2022-08-23
Da Berlusconi-Renzi a Tremonti-Cottarelli. La giostra del voto ci regala duelli inediti
Carlo Cottarelli e Giulio Tremonti (Ansa)
Nel Lazio la Meloni sfida Zingaretti. Derby tra i fratelli Craxi, tra gli amici Sgarbi e Casini e tra le ex azzurre Carfagna e Rossi.Chiuse le liste, la campagna elettorale entra nel vivo e sono molte le sfide interessanti tra candidati illustri sui territori. Il Rosatellum consente ai candidati di presentarsi, in una delle due Camere, in un solo collegio uninominale ma anche in cinque collegi del proporzionale. È sull’uninominale però che si consumeranno i duelli più avvincenti. Da giorni si sa già che Carlo Calenda ed Emma Bonino, dopo esser stati a lungo alleati, si batteranno per un posto in Senato nella lista uninominale di Roma centro. Negli ultimi giorni i due non si sono risparmiati frasi al veleno, l’ex radicale dopo lo strappo di Azione si è sentita tradita e ha commentato: «Devo dire che in tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino». Calenda, ferito, ha risposto: «Abbiamo fatto un tratto di strada insieme dopodiché non l’ho più capita. Non penso sia negativo averla in Parlamento, quello che spero è che la smetta di insultarmi». Roma 1 è il collegio che comprende la parte più centrale della Capitale ed è considerato favorevole per il centrosinistra. Nell’ultima legislatura qui si è votato ben tre volte con un 3-0 per il centrosinistra: prima con Paolo Gentiloni, poi con Roberto Gualtieri quando Gentiloni è andato in Commissione europea, infine con Cecilia D’Elia quando Gualtieri è diventato sindaco. Ad inserirsi nel duello Lavinia Mennuni, consigliera capitolina, candidata del centrodestra in quota Fratelli d’Italia. Non sono gli unici ex alleati a sfidarsi: Mara Carfagna, candidata per la Camera all’uninominale Campania 1-02 con Azione, si batterà con Maria Rosaria Rossi, anche lei ex Forza Italia che ora si presenta nelle liste di Giovanni Toti.Scontri tra nemici e scontri tra amici. È il caso di Vittorio Sgarbi e Pierferdinando Casini, che si incontreranno per il Senato nell’uninominale di Bologna, il primo per il centrodestra, il secondo per il centrosinistra. «Casini, un mio vecchio amico, viene da un mondo che ora è lo stesso che propone me al suo posto», commenta Sgarbi, che aggiunge, «chiederò a Sergio Mattarella di nominarlo senatore a vita, perché non è giusto tenerlo fuori dal Senato». L’ex presidente della Camera ha risposto: «Benvenuto a Sgarbi a Bologna». Amici e fratelli anche. Non si parla proprio di una sfida diretta, ma Bobo e Stefania Craxi in un certo modo si troveranno uno contro l’altra perché il primo sarà candidato dal centrosinistra nell’uninominale a Palermo-Resuttana-San Lorenzo, mentre Stefania, presidente uscente della commissione Esteri del Senato, correrà a Gela per il centrodestra.La sfida più attesa è però quella tra due ex premier, simili per carattere e dalle idee affini. Si tratta di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, che correranno entrambi nel collegio uninominale di Monza per il Senato. «L’importante», ha detto Renzi , preannunciando il duello in radio, «è che il confronto sia civile e pacato. E che ci si rispetti. Io lo farò con Berlusconi e con ogni altro avversario. Tanto più che da quando abbiamo rotto al Nazareno non ci siamo più visti» e dunque «sono sette anni che non ci vediamo». In ogni caso, la definisce «una sfida molto divertente e utile per i cittadini».Sfida tra economisti sempre in Lombardia. Giulio Tremonti e Carlo Cottarelli già si sono beccati in questi ultimi giorni. Cottarelli in un’intervista ha detto di Tremonti: «Su alcune cose siamo vicini, su altre no, come l’interpretazione della crisi del 2011, che Tremonti vede come una congiura internazionale mentre io la attribuisco anche agli errori compiuti negli anni Duemila, quando lui era al governo». Tremonti ha poi risposto: «Per quanto riguarda gli “errori degli anni Duemila”, che retroattivamente o ultrattivamente mi vengono attribuiti dal Cottarelli, mi permetto di notare che dal 2011 inizia un decennio quasi totalitariamente governato dalle forze che Cottarelli si candida a rappresentare, forze che non hanno corretto, ma anzi amplificato gli errori denunciati». La diatriba dalle parole passerà ai fatti: Cottarelli è candidato per il centrosinistra in Senato come capolista nel plurinominale Lombardia 1 e nell’uninominale di Cremona. Giulio Tremonti, candidato di centrodestra in quota Fratelli d’Italia, si presenta sempre in Lombardia ma alla Camera, sia come capolista nel proporzionale sia all’uninominale Lombardia U09. Battaglie sul campo anche nelle liste proporzionali, alcuni leader come Matteo Salvini ed Enrico Letta hanno deciso di non correre nei collegi uninominali. Il leader della Lega sarà presente nelle liste della sua Milano, ma anche in altre regioni sia al Nord che al Sud, tra cui la Basilicata. Il segretario dem sarà capolista nel proporzionale in Lombardia e Veneto, in particolare sarà candidato a Vicenza, «cuore del leghismo», come ha spiegato lui stesso. A Milano alla Camera ci saranno Enrico Letta, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il leader pentastellato correrà in cinque collegi della Camera in quattro regioni diverse: oltre a Lombardia, anche Lazio, Puglia e Campania.Nel Lazio un’altra sfida sul proporzionale si avrà tra il governatore uscente della Regione, Nicola Zingaretti, e l’ex candidata sindaco di Roma, Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia si presenta anche all’uninominale dell’Aquila, capoluogo della Regione governata dal collega di partito, Marco Marsilio. Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, sempre nel Lazio è candidato all’uninominale di Velletri.