Come nella serie «Breaking bad», Giancarlo Miserotti, Karl per i narcos americani, dalla sua base emiliana smerciava negli Usa il fentanyl, uno stupefacente che trasforma le persone in morti viventi.Il pericolosissimo fentanyl, l’oppioide sintetico noto come la «droga degli zombi» che negli Usa ha già causato una strage, se lo faceva spedire direttamente a casa a Piacenza, dove, stando alle indagini della Dea, l’agenzia federale statunitense che contrasta il traffico di droghe, il broker avrebbe messo su un giro d’affari pazzesco. E con una triangolazione ben precisa: dalla Cina e dall’India la droga arrivava agli Stati Uniti passando per Piacenza. Giancarlo Miserotti, 51 anni, conosciuto dai narcos statunitensi col nome di Karl, è stato arrestato ieri mattina dagli investigatori della Guardia di finanza a Piacenza insieme ad altre sei persone: quattro ucraini, un romeno e un piacentino. Altre undici persone sono state arrestate invece negli Stati Uniti. E si è scoperto che Miserotti, che se ne andava in giro con una Porsche d’epoca senza tagliando assicurativo, aveva messo su anche una zecca criminale, coniando franchi svizzeri nello scantinato della sua villa che poi trasformava in bitcoin e infine in euro, approfittando delle macchinette cambiavalute automatiche che ci sono nelle stazioni in Svizzera. Tutto ha inizio il 30 marzo scorso. Al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza arriva una nota della Dea. Nel dispaccio veniva ricostruita l’attività criminale della famiglia Lumbus e Miserotti veniva definito come «uno de principali obiettivi della loro indagine». Anche perché era stato beccato al telefono con tale José Benjamin Pena, un narcos dominicano che lavora per cartelli messicani e che tutti chiamano Pablo. Per conto dell’esponente di vertice della famiglia Lumbus, Miserotti avrebbe raccattato fentanyl ovunque riusciva, perfino in Afghanistan, per farla recapitare a Cleveland, in Ohio, a un civico in cui, si è scoperto, abitava la nonna di Brian Lumbus, che era detenuto. Da lì partiva la distribuzione per Pennsylvania, Texas, Tennessee, New York e California. L’allarme, come già ricostruito dalla Verità, era arrivato dal segretario di Stato americano Antony Blinken. Negli ultimi anni l’impennata del consumo di fentanyl, 300 volte più potente della morfina e 50 volte peggiore dell’eroina (con cui spesso è mischiato), ha riempito le strade delle metropoli di morti che camminano. E i decessi si stimano in 100.000 ogni anno.Il presidente Joe Biden ha anche promosso un’offensiva che ricorda la guerra alla droga degli anni Ottanta e Novanta, i tempi di Pablo Escobar o del cartello di Sinaloa. Ma in Messico fanno orecchie da mercante. La crisi diplomatica ha toccato il suo apice con l’arresto, sul suolo americano, dell’ex ministro della Difesa, Salvador Cienfuegos, accusato di concorso in traffico di stupefacenti. I messicani reagirono espellendo il personale della Dea. Alla fine, il ministro alla sbarra fu rispedito in patria. Ma nel risiko criminale, come ricostruito dalla Verità, un ruolo di primo piano ce l’ha anche la Cina. Secondo il presidente messicano, è da Pechino che arrivano i precursori chimici necessari per produrre il fentanyl. Ovviamente il Dragone respinge le accuse. Ora, però, si scopre la pesante triangolazione italiana. In una email, Miserotti scrive a una donna di essere «l’intermediario della droga dalla Cina agli Stati Uniti». Poi le spiega come mescolare le droghe. Soprattutto per farle arrivare negli istituti di pena americani. All’interno delle strutture è possibile far entrare solo libri stampati negli Stati Uniti. E allora Miserotti si è fatto spedire a Piacenza dei libri dagli Usa. Alcune pagine venivano impregnate di sostanza stupefacente e i volumi venivano poi rispediti. Passati i controlli, la droga veniva estratta e spacciata negli istituti di pena. Le indagini coordinate dal pm Matteo Centini e dal procuratore di Piacenza Grazia Pradella hanno accertato che il fentanyl arrivava proprio dalla Cina, in pacchi che apparentemente contenevano prodotti elettronici o libri. La droga veniva poi impacchettata di nuovo e spedita negli Usa. Miserotti, che ora è detenuto nel carcere delle Novate a Piacenza, rischia l’estradizione per essere processato negli Stati Uniti, dove gravano su di lui pesanti accuse legate al traffico di droga, alla falsificazione di valuta e alla morte di un giovane per overdose avvenuta sei mesi fa in Ohio. Poi Miserotti deve essersi trasformato in un farmacista. E in una intercettazione telefonica pontifica: «Guarda che fare il chimico è delicato... con le puzze devi essere attrezzato altrimenti ci rimani secco». Una perizia che ricorda quella di Heisenberg, il creatore di metanfetamine nella serie Breaking bad. Il fentanyl, hanno ricostruito gli inquirenti, veniva tagliato con xylazina (un farmaco anestetico) e con altre droghe. Ma gli affari non si sarebbero concentrati solo sul fentanyl: Miserotti a telefono parla anche dell’Iso, una nuova droga che gli inquirenti definiscono come «molto più letale perfino del fentanyl», e del Maf, che l’indagato definisce «una bomba». In base al numero di spedizioni, ricavato dall’Agenzia delle dogane, gli investigatori hanno calcolato un giro da circa 100.000 dosi. Tutte pagate con criptovalute e quindi non tracciabili.
