2025-07-02
Via i migranti di don Biancalani
Don Mario Biancalani (Imagoeconomica)
Sgomberata la parrocchia di Vicofaro, dopo i problemi di igiene e di ordine pubblico. Il parroco attivista grida «vergogna», ma probabilmente la diocesi lo trasferirà.Con l’uscita degli ultimi sei migranti dalla canonica, l’accoglienza targata don Biancalani sembra ormai giunta al capolinea. Lo sgombero presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, frazione di Pistoia, è stato effettuato dalla polizia ieri pomeriggio così da poter far uscire gli ospiti che fino all’ultimo si sono opposti al trasferimento. Gli altri, più di 100, avevano invece lasciato la struttura nei giorni scorsi, in sordina grazie all’impegno della diocesi e della Caritas. L’operazione infatti era ormai più che annunciata, da quando lo scorso 7 giugno il sindaco di centrodestra Alessandro Tomasi aveva firmato un’ordinanza di trasferimento seguita ad un sopralluogo della polizia municipale, di Asl e vigili del fuoco. Venti giorni di tempo, che si sono conclusi con quello che per il primo cittadino è «il ripristino delle condizioni di legalità e dignità all’interno della parrocchia e del quartiere». Soddisfazione anche da parte del deputato e vice coordinatore regionale di Fdi Francesco Michelotti che ha ricordato come i migranti fossero da anni stipati in una struttura non idonea rappresentando un pericolo per la loro stessa sicurezza oltre che quella dei residenti. «Ristabilite legalità, sicurezza e rispetto delle regole», commenta il sottosegretario leghista Nicola Molteni. «L’intervento deciso del ministero dell’Interno ha finalmente posto fine a tentennamenti e incertezze, restituendo una chiesa ai fedeli, un quartiere ai suoi residenti e una vita più dignitosa a tanti giovani in cerca di fortuna», ha dichiarato, sempre dal Carroccio, Cinzia Cerdini. Da anni l’esperienza di accoglienza fai da te del «parroco dei migranti» spacca la popolazione di Vicofaro con buona parte dei residenti che lamentano il degrado e svariati episodi di micro criminalità, molti dei quali, pare, imputabili proprio ai migranti che dal 2015 si sono alternati nella struttura. «Vergogna», ha gridato ieri il don, lamentando la mancanza di umanità e lanciando un appello che non ha certo trovato sponda nel vescovo di Pistoia Fausto Tardelli visto che è proprio su richiesta e autorizzazione di quest’ultimo che è scattato il blitz delle forze dell’ordine; una ventina di agenti in assetto antisommossa entrati con il supporto del personale sanitario e dei vigili del fuoco. Già nei giorni scorsi Tardelli aveva marcato la propria distanza dai toni da barricadero del don. Mentre questi annunciava ricorsi contro l’ordinanza, prometteva sui social di continuare «a disobbedire ed accogliere» e invitava la popolazione ad un presidio di protesta contro lo sgombero, il vescovo ribadiva la necessità di trasferire i migranti alla luce di una situazione igienico-sanitaria insostenibile nonché della necessità di mettere in sicurezza la parrocchia, a partire dagli adeguamenti alle normative antincendio. «A Vicofaro non è più possibile un’accoglienza dignitosa, umana e in sicurezza delle persone», aveva sottolineato Tardelli aggiungendo che proprio la diocesi, con l’appoggio della Caritas, in particolare la sezione di Firenze, si è adoperata per trovare strutture alternative in cui accogliere i migranti. Una misura che secondo i residenti più stanchi del modello Biancalani però non risolve il problema, ma lo sposta soltanto. E forse non a caso, Michelotti e il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale Alessandro Capecchi, hanno colto l’occasione per rilanciare l’idea di un Cpr in Toscana così da «rendere più facile il lavoro delle forze dell’ordine nelle espulsioni». Intanto, il trasferimento potrebbe arrivare anche per don Biancalani visto che oltre che i migranti, avrebbe perso anche la legale rappresentanza della parrocchia.
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica)