Difesa, Crosetto: «Gli Stati Uniti in riunione Nato hanno chiesto di portare la spesa al 5%»

Intervistato dal direttore Maurizio Belpietro, il ministro della Difesa sul palco de Il giorno della Verità su armi, Europa, Ucraina e Gaza.
«Io uso il termine difesa, diverso dal termine riarmo. Chi si sta riarmando è la Russia noi cerchiamo di costruire la difesa» chiarisce subito il ministro della Difesa Guido Crosetto. Non è solo armi, ha ragione Tajani, la difesa ha tanti aspetti, come competizione su scienza tecnologia materie prime. La battaglia su chi sarà la potenza del nuovo secolo sarà combattuta su questo piano».
Sulla guerra in Ucraina spiega: «è una guerra che ha tutto: la grande tecnologia e anche le trincee come quelle della prima guerra mondiale. Una guerra che ha dimostrato l’importanza del numero di soldati a disposizione».
Alla domanda del direttore: «Lei crede che la Russia possa attaccare l’Europa» risponde: «In Russia tutto si programma. Io non credo che Mosca voglia attaccarci, intanto però io mi devo occupare di costruire una difesa». E ancora: «Siamo meno pronti a difenderci non per l’invio delle armi a Kiev, ma perché abbiamo smesso di investire in difesa».
«Gli Stati Uniti avevano iniziato con Obama a chiedere che aumentassimo la spesa per la difesa» ricorda e poi confessa:
«In riunione Nato l’ex ministro della Difesa americano ha parlato per primo e ha detto: “Signori noi vi abbiamo difeso fino ad adesso. Adesso la nostra priorità è la Cina e l’indopacifico, quindi dovete difendervi da soli. Noi siamo arrivati a spendere fino al 13% del Pil, adesso vi chiediamo di recuperare il gap, quindi adesso spendete il 5%». Amaro constata: «La deterrenza europea non esiste, abbiamo quella americana» aggiungendo: «Le potenze nucleari europee Francia e Gran Bretagna non sono minimamente paragonabili a quella russa o americana». Infine su Gaza: «Dal punto di vista militare questa guerra non ha senso di esistere da mesi. Si persegua Hamas con altri metodi, anche perché in questo modo si dà forza a un’organizzazione terroristica che si nutre dell’odio contro Israele. Noi supporteremo sempre Israele ma è Hamas che deve pagare per il 7 ottobre , non il popolo palestinese».