«Esco dall’esecutivo, anzi no». Tra Conte e Italia viva la crisi più ridicola di sempre
Giuseppe Conte/Ansa
Matteo Renzi alza la voce sulla prescrizione e paventa avvicendamenti a Palazzo Chigi. Ma nel giro di poche ore il terremoto nella maggioranza finisce a tarallucci e vino.
Miliziani disposti a firmare la tregua e rilasciare parte degli ostaggi in cambio della garanzia di non essere eliminati dal Mossad. Tra le clausole, pure la gestione degli aiuti umanitari a Gaza. Usa e Israele contrari. Prossimi colloqui tra Stati Uniti e Iran a Oslo.
Il governo punta a raggiungere il 5% del Pil investendo pure in infrastrutture. Guido Crosetto: «Non sarà toccato il welfare».
Il premier inglese sostiene Rachel Reeves, in lacrime in Aula dopo gli attacchi per la sforbiciata ai sussidi. Il pianto innervosisce i mercati: valuta in calo e rimbalzo dei titoli di Stato.