2022-10-30
La Florida difende i minori dalle operazioni transgender e dai vaccini Covid forzati
Il governatore della Florida, Ron DeSantis (Ansa)
Al voto la legge, sostenuta dal repubblicano Ron DeSantis, che vieta cure o cambi di sesso agli under 18. No anche al siero per i bimbi di sei mesi, come vorrebbe invece Joe Biden.La Florida dichiara guerra al «transgenderismo» rivolto ai minori. Venerdì scorso, dopo aver tenuto una serie di audizioni, un comitato congiunto del Florida board of medicine e del Florida board of osteopathic medicine ha dato il via libera a una bozza di normativa che, fortemente sostenuta dal governatore repubblicano Ron DeSantis, vieterebbe ai medici di prescrivere a pazienti con meno di diciotto anni trattamenti ormonali o che bloccano la pubertà. Non solo: secondo il Tampa Bay Times, la normativa - che dovrebbe ottenere l’approvazione definitiva la prossima settimana - proibirebbe anche trattamenti chirurgici di riassegnazione sessuale rivolti ai minori. Nel dettaglio, la disposizione non avrebbe valore retroattivo: ne consegue che i minorenni già sottoposti a trattamento potrebbero continuare a portarlo avanti. A giugno scorso, il dipartimento della Salute della Florida aveva chiesto il blocco delle coperture del programma sanitario Medicaid per chi usufruisse di interventi chirurgici di riassegnazione o di trattamenti volti a bloccare la pubertà. Una mossa, questa, che faceva seguito alla pubblicazione di alcune linee guida, formulate ad aprile dal responsabile sanitario dello Stato, Joseph Ladapo: linee guida che, nella fattispecie, criticavano i trattamenti transgender rivolti ai minori e che, come riferito da Nbc News, proprio per questo entrano in rotta di collisione con le politiche adottate in materia dall’amministrazione Biden. Non a caso, l’attuale presidente americano è intervenuto recentemente sulla questione. La scorsa domenica, parlando con l’attivista transessuale e tiktoker Dylan Mulvaney, l’inquilino della Casa Bianca ha definito «oltraggiosi» e «immorali» i provvedimenti che, principalmente negli Stati a guida repubblicana, sono stati varati per vietare o limitare i trattamenti transgender rivolti ai minori. «Penso che nessuno Stato o nessun altro dovrebbe avere il diritto di farlo. Come questione morale o come questione legale, penso che sia sbagliato», ha precisato il presidente. E attenzione: il riferimento non era soltanto alle politiche della Florida. Lo scorso febbraio, il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, chiese al locale dipartimento della Famiglia di aprire delle indagini sui genitori di minori impegnati in percorsi di transizione, sostenendo di voler «proteggere i bambini del Texas dagli abusi». Inoltre, secondo quanto riferito dal New York Post, «anche Alabama, Arkansas e Arizona hanno adottato misure che limitano l’accesso dei bambini a cure e interventi chirurgici». Tra l’altro, la testata conservatrice National Review ha di recente citato un report del servizio sanitario nazionale britannico, secondo cui «la maggior parte dei bambini che si identificano come transgender stanno vivendo una “fase transitoria”». Tutto questo, senza dimenticare che, appena la scorsa settimana, una trentina di deputati repubblicani ha introdotto alla Camera dei rappresentanti lo Stop the sexualization of children act: un disegno di legge, volto a vietare l’uso di fondi federali «per sviluppare, implementare, facilitare o finanziare qualsiasi programma, evento o letteratura a orientamento sessuale per bambini di età inferiore ai dieci anni». Non è dunque escluso che il tema possa avere un discreto peso in occasione delle elezioni di metà mandato del prossimo 8 novembre. Ecco quindi da che cosa nascevano le dure parole di Biden: un Biden che comunque teme particolarmente DeSantis, il quale, almeno per il momento, risulta uno dei più papabili candidati alla nomination presidenziale repubblicana del 2024. D’altronde, proprio DeSantis proporrà il suo «modello Florida» nel caso decidesse di scendere in campo per la Casa Bianca. Un modello dagli orientamenti ben precisi. E questo non vale solo per la linea sul transgenderismo, ma anche per quella sul Covid-19. Ladapo ha infatti notoriamente implementato una politica molto lontana da quella assai restrittiva, auspicata dal Partito democratico. Una linea, quella della Florida, che qualcuno ha superficialmente bollato come «no vax»: un’accusa del tutto infondata. DeSantis ha infatti pubblicamente esortato i cittadini del suo Stato a vaccinarsi. È semmai sempre stato contrario a imporre degli obblighi di inoculazione, che è un po’ diverso. Come che sia, l’ultimo fronte di scontro con l’amministrazione Biden su questo tema riguarda il vaccino ai bambini. Lo scorso 20 ottobre, un comitato consultivo dei Centers for disease control and prevention ha raccomandato il vaccino contro il Covid-19 per i soggetti di età pari o superiore ai sei mesi. Una linea, questa, che cozza con quella del dipartimento della Salute della Florida, secondo cui «i bambini sani di età compresa tra 5 e 17 anni potrebbero non trarre beneficio dalla ricezione del vaccino Covid-19 attualmente disponibile». Non solo: proprio ieri, lo stesso Ladapo ha rilanciato su Twitter uno studio del New England Journal of Medicine, scrivendo: «Curioso che questo non stia ricevendo maggiore attenzione. Secondo la stessa Moderna “gravi eventi avversi” hanno colpito un bambino su 200. Eppure hanno concluso che il vaccino Mrna era “sicuro nei bambini”». Sempre ieri, Ladapo ha anche twittato, rivolgendosi ai genitori con figli piccoli: «Continuate a rimanere fedeli al vostro intuito e tenete quelle dosi lontano dai vostri figli». Insomma, anche su questo fronte DeSantis e Biden risultano significativamente ai ferri corti.