2024-09-15
Fernando Botero in mostra a Palazzo Bonaparte
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© Fernando Botero. Ballerina on the bar, 2001. Collezione privata
A un anno dalla scomparsa, Roma rende omaggio a Fernando Botero con una grande retrospettiva di oltre 120 capolavori che ripercorrono l’intera parabola artistica del celebre Maestro colombiano. Fra le opere in mostra a Palazzo Bonaparte (sino al 19 gennaio 2025) anche Omaggio a Mantegna, dipinto che si riteneva perduto.Amatissimo dal grande pubblico ma non da tutti i critici (fra i suoi più accaniti detrattori l’americano Arthur Danto, che giudicava le sue sculture «non sufficientemente serie da richiamare l’esame della critica »), vero è che lo stile del pittore e scultore colombiano Fernando Botero (Medellín, 1932 – Monaco, 2023) è uno stile unico e riconoscibile da chiunque, profani e addetti ai lavori. Che si tratti di dipinti o di sculture, quello di Botero è un tratto che si riconosce immediatamente, senza dubbi o titubanze, una sorta di firma , di «marchio di fabbrica »: esattamente come i colli infiniti di Modigliani, le opere «fruttate » dell’Arcimboldo, le figure fluttuanti di Chagall, le geometrie di Picasso. E al pari dei suoi illustri colleghi, anche Botero è entrato nell’immaginario collettivo per una caratteristica ben precisa: il volume. Forse ci si aspettava che scrivessi «le donne grasse » (il che è assolutamente vero, visto che di figure oversize ne ha dipinte e scolpite a centinaia…) ma in realtà sarebbe imprigionare in un clichè un artista che è ben altro e che la sua poetica iperrealista l’ha chiaramente espresse in un’intervista di qualche anno fa a France-Presse: «Non dipingo donne grasse. Ciò che realizzo sono volumi. Quando dipingo una natura morta o un animale lo faccio sempre in modo volumetrico. Lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato alla sensualità della forma. Se io dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, ho sempre quest’idea: non ho affatto un’ossessione per le donne grasse…». Volumi e sensualità: questi gli «ingredienti base» delle opere di Botero, opere apparentemente semplici, che nella loro opulenza e abbondanza di forme vogliono essere un inno alla vita, alla gioia, alla positività, al godimento. Anche quando il soggetto è religioso ( comeChrist,2000 ) o politico (come The president and his cabinet,2011). Le tele di Botero sono un tripudio di forme e colori sgargianti, sono «piene», sode, appaganti, rilassanti. A tratti anche commoventi. Alcune ironiche. E hanno il grande pregio di incantare chi le guarda…Un’occasione unica per scoprire (o riscoprire) Botero e la sontuosa rotondità del suo universo artistico è data dalla straordinaria mostra allestita a Palazzo Bonaparte, con le sue 120 opere - tra sculture, dipinti, carboncini e acquarelli - la più completa mai realizzata a Roma.La Mostra e le opereCurata dalla figlia Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta boteriana, il ricco percorso espositivo si apre con un’opera importantissima e mai esposta prima, Omaggio a Mantegna, (1958), tela recentemente scoperta da Lina Botero grazie alla celebre casa d'aste Christie’s: l’opera, eccezionale per monumentali e colori, vinse il primo premio al Salone Nazionale di Pittura della Colombia nel 1958 ed è un’originalisima interpretazione «in chiave boteriana » della celebre Camera degli sposi di Palazzo Ducale a Mantova, fra i capolavori assoluti di Andrea Mantegna e del Rinascimento italiano. Altra opera fondamentale ed inedita e mai mostratata al pubblico - perchè da sempre appesa nello studio parigino di Botero - è una versione dell’infanta tratta da Las Meninas di Velázquez ( tela dipinta intorno al 1656 per ritrarre la famiglia reale spagnola e considerata il capolavoro assoluto del pittore andaluso), a cui si affiancano le «letture boteriane » di altri capolavori della storia dell’arte, dalla Fornarina di Raffaello, al celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, dai ritratti borghesi di Rubens e van Eyck fino ad arrivare alle ultime opere ( quelle che Botero realizzò nel 2023) come il grande, maestoso acquerello dell'Odalisca. Oltre agli inediti e alle «reinterpretazioni », in mostra, immancabili, le iconiche serie di opere con i temi classici più cari a Botero: l’amata America Latina, il circo, le ballerine (una su tutte, la famosissima tela Bailarina en la barra, 2001), gli ambienti domestici ( come The bathroom, con quella straordinaria, enorme donna nuda allo specchio che riempie tutta la stanza ), la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida, quest’ultima forse il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte, da Goya a Picasso. A chiudere l’esposizione, una sala dedicata alla più recente sperimentazione tecnica del maestro che, dal 2019, dipinse con acquerelli su tela: opere quasi diafane, frutto di un approccio delicato, forse senile, ai temi familiari di sempre.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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