2021-03-27
De Luca compra lo Sputnik ma manca l’ok di Ema e Aifa
Il via libera è atteso entro un mese. Il premier: «Starei attento a fare contratti». Luca Zaia critico: «Prova che gestione Ue è una farsa».In autonomia, la Campania acquisterà il vaccino anti Covid russo Sputnik. La notizia è stata ufficializzata ieri dal governatore Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento del venerdì sui social. A portare avanti le trattative in queste settimane è stata Soresa, la società per azioni partecipata regionale che si occupa anche degli acquisiti in ambito sanitario e che sta gestendo le prenotazioni per le vaccinazioni campane. La Regione ha chiesto a Soresa «di acquisire, con la massima tempestività consentita dalla vigente normativa, la disponibilità da parte di società farmaceutiche che abbiano prodotto vaccini anti Covid, già autorizzati ovvero in corso di autorizzazione presso le agenzie del farmaco Ema e/o Aifa e già in corso di somministrazione, in Italia ovvero in altri Paesi, europei o extraeuropei». Soresa ha avviato una consultazione con undici operatori economici: uno solo ha manifestato la disponibilità alla fornitura del vaccino anti Covid-19. Si tratta di Humane Vaccine, rappresentato dal fondo russo Rdfi Corporate con cui l'agenzia campana ha chiuso l'accordo per la fornitura delle dosi. Nelle ultime settimane il fondo russo che commercializza il vaccino, attualmente sottoposto alla revisione di Ema che potrebbe dare l'autorizzazione ad aprile, ha incontrato possibili partner per la produzione in Italia, Germania, Francia e Spagna. La mossa della Campania sembra quella fatta dalla Gran Bretagna con Astrazeneca: opzionare il vaccino e averne in quantità necessaria al bisogno. La validità del contratto però ci sarà solo quando l'Ema, che ha programmato una missione per ispezionare i siti di produzione, avrà dato il via libera. «Riteniamo che questo contratto possa aprire una strada per l'Italia», ha dichiarato De Luca. Se le cose andranno bene può essere un esperimento a servizio del Paese» a cui, in «contesto di solidarietà nazionale» potrebbe mettere a disposizione le dosi non utilizzate dalla Campania. Il magnanimo De Luca ha anche ricordato che l'impiego dello Sputnik è stato autorizzato nella Repubblica di San Marino e in altri 60 Paesi del mondo e ha «una copertura del 92% ed è stato valutato positivamente dalla rivista scientifica più autorevole al mondo». Sperando di concludere la partita entro un mese, De Luca ha sollecitiamo il governo e l'Aifa «a muoversi perché sono tempi di guerra». Sui contratti delle amministrazioni locali con i fornitori di vaccini, il premier Mario Draghi non si è espresso, ma ha invitato alla prudenza: «Starei attento a far contratti» ricordando che «non si prevede che l'Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi». Oltre quindi a prevedere una disponibilità dello Sputnik «nella seconda parte dell'anno», Draghi ha osservato che «il fondo d'investimento russo, può produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all'estero». Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, «la Campania fa bene» e ha aggiunto: «Se il governo non ha nulla da dire, conferma che avevo ragione io e che le Regioni possono acquistare il vaccino. Non era vero che i vaccini erano di esclusiva competenza dell'Unione Europea. Questa è la prova che la gestione Ue è una farsa», ha ribadito. Nel corso della giornata si è inoltre saputo che dopo Pasqua l'Istituto Spallanzani di Roma avvierà una doppia sperimentazione sullo Sputnik V per valutarne l'efficacia contro le varianti del coronavirus e per accertarne i benefici come eventuale dose di richiamo per altri vaccini come quello di Astrazeneca, con cui sono in corso degli studi e che ha una struttura simile.