2024-10-18
Vw, più vicina la chiusura in Belgio
Manifestazione dei dipendenti Audi (gruppo VW) a Bruxelles (Ansa)
Il colosso tedesco non ha trovato nessun acquirente per lo stabilimento di suv verdi vicino a Bruxelles. Male l’americana Lucid: offerta di azioni per raccogliere liquidità.Il gruppo Volkswagen non riesce a trovare un compratore per lo stabilimento Audi di Forest, nei pressi di Bruxelles. La questione ha di sicuro un valore simbolico poiché è proprio l’ideologia rivolta solo all’elettrico imposta dall’Ue che sta portando alla chiusura degli impianti vicini agli uffici di Ursula Von der Leyen. A Forest, infatti, si producono suv elettrici, veicoli caratterizzati dai costi alti e dalla bassa domanda. Ecco perché lo scorso luglio il gruppo ha rivisto al ribasso le sue stime, valutando per la prima volta in 87 anni la chiusura di alcuni stabilimenti. In particolare, a farne le spese sarà soprattutto Audi, il marchio premium di Volkswagen: la casa automobilistica di Wolfsburg ha infatti confermato di non aver ancora individuato un acquirente adatto per l’impianto di Forest, alle porte a Bruxelles. In particolare, nessuna delle 26 proposte ricevute è stata giudicata «valida e sostenibile,» come ha affermato il chief operating officer Gerd Walker. Il punto è che attualmente non esistono progetti adeguati né alternative d’uso per il sito, aumentando così il rischio di una possibile chiusura. Nel corso di un’intervista a Bloomberg, Walker ha dichiarato: «Per me è fondamentale chiarire rapidamente il processo di informazione e consultazione e concentrarci ulteriormente sulle discussioni riguardanti il piano sociale. Continueremo a perseguire questo obiettivo con fiducia, obiettività ed equità».Secondo Ronny Liedts, negoziatore del sindacato Acv-Csc, sembra sempre «più probabile» che i 3.000 dipendenti della fabbrica perderanno il loro posto di lavoro. Lo stabilimento Audi di Bruxelles, quindi, colpito da una tempesta perfetta che ha successivamente coinvolto l’intera industria automobilistica europea, potrebbe essere il primo impianto Volkswagen a chiudere in Europa.Ma l’impianto Volkswagen vicino a Bruxelles potrebbe non essere l’unica vittima nel mondo delle quattro ruote a batteria. Lucid group, casa automobilistica americana specializzata in auto elettriche e nata dall’idea di alcuni dirigenti che hanno lavorato in Tesla, prevede un ampliamento delle perdite nel terzo trimestre e ha annunciato un’offerta pubblica di azioni per raccogliere liquidità, notizia che ha causato un calo del titolo a doppia cifra negli scambi a Wall Street. Il produttore statunitense prevede quindi di chiudere il terzo trimestre con una perdita operativa tra 765 e 790 milioni di dollari, decisamente di più rispetto ai 630,9 milioni dello stesso periodo del 2023 e anche più rispetto alle stime degli analisti di 751,65 milioni.In particolare, Lucid ha annunciato il lancio di un’offerta pubblica di oltre 262,5 milioni di azioni per rafforzare la propria cassa. Contestualmente, l’azionista di maggioranza Ayar third investment, sostenuto dal fondo sovrano saudita Pif, acquisirà 374,7 milioni di azioni attraverso un «collocamento privato», portando la sua partecipazione al 58,8%. L’azienda ha dichiarato che utilizzerà i proventi dell’offerta pubblica e del collocamento per «scopi aziendali generali», tra cui spese in conto capitale e capitale circolante. Queste operazioni arrivano a due mesi da un’iniezione di liquidità di 1,5 miliardi di dollari da parte del fondo sovrano saudita. Nonostante ciò, Lucid continua a deludere nelle sue performance finanziarie e di vendita. Nel trimestre chiuso al 30 settembre, ha prodotto 1.805 veicoli e ne ha consegnati 2.781, in calo rispetto ai 2.110 prodotti nei tre mesi precedenti. Il titolo ha perso il 22% da inizio 2024 e, dopo numerose revisioni dei target di produzione, l’azienda si è più volte avvicinata all’insolvenza. Per il 2024, Lucid prevede una produzione di 9.000 unità, solo 500 in più rispetto al 2023. A ogni modo, il gruppo pare in difficoltà da tempo nel risalire la china. A maggio di quest’anno aveva dovuto annunciare il taglio di 400 dipendenti a causa delle difficoltà del mondo delle auto elettriche.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
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