2024-02-07
Doppia faccia Ue: a Panama stringe sul green
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Mentre a Bruxelles la Commissione fa qualche concessione ai trattori, nel Centro America, lontano dai riflettori, i delegati europei spingono la linea dell’Oms che penalizza i produttori di tabacco. E che in futuro, in nome del «rischio zero», colpirà altri comparti.Trabajadores de la tierra unidos... Quando l’ideologia ha il sopravvento sulla concretezza e sulla produzione dei beni, a protestare e fare i picchetti sono le braccia. Trattori in piazza a Bruxelles, in Francia, in Italia e in Germania. Agricoltori per strada pure in Centro America dove sotto la bandiera dell’Oms e con l’ok dell’Unione europea si tenta un blitz sul tabacco. Attenzione. Come esperimento per chiudere il cerchio con le restrizioni green al resto delle colture.«Stiamo manifestando davanti al centro convegni dove si riunisce l’Oms per discutere normative anti tabacco», spiega alla Verità Enrique Luis, portavoce dell’associazione dei produttori di tabacco panamensi. «Qui con noi ci sono rappresentanti anche di Colombia, Honduras e Nicaragua. Tutti loro producono foglie per tabacco premium, se l’Oms dovesse applicare le leggi del rischio zero noi perderemmo lavoro e stipendi. Nei nostri prodotti non c’è nulla di chimico. Niente se non le nostre radici e la nostra tradizione». Così mentre i campesinos protestano sotto il sole passano i bus dei delegati diretti alla Cop 10. Partono dagli alberghi e arrivano al Convention Center. Fuori 33 gradi e l’umidità che fa bene alla terra. Dentro 15 gradi con condizionatori a palla. Niente tappe, nessun contatto con la realtà che c’è in mezzo. Vale per i quartieri di Panama City, ma anche per l’Europa e l’Italia. Infatti a mancare qui come in altre riunioni dell’Oms e dell’Ue è la trasparenza. Vietato entrare. Solo alcuni spezzoni di conferenza destinati all’online, anche se guarda caso la diretta streaming salta che è un piacere. «Si chiudono dentro un luogo e decidono da soli», termina il discorso Luis. «Non ascoltano nessuna delle controparti. Tutto avulso. Noi chiediamo di poter dire la nostra e continuare a lavorare mantenendo una bandiera che qui dura da centinaia di anni, prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo». Non siamo a Panama a fare una battaglia per i sigari o per il tabacco, ma contro questo genere di regolatori: intervengono senza avere ben in mente un aspetto fondamentale per il futuro: la relazione che c’è tra le norme e l’attività produttiva. Qui in Centro America, un milione di sigari vale 1.300 posti di lavoro. Se li si vieta tout court, in nome del dogma green e della mania di azzerare qualunque rischio per la salute, bisogna capire che quelle 1.300 famiglie resteranno senza buste paga. Senza cibo. Quanto vale la loro fame? Un déjà vu, una tendenza che abbiamo già provato sulla nostra pelle durante il Covid e il lockdown. Come? In quei mesi si poteva morire di tutto fuorché di Covid. Ecco, oggi e in modalità diverse l’agricoltura sta vivendo lo stesso dramma. E l’Europa mostra due facce opposte. A Bruxelles, dove a breve ci saranno le elezioni, i tecnocratici di fronte ai posti di blocco dei trattori sembrano costretti a fare un passo indietro. Rimessi per ora in discussione almeno due target, compreso quello delicatissimo dei fitofarmaci. Quindi, meno restrizioni sull’emissione di CO2 e sui sussidi. Qui a Panama, dove non ci sono le elezioni e gli agricoltori manifestano senza trattori, l’Oms si dimostra la costante. Ma è proprio l’Ue a essere ago della bilancia e far pendere la scure contro il mondo agricolo. Un Giano bifronte. PericolosoQui a Panama, a due passi dal canale, si sta tenendo infatti la decima riunione della Cop 10, l’assemblea organizzata dall’Oms con l’obiettivo di regolamentare il tabacco. L’avvio dei lavori vede subito la formazione dell’asse tra il Brasile, guidato non a caso dal socialista Ignacio Lula Da Silva, la stessa Oms e l’Unione europea, che partecipa come delegata anche per conto dei Paesi membri. Il primo passo parte da Brasilia che spinge per il riconoscimento e l’obbligo di applicazione dell’articolo 18 del Framework convention on tobacco. Articolo che a sua volta riporta direttamente all’agenda 2030 per la transizione green. Per i non addetti ai lavori, la ferrea applicazione dell’articolo impone il riconoscimento del tabacco come grande causa di danni per l’uomo e per l’ambiente con due risultati. Il primo è che si condannano gli agricoltori e le aziende connesse al settore a ridurre drasticamente la produzione e nel secondo caso – paradossalmente – si condannano anche i prodotti sostitutivi del tabacco. Secondo il principio del danno zero. Qui scatta il secondo passo e stavolta parte proprio da Bruxelles che in totale indifferenza di quello che è il mandato Ue, ha lanciato l’ipotesi di vietare sul mercato prodotti con filtri. Una batosta per quei Paesi a vocazione agricola e trasformatrice come l’Italia. Si tassa e boicotta il tabacco e pure tutte le alternative. Eppure, l’orientamento manifestato dal Parlamento europeo è sempre stato – e risulta tuttora – in linea con un approccio di riduzione del rischio, che riconosce un ruolo importante per i prodotti senza combustione nelle strategie di contrasto al fumo convenzionale, a integrazione delle tradizionali politiche di prevenzione e cessazione. Ovvero: poiché i cittadini europei fumano e secondo le stime continueranno a fumare anche nei prossimi anni, è fondamentale fornire loro delle alternative meno dannose che consentano quantomeno di ridurre i rischi. In un rapporto del 2022 sulle attività della Beca - la Commissione speciale che si occupa di individuare azioni e politiche per combattere il cancro – il Parlamento europeo sottolineava di credere «fermamente» che tutte le politiche e tutti i programmi di finanziamento europei dovessero attuare azioni preventive globali contro il cancro basate su misure di riduzione del danno, oltre che di eliminazione totale. Non solo, la Beca concludeva il report invitando formalmente la Commissione a dare seguito alle valutazioni scientifiche dei rischi per la salute derivanti da sigarette elettroniche, prodotti a tabacco riscaldato e nuovi prodotti del tabacco, anche in modo comparativo. Due anni di lavori e scienza che la Commissione qui a Panama, lontana da occhi indiscreti vuole buttare via. Inaugurando una stagione a senso unico e priva di dibattito. Il settore vale a Panama oltre un punto di Pil, per 2.500 tonnellate di foglie di tabacco, e in Italia 20 miliardi e 50.000 addetti. Ma questo non sembra contare, così come sembra contare poco o nulla che il resto dell’agricoltura resti la prima forma di sovranità.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.