2022-07-28
        Dal Regime a Dybala: il Colosseo quadrato e il perenne ritorno dell’estetica anni Trenta
    
True
 
        La presentazione di Paulo Dybala al Palazzo della civiltà del lavoro all'Eur (Ansa)
    
La presentazione del fuoriclasse argentino della Roma ha avuto come scenario l’evocativo Palazzo della civiltà italiana, realizzato dal fascismo negli anni Quaranta e diventato scenografia per film e spot.Un uomo, solo, avanza fra i marmi bianchi. Sulla facciata candida del gigantesco palazzo razionalista vengono proiettati il suo nome e la sua faccia. Fuori, diecimila devoti in delirio scandiscono il suo nome, all'ombra della scritta «Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori». In realtà, però, non è come sembra: l'uomo è Paulo Dybala, fuoriclasse argentino appena acquistato dalla Roma e «l'adunata oceanica» è soltanto lo scenario della sua presentazione ufficiale. Una festa di sport che ha fatto il giro del mondo per il carico di spropositata emotività che ha saputo trasmettere. Ma, in tanto spettacolo coreografico, una parte fondamentale l'ha senz'altro avuta lo sfondo: il Palazzo della civiltà del lavoro, detto anche il Colosseo quadrato, ovvero il gigantesco edificio in travertino bianco che si staglia nel quartiere romano dell'Eur. Un palazzo dalle linee suggestive, ma la cui estetica non è mai innocente, soprattutto se collegata a manifestazioni di massa legate a un qualche «uomo della Provvidenza», foss'anche un calciatore. È anche per questo che, di tanto in tanto, qualche studioso americano in visita a Roma lancia l'allarme sull'estetica intrinsecamente fascista di alcune parti della città.Progettato nel 1937, il Palazzo della civiltà del lavoro (detto anche della civiltà italiana) fu inaugurato, benché incompleto, nel 1940. I lavori si interruppero a causa della guerra nel 1943 per poi essere ultimati dopo la fine del conflitto. Progettato dagli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano, l'edificio ricalca le linee architettoniche del quartiere in cui sorge, l'Eur, creato ex novo dal fascismo per celebrare, nel 1942, il ventennale della sua presa del potere. L’edificio è a pianta quadrata e presenta 54 archi per facciata (9 in linea e 6 in colonna). Oggi è utilizzato essenzialmente per fini espositivi e museali. È dichiarato dal Mibac edificio di interesse culturale e da luglio 2013 e fino a tutto il 2028 è concesso in affitto al gruppo Fendi.Per la sua forza evocativa, per la sua forma originale e anche per quell'atmosfera lunare che caratterizza tutto il quartiere Eur, che ancora oggi sembra rappresentare una città ideale ma disabitata, il Colosseo quadrato è stato spesso utilizzato come scenario per dei film. Tra le pellicole che contengono scene ambientate al Palazzo della civiltà del lavoro ci sono Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, L'eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni, 8 e mezzo (1963) di Fellini, Acqua e sapone (1983) di Carlo Verdone, Il ventre dell'architetto (1987) di Peter Greenaway, Streghe verso nord (2001) di Giovanni Veronesi e Notte prima degli esami (2006) di Fausto Brizzi. Interessante l'uso che ne è stato fatto in Titus, originalissimo film del 1999, diretto da Julie Taymor, rivisitazione postmoderna del Tito Andronico di Shakespeare, ambientato in una Roma senza tempo, fra antico e moderno, con espliciti richiami estetici agli anni Trenta. Il Colosseo quadrato e l'Eur costituiscono anche l'ambientazione di Equilibrium, film distopico del 2002 scritto e diretto da Kurt Wimmer.Che l'edificio richiami atmosfere fuori dal tempo ed echi postmoderni è testimoniato anche da un bellissimo spot Nike del 2000, intitolato «The mission». Erano gli anni in cui i marchi sportivi sfornavano a ripetizione spot che erano praticamente dei cortometraggi, pieni di campioni celebri e con effetti speciali degni di un kolossal. Nello spot, una squadra speciale composta da alcuni dei principali calciatori all'epoca in attività, tra cui Bierhoff, Davids, Thuram, Totti, Nakata, deve recuperare un prezioso pallone Nike custodito all'interno del Palazzo della civiltà italiana e protetto da una legione di samurai robot. I campioni si scambiano la palla e dribblano i mostri fra statue e colonnati, mettendo in mostra funambolici giochi di prestigio. Alla fine, Bierhoff uccide con una pallonata il capo dei cybersamurai, che esplode e fa saltare in aria tutto il palazzo, mentre i calciatori vengono raccolti da un elicottero.https://www.youtube.com/watch?v=3JcyEeVkWKQ
        Leonardo Apache La Russa (Ansa)
    
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
        Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)