Sorpresa nella crisi di governo italiana. Donald Trump ha dato, abbastanza inaspettatamente, il suo endorsement a Giuseppe Conte. In un post su Twitter, il presidente americano ha infatti dichiarato: «Si stanno mettendo bene le cose per il presidente del Consiglio italiano, molto rispettato, Giuseppe Conte. Ha rappresentato l'Italia con forza al G7, ama molto il suo Paese e lavora bene con gli Stati Uniti. È un uomo di grande talento ed è auspicabile che rimanga primo ministro!». Il tweet è stato tra l'altro corretto a causa di un refuso relativo al nome del premier, chiamato «Giuseppi». Un endorsement in piena regola, tanto più perché pronunciato nel corso delle ore decisive per la formazione del governo targato Pd-M5s. Si tratta di una mossa fondamentalmente inattesa, visto che tutto lasciava presagire che l'attuale inquilino della Casa Bianca non potesse che essere contrario al ribaltone italiano. Soprattutto per la questione cinese.
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Da questo frutto originario di Siria e Palestina, poi diffuso in tutto il Mediterraneo, si ottiene una farina usata in passato come alternativa economica al cacao. E oggi molto richiesta per ragioni salutistiche.
Mentre prosegue la visita ufficiale in Cina del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un invito formale ad agevolare gli scambi non solo culturali tra i due Paesi, gli Stati Uniti hanno vietato al gigante taiwanese della tecnologia TSMC (Taiwan Semiconductor Manufactoring Co) di consegnare in Cina i suoi chip più avanzati.
Papa Francesco
Ogni cristiano deve abbracciare le anime smarrite, condannando però il comportamento che le ha portate a perdere la diritta via. Il contrario di ciò che sta facendo Bergoglio con le coppie omosessuali: permettendone la benedizione, le considera legittime.