2024-03-14
«Folle d'amore», la vita e le poesie di Alda Merini nella fiction Rai
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In onda stasera in prima serata su RaiUno, il film che ripercorre la storia della poetessa italiana interpretata da Laura Morante.Una «gestazione difficile», volta a ripercorrere una «vita complicata». Quella di Folle d’Amore, su RaiUno dal 14 marzo, è stata una genesi complessa, intricata. «Quando ci siamo trovati a lavorare alla biografia», però, «Abbiamo deciso di farlo insieme alla famiglia», ha spiegato Maria Pia Ammirati, direttrice di RaiFiction, ringraziando agli eredi di Alda Merini, protagonista di un film-evento.Folle d’Amore, in cui la produttrice Elda Ferri ha cercato di far confluire «l’eleganza che spesso non è citata quando si parla di lei», è stato costruito sulle testimoniane di chi la poetessa l’ha conosciuta e vissuta: su prove empiriche, distanti da pregiudizi e leggende. Alda Merini, nel film che la Rai ha voluto dedicarle, non è un genio eclettico, affacciato sul baratro della pazzia ed intriso del puzzo delle sue stesse sigarette. Non è caos né disordine. È una donna, di passioni e ossessioni, figlia di una madre che non ha saputo capirne il talento, di un padre che non ha trovato il coraggio di farlo.Folle d’Amore, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa il regista, Roberto Faenza, «Non è stato un progetto facile. Penso e spero che questa gratitudine sia restituita dall’accoglienza del pubblico. Alda è un personaggio che vive ancora nel cuore della gente, soprattutto in quello dei giovani. Un sacco di ragazzi sono interessati a lei, come se fosse un faro che potesse guidarli». Un faro la cui luce è racchiusa all’interno di un racconto circolare, in cui i flashback – la crescita di una Meriniadolescente – servono a chiarirne le scelte prese in età adulta, gli spigoli. «(Alda Merini, ndr) è una persona che tutti ricordano e la mia somiglianza fisica con lei non è evidente: io non sono neppure milanese», ha cominciato Laura Morante, cui la Rai ha affidato l’interpretazione della poetessa.«Non sapevo, dunque, come interpretarla.Faenza, però, mi ha rassicurata, dicendomi che non cercava un’imitazione, ma un’interpretazione. Mi sono detta che una delle cose che più mi aveva colpito di lei era il suo modo di parlare, come se stesse sempre ascoltando una voce. In alcune interviste, la si avverte come lucida e brillante, in altre, invece, sembra essere piuttosto banale. Ho capito così, riascoltandola, quanto peso avesse l’ispirazione: quando non era ispirata quello che diceva non risultava interessante. Ho cercato di concentrarmi su questo», ha continuato l’attrice, che nella pellicola ha un corrispettivo più giovane, Rosa Diletta Rossi.La Rossi è la ragazza dei flashback, l’Alda del Dopoguerra, di una Milano ormai scomparsa, l’Alda scottata dal rifiuto dei licei classici. Non avrebbe proseguito gli studi. Non lo avrebbe fatto nonostante la passione immensa per la parola e i suoi giochi. Avrebbe, però, coltivato la poesia. L’avrebbe trasformata in un’ossessione, fino a farne l’unica via per il proprio riscatto. Folle d’Amore la segue, ritrova l’adolescente e la vede maturare. I primi successi, le prime pubblicazioni, le porte dei salotti, spalancate per accoglierla. Poi, l’amore: il matrimonio e il tentativo di vivere dentro i canoni in voga all’epoca, madre e moglie come la società comandava. È allora che la pazzia si insinua nel racconto, le crisi di nervi e il disagio crescente. La pellicola ripercorre il primo ricovero della poetessa e i dodici anni di manicomio. È adulta la Merini, ha il volto di Laura Morante, accanto un medico (Giorgio Marchesi) che l’avrebbe aiutata a riappropriarsi della propria vita. La pellicola ritrova quel legame e, parimenti, l’importanza accordata alla poesia. Alla poesia che è motore del tutto, alle passioni che salvano. Folle d’Amore, che Arnoldo Mosca Mondadori ha definito un «inno alla vita», è la narrazione ben congeniata di un’esistenza che non è stata solo caos, ma profondità.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.