2024-12-31
Delrio, Prodi e Ruffini riesumano il Partito popolare per fare lo sgambetto a Elly
Elly Schlein (Getty Images)
Il 18 gennaio nasce Comunità democratica, il gruppo-corrente dei cattoprogressisti. L’ex ministro: «Attivi dentro o anche fuori il Pd». Una mossa per sabotare la Schlein.Rinasce per la terza volta il Partito popolare italiano, torna di nuovo di attualità il progetto di riunire i cattolici democratici, quelli con lo sguardo rivolto a sinistra. Il battesimo di Comunità democratica, per ora una aggregazione di politici e intellettuali, in futuro forse un partito o una corrente del Pd, è in programma il 18 gennaio a Milano.Il promotore dell’iniziativa è Graziano Delrio, senatore dem, ex ministro, da sempre in prima linea sulla difesa dei temi cari al cattolicesimo democratico, purosangue democristiano, dai comitati di don Giuseppe Dossetti in difesa della Costituzione degli anni Novanta al Ppi di Mino Martinazzoli, dalla Margherita al Pd. Padrini della creatura, esponenti della storia democristiana come Romano Prodi (che farà la sua apparizione con un intervento da remoto, un tocco di misticismo che non guasta), Pierluigi Castagnetti e, manco a dirlo, Ernesto Maria Ruffini, ex capo della Agenzia delle Entrate, più volte indicato come leader del nuovo centro del centro-sinistra col trattino perché, come insegnava Francesco Cossiga, «il centro-sinistra vince solo se è alleanza tra un centro riformatore e una sinistra moderna. Insomma, se è un centro-sinistra con il trattino. Senza trattino diventa rapidamente un sinistra-centro, soggetto all’egemonia dei postcomunisti». Parole mai così attuali, quelle di Cossiga, considerato che il Pd targato Elly Schlein si colloca certamente più a sinistra che al centro, cerca di prosciugare il bacino elettorale del M5s, va a braccetto con Avs ma vede sempre più ai margini la componente cosiddetta riformista, che dovrebbe essere guidata da Stefano Bonaccini, che appare il primo bersaglio di Comunità democratica: «Sono un po’ tutti reticenti», dice alla Verità un esponente di primissimo piano della sinistra dem, «a dichiarare il vero scopo dell’operazione. La lettura può essere duplice: da un lato smarcarsi da Bonaccini che sembra non avere sufficientemente la schiena diritta nei confronti della Schlein. Dall’altro, con questa storia di Ruffini, tenere un piede dentro e un piede fuori e aumentare la forza contrattuale».Un piede dentro e un piede fuori: le parole di Delrio all’Ansa sono la certificazione di questa ambiguità. «L’obiettivo», spiega Delrio, «è far capire che la cultura politica dei cattolici democratici può dare molto al Paese. Chiediamo una maggior accoglienza e spazio, nel Pd o anche fuori dal Pd. La cultura cattolica democratica è una cultura politica laica, che ha gli strumenti per fare proposte forti e creative per affrontare i problemi del Paese. A cominciare dalla crisi demografica. Non siamo per un partito dei cattolici, questa è una normale occasione di dibattito promosso dai cattolici democratici del Pd che, come sempre, sono attenti a ciò che si muove fuori dai partiti, soprattutto nel mondo cattolico».Occhio alla data: il 18 gennaio 1919 don Luigi Sturzo fondò il Partito popolare italiano; poi, dopo l’esperienza della Dc, il 18 gennaio 1994 il Ppi risorse sotto la guida di Mino Martinazzoli. Tra scissioni e crolli elettorali si arrivò al 2000 quando, con Castagnetti segretario, il Ppi confluì nella Margherita.Il parterre di questo nuovo 18 gennaio fa capire che siamo di fronte a una operazione pianificata da tempo: «Sono mesi che Delrio ci lavora», ci conferma un altro esponente di vertice del Pd. Parteciperanno tra gli altri il presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, il vicepresidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Francesco Russo, l’ex sindaco di Brescia e consigliere regionale in Lombardia, Emilio Del Bono. «Ci saranno diversi amministratori lombardi», dice all’Adnkronos l’ex parlamentare del Pd, Stefano Lepri, tra gli organizzatori dell’iniziativa, «perché è da lì che cominciamo, poi faremo iniziative in altre Regioni. Non è in discussione che il nostro impegno è nel Pd», aggiunge Lepri, «e per contare di più nel Pd. Non c’è nessun ragionamento che va oltre».Fidarsi è bene, non fidarsi è Elly: per il segretario dem la novità può avere diversi risvolti. Se questo nuovo soggetto diventerà una nuova Margherita, alleata del Pd, da un lato il Pd potrà finalmente avere un alleato in grado di intercettare i voti di centro, impresa che non riesce, se non in minima parte, né a Matteo Renzi né a Carlo Calenda; dall’altro, però, immaginare un via libera festoso e unanime alla candidatura della Schlein alla premiership sarebbe complicato, Elly potrebbe finire tritata nelle liturgie democristiane, spunterebbe dal cilindro un Paolo Gentiloni (o lo stesso Ruffini) come «federatore» del centro-sinistra. Se, invece, Comunità democratica resterà nel Pd sostituendo Energia popolare, la componente di Bonaccini che di energico ha ben poco, saranno dolori per i fedelissimi della Schlein che sognano di fare il pieno di collegi blindati e posti sicuri nei listini alle prossime politiche.Quello che è certo è che questa nuova creatura politica ha radici ben profonde nella Conferenza episcopale italiana (i vescovi spesso e volentieri si sono espressi, ad esempio, contro le politiche sull’immigrazione del governo Meloni, in sintonia con la magistratura di sinistra): a chiudere il cerchio, Delrio riflette che «la cultura cattolico democratica e sociale ha contribuito nei momenti di grande crisi di questo Paese. Si tratta di ribadire che, come dice il cardinale Zuppi, senza cultura non c’è politica».Guanto di sfida lanciato, inevitabilmente, anche a Forza Italia, presidio centrista del centrodestra senza trattino, che, dal punto di vista del peso politico e elettorale, è diventato un destracentro.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
Continua a leggereRiduci
«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)