2018-07-18
Finmeccanica, arrestato a Dubai l'intermediario della tangente indiana
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Mentre in Italia Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini sono stati assolti dall'accusa di aver incassato tangenti sui 12 elicotteri all'India, a Nuova Delhi continuano le indagini. E lo scorso 11 giugno è finito in manette Christian James Michel ma dopo 40 giorni mancano le prove per estradarlo. Christian James Michel, uno dei presunti intermediari della tangente indiana per gli elicotteri di Agusta Westland, è stato arrestato lo scorso 11 giugno a Dubai e si trova in carcere da 37 giorni senza che l'India abbia ancora prodotto le prove per ottenere l'estradizione. L'avvocato Rosemary Patrizi Dos Anjos: «Nulla contro di lui nemmeno in Italia né in Svizzera»È questo l'ultimo colpo di scena di un processo che tra Italia e Nuova Delhi va avanti ormai da quasi cinque anni. Se in Italia, nel processo d'appello bis sono stati assolti l'ex amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi e l'ex numero uno di Agusta Westland Bruno Spagnolini, in India il processo continua. E negli ultimi mesi sono stati spiccati mandati di estradizione per tutti gli indagati. Ma il governo indiano è in difficoltà, perché non riesce a trovare ancora le prove materiali della corruzione, i famosi 50 milioni di euro che sarebbero stati pagati per una commessa dal valore complessivo di 550 milioni.Per di più Michel fu già arrestato lo scorso anno e rimase in carcere sempre negli Emirati Arabi Uniti per sei giorni. All'epoca pagò una cauzione di 250.000 dollari per uscire. Quest'anno le cose sono andate diversamente. A quanto pare il Cbi (l'Fbi indiana) sarebbe riuscito a fermarlo a Dubai e gli avrebbe chiesto una testimonianza scritta a conferma della corruzione. Michel non l'avrebbe data e a quel punto sarebbe scattato l'arresto, in base ai trattati dei due Paesi. Ora potrà rimanere al massimo in carcere fino alla fine del mese, mentre l'India ha 90 giorni per trovare le prove di fronte al tribunale degli Emirati Arabi. Il governo di Narendra Modi si gioca la faccia, perché su questo processo ha costruito parte della sua opposizione al partito di Sonia Gandhi. «Ma il governo non ha presentato alcuna prova» , spiega a La Verità l'avvocato di Michel, Rosemary Patrizi Dos Anjos. Anzi, il governo «non ha alcuna prova contro» lui e quindi i suoi funzionari non sono stati in grado di produrne. Spiega Dos Anjos che non c'erano «prove contro Michel in Italia, Svizzera o India». Ora sono già scaduti quasi 40 giorni. Già l'anno scorso c'era stato un altro avviso di arresto su richiesta del Cbi per altri due imputati, Carlo Gerosa e Guido Haschke. Ma anche qui sia l'Italia sia la Svizzera non hanno ottenuto l'estradizione. Michel fu accusato di aver intascato tangenti, attraverso fiduciarie all'estero. Nella vicenda è coinvolto l'ex capo dell'aviazione indiana Sashi Tyagi, suo cugino Sanjeev Tyagi e l'allora vice capo dell'Iaf (India air force) J. S. Gujral. Il 1 gennaio 2014, l'India aveva annullato il contratto con AgustaWestland per la fornitura dei 12 elicotteri Vvip Aw101. Sempre secondo il Cbi, Tyagi avrebbe presumibilmente ricevuto tangenti da parte di AgustaWestland attraverso gli intermediari - e una serie complessa di società in diversi Paesi - per modificare le specifiche del contratto. Il soffitto di volo operativo degli elicotteri fu ridotto di 6.000 metri, come inizialmente proposto, a 4500 metri e l'altezza della cabina è stata ridotta a 1,8 metri. Ma questo non è bastato in Italia per condannare Orsi e Spagnolini in appello. Ora si aspettano le motivazioni.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
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