Ansa
Israele risponde con un raid a un attacco subito vicino a Rafah. Hamas: «Non siamo stati noi». L’ipotesi di milizie fuori controllo. Washington invita Netanyahu a reagire «in modo proporzionato». Vance, Witkoff e Kushner presto di nuovo a Gerusalemme.
Il premier dalla National Italian American Foundation di Washington: «Il Columbus Day non si cancella, e' qui per restare».
«Ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano la cultura woke». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un video messaggio al gala 50esimo anniversario della National Italian American Foundation a Washington. "È un tentativo di cancellare la storia fondamentale degli italoamericani e di negare il loro posto speciale in questa nazione. Non glielo permetteremo. Il Columbus Day è qui per restare», ha aggiunto il presidente del Consiglio ringraziando Donald Trump per aver ripristinato quest'anno la celebrazione.
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L'amministratore delegato e direttore generale di Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma premiato a Washington
L’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane ha ricevuto il Premio Dea Roma della National Italian American Foundation per il contributo alla modernizzazione delle infrastrutture di trasporto e alla crescita sostenibile del Paese.
La NIAF (National Italian American Foundation) ha conferito a Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane, il Premio NIAF Dea Roma come leader nell’eccellenza ingegneristica per la crescita nazionale e l’infrastruttura sostenibile.
La cerimonia si è svolta sabato 18 ottobre 2025 durante il Gala del 50° Anniversario della NIAF, all’Hotel Washington Hilton di Washington D.C. negli Stati Uniti d’America. Il riconoscimento è stato assegnato per evidenziare il ruolo cruciale svolto da Donnarumma nella trasformazione e modernizzazione delle infrastrutture di trasporto italiane, con un forte impegno verso la sostenibilità e l’innovazione.
«È un vero onore ricevere questo premio che ho il piacere di dedicare a tutti gli italiani che creano valore sia nel nostro Paese che all’estero e diffondono principi volti a generare competenze specifiche nell’ambito dell’ingegneria, della tecnologia e dell’innovazione. Nel Gruppo FS Italiane abbiamo avviato quest’anno un Piano Strategico da 100 miliardi di euro di investimenti che rappresenta un motore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Paese». ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma.
Sotto la guida di Donnarumma, il Gruppo FS sta promuovendo importanti progressi nello sviluppo di linee ferroviarie ad Alta Velocità e nelle soluzioni di mobilità sostenibile, contribuendo a collegare le comunità italiane e a supportare gli obiettivi ambientali nazionali. Il Piano Strategico 2025-2029 include diversi interventi per migliorare la qualità del servizio ferroviario, costruire nuove linee ad alta velocità e dotare la rete del sistema ERTMS per garantire maggiore unione fra le diversi reti ferroviarie europee. Più di 60 miliardi è il valore degli investimenti destinati all'infrastruttura ferroviaria, con l'obiettivo di diventare leader nella mobilità e migliorare l’esperienza di viaggio. Questo comprende l’attivazione di nuove linee ad alta velocità per collegare aree non ancora servite, con l'obiettivo di aumentare del 30% le persone raggiunte dal sistema Alta Velocità. Sul fronte della sostenibilità, inoltre, il Gruppo FS - primo consumatore di energia elettrica del Paese con circa il 2% della domanda nazionale – si pone l’obiettivo di decarbonizzare i consumi energetici attraverso la produzione da fonti rinnovabili e l’installazione di oltre 1 GW di capacità rinnovabile entro il 2029, pari al 19% di tutti i consumi del Gruppo FS, e di circa 2 GW entro il 2034. Fondamentale è anche il presidio internazionale, con una previsione di crescita del volume passeggeri pari al 40%.
Il Gruppo FS ha infatti inserito lo sviluppo internazionale tra le sue priorità, destinando una quota significativa degli investimenti al rafforzamento della propria presenza oltre confine. L’obiettivo è consolidare il posizionamento del Gruppo in Europa, ormai percepita come un’estensione naturale del mercato domestico, e promuovere una rete ferroviaria sempre più integrata e in linea con i principi della mobilità sostenibile.
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Volodymyr Zelensky (Ansa)
Retroscena sul vertice con l’ucraino. Che rilancia: «Andrei a Budapest da Putin».