Giorni di passaggio tra i riti estivi e i primi soffi autunnali, ma l’orto ancora regala verdure carnose, quasi più espressive adesso che in pieno solleone. In particolare le zucchine sembrano più turgide, meno offese dalla calura ed è un’ottima occasione questa per mandarle in forno organizzando un piatto facilissimo da preparare, di notevole soddisfazione al palato.
Giorni di passaggio tra i riti estivi e i primi soffi autunnali, ma l’orto ancora regala verdure carnose, quasi più espressive adesso che in pieno solleone. In particolare le zucchine sembrano più turgide, meno offese dalla calura ed è un’ottima occasione questa per mandarle in forno organizzando un piatto facilissimo da preparare, di notevole soddisfazione al palato. È anche molto digeribile e si presta sia ad essere un secondo in un pranzo più importante o anche un piatto per una colazione disimpegnata; servito tiepido può essere ideale per un aperitivo. Ingredienti - 4 zucchine di media grossezza, 250 grammi di mozzarella fior di latte, 200 grammi di prosciutto cotto affettato, 4 pomodorini, 80 grammi di Parmigiano Reggiano o Grana Padano grattugiato, tre cucchiai di origano essiccato, 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Fate a fette sottili con l’aiuto di una mandolina le zucchine dalla parte della lunghezza, affettate finemente il fior di latte. Prendete una pirofila da forno non troppo grande e ungetela nel fondo e sulle pareti con l’extravergine. Ora sistemate un primo strato di fette di zucchine che condirete con una presa di sale, un po’ di pepe, origano ed extravergine, spolverate con un po’ di formaggio grattugiato, adagiate sopra a queste alcune fette di prosciutto cotto e ancora delle fettine di fior di latte. Ripetete l’operazione in più strati. L’ultimo strato deve essere di zucchine e Parmigiano Reggiano o Grana padano. Fate a rondelle i pomodorini e decorato la superficie delle lasagne. Mettete in forno per 40 minuti a 180 gradi. Volendo potete sostituire il fior di latte con una scamorza bianca e il prosciutto cotto con un ottimo prosciutto crudo. In quel caso siate parchi di sale. Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a comporre le lasagne, saranno felici di aiutarvi! Abbinamento - Abbiamo optato per un vino laziale marino, un Circeo bianco a base di Malvasia e Trebbiano. Vanno bene tutti i bianchi sapidi.
Carlo Galli (Ansa)
Il filosofo: «Chi usa la nuova tecnica per accrescere il suo potere finge che il progresso sia inevitabile. Un’alternativa politica, però, deve sempre esistere: si chiama libertà».
Alberto Stefani (Imagoeconomica)
Il leghista in corsa per il Veneto: «È vero, qui mancano lavoratori, ma serve formazione tecnica, non immigrazione incontrollata».
(Arma dei Carabinieri)
Gli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita all'immigrazione illegale attraverso l’uso fraudolento del decreto flussi.
All'alba di oggi i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti, con il supporto operativo dei militari dei Comandi Provinciali di Pescara, L’Aquila e Teramo, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un quarantacinquenne bengalese ed hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 19 persone, tutte gravemente indiziate dei delitti di associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di reati in materia di immigrazione clandestina, tentata estorsione e rapina.
I provvedimenti giudiziari sono stati emessi sulla base delle risultanze della complessa attività investigativa condotta dai militari del NIL di Chieti che, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno fatto luce su un sodalizio criminale operante fin dal 2022 a Pescara e in altre località abruzzesi, con proiezioni in Puglia e Campania che, utilizzando in maniera fraudolenta il Decreto flussi, sono riusciti a far entrare in Italia diverse centinaia di cittadini extracomunitari provenienti prevalentemente dal Bangladesh, confezionando false proposte di lavoro per ottenere il visto d’ingresso in Italia ovvero falsificando gli stessi visti. L’associazione, oggi disarticolata, era strutturata su più livelli e si avvaleva di imprenditori compiacenti, disponibili a predisporre contratti di lavoro fittizi o società create in vista dei “click day” oltre che di di professionisti che curavano la documentazione necessaria per far risultare regolari le richieste di ingresso tramite i decreti flussi. Si servivano di intermediari, anche operanti in Bangladesh, incaricati di reclutare cittadini stranieri e di organizzarne l’arrivo in Italia, spesso dietro pagamento e con sistemazioni di fortuna.
I profitti illeciti derivanti dalla gestione delle pratiche migratorie sono stimati in oltre 3 milioni di euro, considerando che ciascuno degli stranieri fatti entrare irregolarmente in Italia versava somme consistenti. Non a caso alcuni indagati definivano il sistema una vera e propria «miniera».
Nel corso delle indagini nel luglio 2024, i Carabinieri del NIL di Chieti hanno eseguito un intervento a Pescara sorprendendo due imprenditori mentre consegnavano a cittadini stranieri documentazione falsa per l’ingresso in Italia dietro pagamento.
Lo straniero destinatario del provvedimento cautelare svolgeva funzioni di organizzazione e raccordo con l’estero, effettuando anche trasferte per individuare connazionali disponibili a entrare in Italia. In un episodio, per recuperare somme pretese, ha inoltre minacciato e aggredito un connazionale. Considerata la gravità e l’attualità delle esigenze cautelari, è stata disposta la custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Pescara.
Nei confronti degli altri 19 indagati, pur sussistendo gravi indizi di colpevolezza, non vi è l’attualità delle esigenze cautelari.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, da anni, è impegnato nel fronteggiare su tutto il territorio nazionale il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, fenomeno strettamente collegato a quello dello sfruttamento lavorativo.
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- È ormai diventata la prima causa di morte tra i 15 e i 29 anni, superando gli incidenti stradali. Dopo i lockdown si è registrato un boom. Non a caso, l’isolamento sociale è una delle maggiori cause. I più esposti sono i maschi.
- La psicologa Michela Pensavalli: «Un figlio depresso è ancora uno stigma. I segnali di pericolo non sono sempre eclatanti. Occhio alle frasi di autosvalutazione: vanno prese sul serio, anche se espresse in modo scherzoso».
- La preghiera è terapeutica, pure per gli adolescenti: i sociologi concordano nel rilevare i benefici del credo religioso, inteso come frequentazione regolare di un luogo di culto.






