
La Francia ritiene l'Igv prestazione indifferibile, prioritaria per Spagna e Scandinavia. Gb e Belgio: puntano sulla pillola a casa.Su La Stampa di venerdì 3 aprile, la giornalista Flavia Amabile si preoccupa della petizione indetta da Provita e famiglia, combattiva associazione umanitaria, guidata da Toni Brandi e Jacopo Coghe. La petizione, che avrebbe raccolto circa 15.000 firme in pochi giorni, chiede al ministro Roberto Speranza di sospendere l'aborto negli ospedali italiani. E ciò fine di offrire più spazio alle cure specifiche richieste dal difficile momento presente. Ed in effetti, tutte le nazioni europee, ove più ove meno, hanno ridotto le prassi ambulatoriali e sanitarie, per le difficoltà poste dal Covid-19.Però se davanti alle necessità imposte dal coronavirus l'intero Occidente si è piegato a draconiane misure restrittive, evitando o posticipando le azioni mediche di minor urgenza e non strettamente necessarie (come le visite oculistiche e dietologiche), sull'aborto si va avanti, e non si indietreggia di un millimetro. Infatti, secondo la Amabile, le linee guida emanate dal ministero della Salute, «ribadiscono il concetto in modo ancora più netto: le interruzioni di gravidanza fanno parte delle prestazioni indifferibili». Proprio come chiede l'organizzazione femminista Se non ora quando, che ha lanciato una contropetizione, per consentire l'aborto farmacologico a casa, al posto di quello chirurgico in ospedale, come da prassi.Ma in tutta Europa, malgrado la crescente denatalità e la nuova ondata di mortalità - dovuta proprio all'epidemia - si va proprio nel senso auspicato dalle femministe più radicali, e quasi mai nell'ottica dei numerosissimi medici e farmacisti obiettori, oltre che dei credenti e di papa Francesco.In Francia per esempio non solo non è stato vietato, ridotto o dilazionato l'aborto, per far spazio a necessità più impellenti, ma è stato riconfermato dal governo come misura sanitaria primaria, indispensabile, inderogabile, assoluta.Il 23 marzo scorso Le Figaro scriveva che il governo francese «ha rassicurato le donne quanto all'accesso alla contraccezione e all'interruzione della gravidanza, malgrado le perturbazioni dovute al coronavirus». E il ministro della salute Olivier Véran, all'unisono con la ministra dell'uguaglianza Marlène Schiappa, ha ribadito più volte che «le interruzioni di gravidanza sono considerate come degli interventi urgenti dal ministero della Sanità». E in un comunicato si precisa che «anche in periodo di pandemia e di confinamento, il diritto delle donne a disporre del loro corpo non sia rimesso in causa».Sul quotidiano di riferimento (dei benpensanti) Le Monde, un articolo firmato da alcune delle più note femministe galliche, come Roselyne Bachelot, Anne Hidalgo, Laurence Rossignol, Marisol Touraine e Najat- Vallaud-Belkacem, ha chiesto esplicitamente al governo di Emmanuel Macron di estendere l'aborto nel periodo di pandemia, «fino a 16 settimane di amenorrea, ovvero 14 di gravidanza», 2 in più rispetto alle 12 attuali. Ed anche la soppressione della pausa di riflessione di 48 ore, prevista per le minorenni, dopo la prima consulta medica obbligatoria.La senatrice socialista Laurence Rossignol, che milita alla sinistra di En Marche!, non si è fermata alla pubblicazioni di articoli. Ma ha domandato ufficialmente al ministro della salute Véran di fare chiarezza sulla situazione dell'accesso delle donne all'Ivg, ora che vige il confinamento. E il ministro risponde: «I dati disponibili attestano effettivamente che il ricorso all'Ivg è in calo, il che appare inquietante e ben attestato». Inquietante è il fatto che il moderato Macron abbia a fianco dei ministri del genere. Ma se Parigi piange la perdita del più elementare senso di umanità, Roma non ride.Infatti la Asl della capitale scrive sul suo sito: «Continueranno ad essere garantite le attività chirurgiche per le situazioni cliniche che rendono necessario l'intervento entro 30 giorni (interventi con classe di priorità A), salvo diversa valutazione del chirurgo; le attività chirurgiche per la traumatologia e le attività ostetriche di sala parto. Gli interventi di interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) si svolgeranno unicamente presso il Centro per la salute della donna Sant'Anna». Sant'Anna però, madre di Maria, è considerata da sempre la patrona delle partorienti…In Gran Bretagna il governo del conservatore Boris Johnson ha autorizzato, sempre su pressioni delle medesime lobby, l'aborto domestico, entro la decima settimana di gravidanza, a partire dal 1 aprile. Utilizzando le pillole abortive. E il colloquio previsto dalla legge, che in teoria servirebbe a dissuadere la donna dalla tragica scelta, potrà avvenire via Skype o comunque online…Stessa logica ha prevalso in Belgio, in cui secondo Camille Wernaers, l'aborto è a rischio riduzione per la malattia di molti medici e per la diffusione del virus che li tiene impegnati. Dunque il governo di Sophie Wilmès permette di ricorrere più facilmente all'aborto casalingo, grazie alle famigerate kill pill. Anche perché ci si attende un aumento delle richieste di aborto nelle prossime settimane, visto che secondo la giornalista, la ragazza belga «non ha sempre anticoncezionali a disposizione».In Canada secondo Robert Maranda, portavoce del ministero della Salute, «l'accesso all'aborto è mantenuto per ogni donna che ne fa domanda». Se certe donne hanno timore a recarsi negli ospedali pubblici, «l'opzione della pillola abortiva può essere proposta alle donne».La situazione della Spagna e della Scandinavia sono simili. Ovvero, il diritto all'Ivg, viene visto anche in presenza di una pandemia letale come la presente, come assolutamente prioritario, e si può immaginare che i medici costretti a praticare aborti potevano essere impiegati, assai meglio, a far fronte alle vere necessità sociali.Solo alcuni Stati americani come il Mississipi, il Texas e l'Ohio, per volontà di governatori coraggiosi, hanno incluso esplicitamente l'aborto negli «interventi chirurgici non necessari».
(IStock)
C’è preoccupazione per la presenza di alimenti ultraprocessati nelle mense. Il presidente Prandini: «Il comparto vale 707 miliardi, quanto 20 manovre». Federico Vecchioni (BF): «Una massa di risorse private ha identificato il mondo agricolo come opportunità».
Francesca Albanese (Ansa)
La rappresentante Onu ha umiliato il sindaco di Reggio, solo perché lui aveva rivolto un pensiero anche ai rapiti israeliani. La giunta non ha fatto una piega, mentre è scattata contro il ministro sul caso Auschwitz «rispolverando» anche la Segre.
(Ansa)
Il premier congela la riforma fino alle prossime presidenziali, ma i conti pubblici richiedono altri sacrifici. Possibile tassa sui grandi patrimoni. Il Rassemblement national: «Progetto di bilancio da macelleria fiscale».
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)
- Alla base della decisione, la mancata condivisione di alcune strategie difensive ma soprattutto l’esuberanza mediatica del legale, che nelle ultime settimane aveva parlato a ruota libera su Garlasco. Lui: «Sono sorpreso».
- Ieri l’udienza davanti al tribunale del Riesame. Lo sfogo dell’ex procuratore Venditti: «Mai preso soldi». Sarà la Cassazione a decidere sul conflitto tra Pavia e Brescia.