È il giorno dei soldi russi. Se Conte le volterà le spalle la Lega è pronta alla crisi

È il giorno dei soldi russi. Se Conte le volterà le spalle la Lega è pronta alla crisi
Ansa
  • Il premier riferirà al Senato sul Metropol: Europa e sinistra tifano per un attacco ai leghisti. Il Carroccio spinge il leader allo strappo: «Torniamo alle urne da soli».
  • Il massone dell'intrigo moscovita aveva una rete dalla Libia alla Serbia. L'avvocato Gianluca Meranda, su cui l'Antimafia ha aperto un fascicolo, si era procurato contatti nei Balcani e il suo braccio destro era un tale Khaled, nato a Misurata e convertito all'islam.

Lo speciale comprende due articli.

Claudio Borghi: «Il riarmo può falcidiare il welfare»
Claudio Borghi (Imagoeconomica)
Il leghista: «L’unico modo per spendere per la Difesa senza affondare è riscrivere il Patto di stabilità. Bisogna tornare alla Cee: era l’idea giusta di Europa. L’euro non è più il primo problema, ma i suoi squilibri restano».
La guerra dei 12 giorni alza il velo sulla debolezza strategica della Cina
Xi Jinping e Ali Khamenei (Ansa)
  • L’Iran è una pedina importante per i rifornimenti energetici di Pechino e per la sua proiezione nel mondo. Eppure il Dragone non si è mosso in difesa di Teheran: non ha voluto sfidare gli Usa e scontentare la Ue.
  • L’analista Michael Lai, ricercatore senior del Middle East Media Research Institute (Memri): «Il leader cinese ha imparato a camuffare la sua influenza. Pure se non sempre rispetta le promesse sugli investimenti».
  • Quelle armi provenienti dall’Impero di Mezzo finite a Hamas e Huthi.

Lo speciale contiene tre articoli.

Kiev si affida alle mine antiuomo
Ansa
L’Ucraina esce dalla convenzione che mette al bando gli ordigni. La Russia intensifica i bombardamenti. Telefonata tra i capi delle intelligence di Washington e Mosca.
La scommessa di Trump per la pace: pure l’Iran negli Accordi di Abramo
Donald Trump (Ansa)
Donald apre alla possibilità di alleggerire le sanzioni a Teheran. Ma le precondizioni per il suo nuovo Medio Oriente sono la fine dell’arricchimento dell’uranio e la pace a Gaza. Per la quale pressa ancora Netanyahu.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy