2022-05-02
Fenomeno bubble tea
True
La bevanda snack taiwanese nata negli anni Ottanta è ormai di casa anche in Italia dove è diventata il simbolo della nuova generazione.Bubble. Boba. O più semplicemente tè con le bolle. Peccato che, di frizzante, non abbia proprio nulla. E le “bolle” a cui ci riferiamo sono in realtà piccole sfere di tapioca che si depositano principalmente sul fondo della bevanda e possono essere risucchiate, e mangiucchiate grazie a una cannuccia un po’ più larga del solito. Come spesso succede le storie sulla nascita di questa bevanda a base di tè aromatizzato con latte o frutta e con le immancabili perle di tapioca, sono diverse. La più accreditata vuole i natali di questa bevanda in un errore commesso da una stagista di un'azienda di tè che avrebbe erroneamente versato le palline di tapioca del suo budino all'interno di una bevanda poi servita ai dirigenti dell'azienda. Dall'errore al successo il passo è stato breve. Dopo Taiwan e l'Oriente, il boba tea è sbarcato in America e poi in Europa fino ad arrivare nel nostro Paese e diventare il simbolo di una nuova generazione cosmopolita e aperta a sperimentare gusti e consistenze differenti in cucina. L'industria del bubble tea si è prefissata di raggiungere un fatturato di 3,2 miliardi di dollari entro il 2023. Un balzo rispetto ai 1,9 miliardi del 2016. Numeri impressionanti che potrebbero aumentare esponenzialmente soprattutto se si pensa che, in media, un bubble tea semplice, in Italia costa circa 4 euro e che accontenta un'ampia fetta di curiosi perché oltre a contenere solo 150 calorie per bicchiere, è totalmente privo di glutine e lattosio.A confermare come la bubble tea mania sia sempre più una certezza nel nostro Paese sono i risultati ottenuti da Frankly, la prima catena italiana del tè con le bolle – che ha da poco avviato una campagna di equity crowdfunding per supportare il piano di espansione internazionale. Frankly, ormai presente in tutta Italia, ha fatto registrare un primo trimestre 2022 di crescita, con un aumento dei ricavi del +236% rispetto al primo trimestre del 2021 e un fatturato record sul singolo mese ottenuto ripetutamente a gennaio, febbraio e marzo 2022. A fare da traino all’impetuosa crescita dell’azienda degli ultimi mesi è (anche) l’apertura dell’ultimo punto vendita Frankly Bubble Tea in Stazione Centrale a Milano. Da quando è stato inaugurato, a fine gennaio, lo store fa registrare una media di oltre 700 clienti serviti ogni giorno, raggiungendo i 21.000 drink serviti nel primo mese di apertura e diventando uno dei punti vendita più performanti della catena. In generale, nei nove store presenti a Milano, Pavia, Bergamo, Torino e Bologna sono più di 3.000 gli avventori quotidiani del tè con le bolle. «Si tratta di numeri mai raggiunti prima da Frankly e ci aspettiamo che crescano ancora in prospettiva» spiega Franco Borgonovo, cofounder di Frankly «Entro fine anno, l’obiettivo è quello di superare i 4.000 clienti serviti ogni giorno. Rispetto alle previsioni siamo a +15% rispetto al budget e abbiamo una proiezione delle vendite full year 2022 che si avvicinano ai 4 milioni di euro».Per chi ama il bubble tea al punto da non poterne più fare a meno, la buona notizia è che prepararlo fai da te, a casa, è facilissimo. Il primo ingrediente è l'acqua. Il secondo, il te: verde, o nero. Zuccherato a piacimento. A completare il tutto, sono le perle di tapioca ormai reperibili in tutti i minimarket asiatici delle città oppure online. La scelta è tra quelle bianche, quelle nere e quelle fruttate. Per preparare un bicchierone, si devono mettere ad ammollo nell'acqua fredda 50g di perle per un'ora. Dopo averle sciacquate, si cuociono per 10 minuti in 500 ml d'acqua. A questo punto armatevi di un colino, dopo averle scolate per bene, unitele al vostro tè. Per concludere potete scegliere di aggiungerci del latte - meglio di riso o mandorla, ghiaccio oppure miele e frutta fresca. Per rendere tutto perfetto, shakerate il composto e versatelo nel vostro bicchierone. Il gusto, degno degli originali, è assicurato.