2022-12-29
Francesco: «Pregate per Benedetto XVI». Si teme per la salute del Papa emerito
Papa Benedetto XVI e Papa Francesco (Ansa)
Il Pontefice: «È molto malato». E dopo la visita al predecessore, la sala stampa conferma «l’aggravamento delle sue condizioni».Ormai dieci anni fa, era l’11 febbraio 2013, papa Benedetto XVI lasciò il mondo intero di stucco pronunciando la sua rinuncia al pontificato per «ingravescentem aetate», per l’avanzare dell’età. Di lì in poi papa Ratzinger ha assunto la figura unica nella storia della Chiesa del Papa emerito, come lui stesso si lascia definire, rimanendo entro le mura vaticane in preghiera. Nove lunghi anni in cui l’avanzare dell’età, oggi Benedetto XVI ha 95 anni, non hanno inciso sulla sua lucidità anche se, ovviamente, ne hanno minato il fisico.Poi ieri, al termine dell’udienza generale, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno le parole di Francesco. «Vorrei chiedere a tutti voi», ha detto il Papa regnante, «una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine». Secondo le voci che si sono rincorse nella mattinata di ieri (che parlano di gravi problemi respiratori) effettivamente le condizioni di papa Ratzinger sarebbero «crollate» nelle ultime ore, come ha detto alla Verità un prelato molto vicino all’ambiente del Monastero Mater Eccleasiae, la casa dove dimora da quasi dieci anni il Papa emerito. La sua situazione, fino al 21-22 dicembre scorso, era tutto sommato buona, come testimonia chi lo ha potuto incontrare. «Debole, ma sempre lucido e attento», dichiara un altro prelato da noi contattato. Così dicono anche altri racconti che risalgono a metà dicembre e poi la testimonianza pubblica, che risale però al 10 novembre, dell’arcivescovo maggiore della Chiesa greco cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, che dopo l’incontro con papa Ratzinger aveva detto di averlo trovato presente e lucido.Comunque papa Francesco ieri, appena terminata l’udienza generale, è andato a trovare il suo predecessore e poco dopo è seguito il comunicato ufficiale del direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, che ha confermato come «nelle ultime ore si è verificato un aggravamento [delle condizioni di salute del Papa emerito] dovuto all’avanzare dell’età. La situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici». Questa conferma, unita al gesto di Francesco di andare al Monastero dove si trova Ratzinger, fanno pensare alla serietà della situazione di salute dell’anziano Papa emerito, diversamente da altri allarmi suonati negli ultimi anni circa un’imminente morte di Benedetto XVI.Nell’agosto 2020 il suo biografo ufficiale, il tedesco Peter Seewald, che lo aveva incontrato a Ratisbona, dove papa Ratzinger era andato per l’ultimo saluto a suo fratello Georg, aveva parlato dell’«estrema fragilità» di Benedetto. E lo stesso Seewald nell’ottobre scorso, durante un convegno a Madrid, parlò espressamente di una «persona molto sofferente» riferendosi appunto al Papa emerito. Ma finora appunto queste voci avevano sempre ricordato l’ovvio, ossia la condizione di un uomo anziano che naturalmente deve fare i conti con l’approssimarsi della fine, ma niente a che fare con una situazione di emergenza. Ora pare che la situazione, per quanto «sotto controllo medico», invece, sia davvero seria.Dopo le parole di Francesco, la richiesta di preghiera per il Papa emerito è arrivata anche dal cardinale Matteo Maria Zuppi, capo dei vescovi italiani, che in un comunicato ha assicurato, «in questo momento di sofferenza e di prova», il ricordo «nella preghiera nelle nostre Chiese». Anche il capo della conferenza episcopale tedesca, monsignor Georg Bätzing, ha rilasciato un comunicato dove si fa un appello ai fedeli tedeschi perché preghino per Benedetto XVI. Significative poi le parole pubblicate sul sito Web della sua diocesi dal vescovo di Passau, monsignor Stefan Oster, un prelato molto vicino a Benedetto XVI. «L’ho visto a novembre», ha scritto monsignor Oster, «e l’ho trovato molto vigile. Ma si poteva avvertire che era già molto debole fisicamente. Se ora è diventato ancora più debole è facile immaginare che sia all’ultima tappa del suo viaggio terreno». La stessa «grande preoccupazione» è stata manifestata da un altro vescovo tedesco considerato «ratzingeriano», il vescovo di Ratisbona monsignor Rudolf Voderholzer.Il suo biografo Seewald, a margine del convegno spagnolo dell’ottobre scorso, aveva dichiarato che Ratzinger non si aspettava di vivere così a lungo, tanto che al momento della sua elezione, nel 2005, aveva pensato a un pontificato breve. In effetti dopo otto anni arrivò la sua rinuncia, ma la sua longevità oggi assume davvero il sapore della «testimonianza per il mondo» attraverso una vita di preghiera e contemplazione. Senza arrampicarsi in avventate interpretazioni, resta l’unicità della figura del Papa emerito, che Ratzinger ha inaugurato e che la Chiesa saprà come definire, ma resta soprattutto la grandezza di un uomo che prega e testimonia, come ha detto l’unico Papa regnante ieri, «amore alla Chiesa fino alla fine».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)