono gli altri nemici della nostra salute?«Gli additivi aggiunti dall’industria alimentare: coloranti, conservanti, addensanti, esaltatori di sapidità ed emulsionanti. Attenzione soprattutto a questi ultimi, quelli più comuni sono i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471»).In quali cibi si trovano?«Nel pane, nei panettoni, nel cioccolato, nella colomba e nella pasticceria industriale. Queste sostanze sciolgono il muco intestinale e infiammano la mucosa. Secondo uno studio recente, il Bisfenolo A e gli emulsionanti sono associati a un maggior rischio di cancro». Occhio all’etichetta, insomma.«Sì: se c’è scritto Bisfenolo A oppure E471 e E472 è preferibile non comprare il prodotto. Più mangiamo cibi ultralavorati - salumi, bevande industriali, cibi in scatola - più ci ammaliamo».Queste linee guide sono sovrapponibili al cambio di paradigma in corso in America, dove si sta ricominciando a parlare di trattamenti individuali anziché di protocolli. « È vero».Come si assistevano i pazienti cinquant’anni fa? «Guardi, il medico di una volta aveva una visione d’insieme del suo paziente. Poi, la medicina ha fatto enormi progressi e l’aspettativa di vita è aumentata di circa tre mesi l’anno grazie alla tecnologia. Il rovescio della medaglia è che la medicina moderna mantiene in vita moltissimi anziani non del tutto autonomi, che devono assumere farmaci quotidianamente». Quanti farmaci?«Il 99% degli anziani prende farmaci tutti i giorni per sopravvivere: per la pressione, il colesterolo, la glicemia, per curare il cancro, per curare il diabete». Cosa ha comportato la nascita dell’industria farmaceutica moderna?«Oggi ci sono farmaci per qualunque sintomo: si cura il sintomo anziché interrogarsi sulle cause della malattia per fare prevenzione». Da dove parte la prevenzione?«La cattiva alimentazione, nata negli ultimi settant’anni con lo sviluppo dell’industria alimentare, è una causa importantissima di tutte le malattie croniche di oggi».Soprattutto in America, dove c’è un’epidemia di obesità.«È molto interessante quello che sta succedendo negli Stati Uniti. Kennedy sta cercando di invertire la tendenza lavorando sulle cause delle malattie e questo va a disturbare moltissimi poteri, in particolare quello dell’industria farmaceutica».Kennedy ha dichiarato che la Fda oramai era diventata una fabbrica di autorizzazioni, concesse di default...«…sulla base della documentazione presentata dalle ditte farmaceutiche e senza alcun controllo. Mi auguro che Kennedy riesca a promuovere studi sugli effetti a lungo termine dei vaccini. Finora non ne sono stati fatti di validi».Parliamo di epidemia oncologica, che è la sua materia. In America si ipotizza un possibile effetto dei vaccini Covid riguardo l’insorgenza di nuovi tumori. «Purtroppo questi vaccini sono stati somministrati senza promuovere contemporaneamente una sorveglianza attiva in alcun Paese. Questa grossolanità, questa ignoranza delle amministrazioni e delle autorità sanitarie è sorprendente. Avremmo dovuto mettere in piedi un sistema informativo efficiente. È stata una follia, soprattutto aver vaccinato popolazioni a basso rischio come i bambini». Sugli studi pubblicati dalle riviste scientifiche c’era sempre un disclaimer, secondo il quale i benefici del vaccino Covid superavano i rischi.… «Le riviste si sono comportate molto male: hanno accettato la presenza di una sorta di censura, per cui gli articoli che potevano mettere in discussione la sicurezza o l’efficacia dei vaccini Covid venivano in qualche modo boicottati. Lo dico con sicurezza perché è capitato anche a me». Racconti questo boicottaggio…«Ho dedicato un capitolo al “pasticciaccio brutto” del Covid. Alcuni colleghi nella provincia di Pescara avevano fatto un bellissimo studio: avevano confrontato la mortalità dei vaccinati e dei non vaccinati e avevano concluso che i vaccinati morivano molto meno, ma di tutto, non soltanto di Covid. Il che sembrava un po’ strano».In effetti…«E infatti questo studio era sbagliato, come spiego dettagliatamente nel libro. Abbiamo scritto mettendo in evidenza l’errore ma la rivista ci ha ignorato, il che è una vergogna per i referee (i revisori): ignorare la lettera significa che in qualche modo devi obbedire a ordini». Come avete reagito a questa censura?