2019-01-02
Farfalle, belle ma fragili: entro alcuni decenni potrebbero estinguersi
Minacciate dai cambiamenti climatici, dai pesticidi e dai predatori. Nel mondo ci sono 158.000 specie, l'Italia detiene il primato europeo. E in 35 anni, dicono gli esperti, potrebbero scomparire del tutto, se non ci spenderemo per proteggere le piante nettarine sulle loro rotte migratorie.«Quando si apre il fiore, la farfalla arriva, ma nello stesso tempo, quando la farfalla arriva, si apre il fiore»: è un antico proverbio giapponese sull'amicizia e sulla solidarietà. E ora le farfalle hanno bisogno di tutta la nostra solidarietà. Perché sono tanto allegre e colorate quanto fragili e in pericolo. L'ultimo allarme arriva dagli Stati Uniti: in California le farfalle monarca (Danaus plexippus) arrivate all'appuntamento per l'annuale migrazione sono state l'86% in meno rispetto al 2017. Erano 148.000, quest'anno se ne sono contate poco più di 20.000. Un numero che sfiora il collasso. Le cause? Secondo gli esperti, di sicuro c'entrano i cambiamenti climatici e la conseguente instabilità stagionale della California: le lunghe e impreviste piogge primaverili, la siccità ormai endemica e i successivi incendi, che oltre a diffondere fumo eliminano le piante di cui le farfalle si nutrono, avrebbero avuto un ruolo in questa riduzione senza precedenti. Dagli anni Ottanta, il numero di farfalle monarca è calato del 97%. E in 35 anni, dicono gli esperti, potrebbero scomparire del tutto, se non ci spenderemo per proteggere le piante nettarine sulle loro rotte migratorie.In Europa le cose non vanno meglio: il 19% delle farfalle diurne è classificato come a rischio estinzione. L'Italia, per la posizione geografica e per la diversità di ambienti di montagna, di pianura, d'acqua dolce e costieri, detiene la più alta ricchezza di farfalle in Europa, arrivando a contare 289 specie. Ma il 13% sono a rischio estinzione. Come l'Euphidra maturna, presente ormai con una sola popolazione in provincia di Cuneo. Oltre ai cambiamenti climatici, i lepidotteri hanno tanti altri nemici: gli insetticidi, l'inquinamento, la sottrazione degli habitat naturali, il fanatismo dei collezionisti e l'ingordigia di contrabbandieri. Ma le farfalle sono alla base degli ecosistemi. Come cibo per lucertole, ragni, pipistrelli, uccelli e altri insetti (come le libellule) che a loro volta vengono poi predati da altri animali.Visto che sono alla base delle catene alimentari (risultando fondamentali per gli equilibri naturali) molte specie, per evitare di essere predate, hanno imparato a camuffarsi. Per esempio la Caligo memnon ha sulle ali piegate una grossa macchia nera a forma di occhio, così il predatore crede di vedere, invece di una gustosa farfalla, la testa di un gufo. La farfalla Atlante ha invece disegnata sulle ali la testa di un cobra. Mentre la Thecla finge di avere la testa dall'altra parte del suo corpo, così riesce a fuggire dalla parte opposta a quella prevista dall'aggressore.Nel mondo ci sono oltre 158.000 specie di lepidotteri (tra farfalle e falene). Il loro nome (lepido, scaglia, e pteròn, ala) significa letteralmente «ali con le scaglie». Le ali di tutti i lepidotteri, infatti, sono membrane trasparenti coperte di scagliette colorate che gli conferiscono le tipiche livree variopinte. Il modo di volare però non è uguale per tutte le specie: alcune hanno un volo «molle», leggero, altre sono forti volatrici e sbattono le ali in modo rapido e potente (fino a 70/80 battiti al secondo). Alcune hanno un volo lineare, altre più zigzagante. In media possono raggiungere i 20 chilometri all'ora, ma il biologo Robert Dudley della University of California di Berkeley, studiando alcuni esemplari tropicali, li ha visti sfrecciare anche a 40 chilometri all'ora. La farfalla più piccola del mondo, Brephidium exilis, ha un'apertura alare media poco sopra il centimetro. La Ornithoptera alexandrae - la farfalla più grande del mondo - può misurare fino a 30 centimetri da ala ad ala. Alcune farfalle possono volare per grandi distanze. La monarca ad esempio può percorre anche 4.800 chilometri per sfuggire ai rigori dell'inverno. Anche la Vanessa del cardo compie migrazioni di migliaia di chilometri, dal Nord Africa all'Europa: si riproduce nelle zone sub-sahariane, per poi volare verso la parte meridionale dell'Europa, attraversando il mediterraneo, superando le Alpi e giungendo a volte anche in Nord Europa.In quasi tutte le specie di farfalle, i maschi sono sempre in cerca di femmine vergini: le corteggiano e provano ad accoppiarsi con loro appena escono dalla crisalide. L'accoppiamento, che avviene in volo, con le parti terminali dell'addome in contatto, può durare, a seconda delle specie, da pochi secondi a diversi minuti, anche ore. Dopo è difficile che il maschio e la femmina si incontrino nuovamente. In alcune specie, ad esempio nel genere Parnassius, il maschio, dopo aver fecondato la femmina, secerne una sostanza con cui modella una specie di fiore e lo salda all'addome della sua compagna. Una cintura di castità che non scoraggia del tutto gli altri maschi. La femmina, però, rimane fedele e respinge i nuovi spasimanti, mentre il suo primo amore se ne va in cerca di nuove conquiste.La vita media dei lepidotteri, allo stadio adulto, dura all'incirca 15-20 giorni. Ci sono però farfalle, come le Heliconius, che vivono anche quattro o cinque mesi, durante i quali una femmina può arrivare a deporre cinquecento uova, con una media di venti al giorno. Quando sono allo stadio larvale le farfalle divorano le foglie della pianta dove la femmina ha deposto le uova. Da adulte invece si cibano principalmente di nettare: inserendo la loro particolare bocca, la spiritromba o proboscide, lo aspirano come se usassero una cannuccia. E mentre si cibano si «sporcano» le zampe di polline, il che gli permette di svolgere il loro ruolo di impollinatori, garantendo la sopravvivenza delle comunità vegetali. «Le farfalle sono termometri del nostro ecosistema», ha detto Francesco Petretti, etologo del Wwf. «Per questo vanno protette da tutti». E tutti possono fare qualcosa.«Salvando l'ortica, piantando fiori di lillà o lantane sui terrazzi, diamo rifugio ai bruchi e creiamo microristoranti per le farfalle adulte. Mettiamo una pianta di lavanda sul nostro terrazzo e potremo dire di aver partecipato alla conservazione delle farfalle».