2018-09-02
È nato il fratellino di Alfie Evans
Kate James e Tom Evans hanno festeggiato il nuovo arrivo l'8 agosto. Una luce per la famiglia inglese famosa per la battaglia legale contro medici e giudici per salvare il figlio.Se medici e giudici inglesi non si fossero ostinati con protervia a porre fine alla vita del piccolo Alfie, affetto da una grave malattia neurodegenerativa e morto il 28 aprile all'età di 23 mesi, oggi avrebbe un fratello. Kate James e Tom Evans, rispettivamente 20 e 21 anni, hanno infatti festeggiato pochi giorni fa l'arrivo di un nuovo bambino, dopo aver combattuto per sei mesi contro tutto e tutti per cercare di salvare Alfie da chi aveva definito la sua vita «inutile» e il suo «best interest» morire. Secondo il tabloid inglese Sun il neonato, maschio, è venuto alla luce l'8 agosto, potrebbe chiamarsi Thomas e sarebbe in buona salute. La famiglia non ha confermato né smentito ai giornali la notizia, ma un'amica molto vicina agli Evans è stata in grado di confermare alla Verità che il bambino è nato. La riservatezza dei genitori è più che comprensibile se si ripensa alla storia di Alfie. Nato sano nel maggio 2016, viene ricoverato a soli sette mesi nel reparto di terapia intensiva dell'Alder Hey Children's Hospital di Liverpool a causa dell'insorgere di una patologia neurodegenerativa sconosciuta. Dopo un anno, nel dicembre 2017, i medici decidono che Alfie non ha più alcuna possibilità di migliorare la sua condizione e che pertanto è inutile continuare a curarlo. Propongono ai genitori di staccare la ventilazione che gli permette di vivere, ma Tom e Kate si oppongono, chiedendo piuttosto che venga trasferito all'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Il 20 febbraio 2018 il giudice Anthony Hayden stabilisce per sentenza che «il miglior interesse» di Alfie non è essere curato in un ospedale, inglese o italiano, ma morire. Il 20 aprile la Corte suprema conferma la sentenza e il 24 aprile viene staccata la spina. I medici, pur non conoscendo la malattia di Alfie, assicurano ai genitori che non sopravviverà se non per poche ore, invece il bambino, sostenuto dall'amore dei genitori e dalla preghiera di migliaia di persone stazionate fuori dall'ospedale, per non parlare dell'aiuto diplomatico ricevuto dall'Italia e dal Vaticano, continua a vivere tenacemente respirando in modo autonomo. Tom presenta un nuovo ricorso alla Corte d'appello chiedendo che venga permesso al figlio di essere curato in Italia. I giudici si oppongono ancora, ribadendo che il miglior interesse di Alfie è morire. Dopo quasi 100 ore, nelle quali i medici non consentono ai genitori neanche di portare a casa il figlio, Alfie muore il 28 aprile e Tom scrive su Facebook: «Abbiamo il cuore spezzato. Grazie a tutti per il vostro sostegno». L'ospedale ha speso più di 145 mila sterline in spese legali per impedire che il bambino potesse vivere. Ora Kate ha dato alla luce un altro figlio. Come spiega una fonte vicina alla famiglia, «nelle ultime settimane di vita di Alfie era già incinta anche se non ha mai detto niente. I due genitori sono felicissimi. La tristezza rimane, perché sanno che Alfie sarebbe stato un fratello maggiore splendido, ma sono entusiasti per il nuovo arrivo».
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