2021-12-08
Dopo un anno e mezzo (forse) si vota per l'ordine dei commercialisti
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Dopo polemiche infinite e persino un commissariamento, sono state indette le elezioni dell'Odcec il 20 e 21 gennaio del 2022. Sono state decisive le dimissioni dell'ex presidente Massimo Miani e la sentenza del consiglio di Stato che aveva accolto il ricorso del consiglio nazionaleA distanza di quasi un anno e mezzo si sblocca, forse, il blocco delle votazioni per l’ordine dei commercialisti. E’ una storia che va avanti ormai da diversi mesi, frenata dall’emergenza coronavirus, ma poi falcidiata anche dai ricorsi che hanno fatto sì che nelle ultime 2 settimane ci sia stato anche un commissariamento voluto dal ministro di Grazia e Giustizia Marta Cartabia. Si doveva infatti votare a novembre del 2020, poi è tutto slittato. Sembrava che la situazione fosse perduta, ora invece, dopo una serie di incontri proprio al ministero, in una nota dell’ordine, viene fissato «fissato nei giorni 20 e 21 gennaio 2022 la data per l’assemblea elettorale dei Consigli degli Ordini territoriali, dei Collegi dei Revisori/Revisore unico e dei Comitati pari opportunità». Non solo. Nel comunicato si precisa, che il collegio «ha individuato la data delle elezioni territoriali ritenendo che gli Ordini territoriali dovranno comunicare agli elettori la ripresa delle procedure elettorali nel rispetto del termine previsto». In pratica è decaduto il ricorso al Tar presentato il 25 settembre scorso, motivo del rinvio dello svolgimento delle votazioni l’11 e 12 ottobre di quest’anno. «Conseguentemente, a seguito della ripresa dell’iter elettorale» si legge nella nota- «gli Ordini territoriali che avevano già deliberato di avvalersi del voto per corrispondenza potranno riprendere le operazioni di voto per corrispondenza a partire dal quindicesimo giorno antecedente lo svolgimento dell’assemblea elettorale (5 gennaio 2022) e concluderlo entro il sesto giorno antecedente la data dell’assemblea elettorale (14 gennaio 2022)». E questo è per quanto riguarda gli ordini locali. Mentre per quello nazionale bisognerà aspettare il prossimo marzo. A metà novembre il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani aveva rassegnato le sue dimissioni. La decisione di Miani era arrivata dopo che il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso cautelare presentato dal Consiglio Nazionale per la riforma dell’ordinanza del Tar Lazio del 16 ottobre 2021 che aveva sospeso il procedimento elettorale degli Ordini territoriali della categoria, ed è motivata dalla volontà di garantire l’espletamento delle operazioni elettorali della categoria nel più breve tempo possibile, affidando il procedimento elettorale ad un Commissario straordinario. «Confido» – spiegò Miani «che, preso atto delle mie dimissioni e di quelle dei Consiglieri nazionali firmatari della presente, si disponga in tempi brevi la nomina del Commissario straordinario per poter garantire l’espletamento delle operazioni elettorali nel più breve tempo possibile». Alla fine la contesta sui prossimi vertici dell’ordine dei commercialisti ha lasciato sul campo polemiche che si trascineranno fino al prossimo anno. Tra gli iscritti c’è fiducia sul 2022. Anche se c’è chi vuole comunque aspettare il 20 e 21 gennaio per avere la certezza delle votazioni.
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