«Abbiamo scritto a un’altra rivista e anche questa non ha pubblicato la nostra correzione. Però i colleghi di Pescara sono stati molto corretti e ci hanno messo a disposizione tutti i dati. Rianalizzandoli è emerso esattamente il contrario, cioè che la mortalità è superiore nei vaccinati. Abbiamo avuto molta difficoltà a pubblicarlo». Cosa dice il vostro studio?«Non possiamo concludere che il vaccino Covid abbia aumentato la mortalità, però sul libro ci sono molti indizi che lo fanno pensare. In molti Paesi la mortalità totale è aumentata dopo l’introduzione del vaccino. Bisognerebbe andare più a fondo».Alcuni scienziati hanno addebitato l’aumento della mortalità totale ai cambiamenti climatici…«Sì, certo…». (ride, ndr)I tumori stanno aumentando o no? Si parla molto di questo «turbo cancro». «Non ci sono ancora studi validi. Ce ne sono due che hanno visto un aumento di tumori ma non sono ben fatti. Quello pubblicato in Corea non è convincente perché l’aumento c’è già nel primo mese dopo la vaccinazione. Un altro studio è stato fatto dagli stessi colleghi di Pescara, che hanno visto nei vaccinati una maggiore ospedalizzazione per tumore negli anni successivi alla vaccinazione, ma questa non è una prova che il vaccino possa aver scatenato la comparsa del cancro».I registri sui tumori cosa dicono?«Non lo sappiamo ancora con certezza, i dati hanno sempre un po’ di di ritardo». E gli altri vaccini?«Nel libro c’è un capitolo sull’autismo: ci sono molti indizi che mostrano che sia legato all’introduzione di sostanze estranee e tossiche nel momento in cui si stanno creando le connessioni del sistema nervoso e quelle del linguaggio e della socialità. C’è anche uno studio americano ben fatto che mostra che l’autismo è legato alla quantità di vaccini fatti in età molto precoce. Sarebbe prudente non farli ai bambini appena nati, ma aspettare che maturi il sistema nervoso. Studi ben fatti ancora non ce ne sono e a volte rimane il dubbio che alcuni siano fatti male ad arte per non trovare quello che potrebbero trovare». Perché c’è questo culto del vaccino?«È un totem. Sono una fonte di guadagno enorme per industria farmaceutica: vaccinare tutta la popolazione sana rappresenta un mercato enorme. C’è sicuramente una grande influenza dell’industria sui nostri legislatori e sulle autorità sanitarie».L’esitazione vaccinale nasce da questi pasticci pandemici?«Purtroppo sì».Che conclusione ne trae?«Sono fiducioso che se la gente è informata si può difendere - è per questo che ho scritto questo libro - ma durante la pandemia ci hanno detto tante bugie».
(Ansa)
Il ministero degli Esteri «dal primo gennaio sarà anche un ministero economico». È la riforma della Farnesina spiegata dal titolare del dicastero, Antonio Tajani, ieri a Torino nel corso degli Stati Generali di Forza Italia sul commercio internazionale. «Le nostre ambasciate – ha sottolineato il vicepremier prima di partecipare ai lavori – si dovranno trasformare sempre più in piattaforme per favorire le nostre esportazioni e le nostre imprese. Ho deciso di fare una rivoluzione al ministero degli Esteri. Dal primo gennaio cambierà tutto. Per la prima volta nella storia d’Italia il ministero degli Esteri avrà una testa politica ma anche una testa economica».
«Il ministero – ha spiegato Tajani – diventerà un punto di riferimento per tutti gli imprenditori italiani che lavorano al di là dei confini nazionali. Ho dato disposizione a tutte le ambasciate italiane nel mondo di applicare questo concetto».
Nel riquadro, Pierluigi Del Viscovo (IStock)