2022-05-31
Crepa sul fronte dei medici: «Non sospendo colleghi che non si sono vaccinati»
Il ministro della Salute, Roberto Speranza (Ansa)
Sandro Sanvenero, presidente degli odontoiatri di La Spezia: «La legge prevede l’obbligo per impedire di essere vettore di infezione. Ma è ampiamente dimostrato: non è così».C’è chi dice no. Il presidente dell’albo degli odontoiatri dell’Ordine dei medici di La Spezia, Sandro Sanvenero, si rifiuterà, da oggi in poi, di firmare gli ordini di sospensione a carico dei medici non in regola con l’obbligo vaccinale. Sanvenero, che ha la responsabilità legale sulle sospensioni, ha annunciato questa sua presa di posizione sabato scorso, in una lettera inviata a tutti i 240 medici iscritti all’Albo avente per oggetto la convocazione di un’assemblea straordinaria per discutere proprio di questa decisione del presidente, il quale così spiega alla Verità: «La decisione è mia ed è stata presa. Punto. Ho convocato l’assemblea perché adesso saranno gli iscritti a decidere se confermarmi o meno ancora presidente dell’Albo. Gli scritti devono sapere che se io resterò presidente non firmerò più queste sospensioni e ho messo ai voti appunto per questo la mia permanenza all’Ordine. Io sono un medico e il medico deve tutelare i pazienti e allora: la legge prevede che la vaccinazione sia un obbligo per impedire al medico di essere vettore di infezione, perché questa è la logica ma i dati, che non sono delle supposizioni, dimostrano che sarebbe corretto fare il contrario. A questo punto io non posso più obbligare nessuno». L’Assemblea straordinaria è stata convocata per il prossimo 30 giugno. Sanvenero scrive nella sua lettera, datata appunto 28 maggio 2022: «A distanza di due anni […] i dati sanitari sul campo […] pubblicati anche su riviste internazionali impattate, sono inequivocabili: la vaccinazione non mantiene gli obiettivi che la normativa emergenziale aveva posto, poiché (indipendentemente dal numero di dosi ripetute) non permette di bloccare né la diffusione né la trasmissione dell’infezione. Constatare questo dato di fatto ignorato nell’impianto legislativo emergenziale […] soprattutto riguardo alla prescrizione di vaccinare i soggetti guariti, mi ha portato a una scelta di rottura… Per questo mi sono determinato a non avallare più con la mia firma nessun provvedimento di sospensione dall’Albo legata a tale normativa emergenziale». Se Sanvenero non firma, nessuna sospensione può essere comminata, quindi o non si sospende nessuno - la vaccinazione per i 240 medici iscritti diventerebbe quindi una scelta - o Sanvenero lascerà la presidenza. La presa di posizione dunque è netta e soprattutto va contro la generale acquiescenza che hanno finora dimostrato gli Ordini dei medici in molte parti d’Italia rispetto alle direttive ministeriali che sempre più palesemente stridono con l’avanzare delle scoperte scientifiche e la raccolta dei dati.Sono mesi che gli Ordini puniscono i medici dissenzienti rispetto ai messaggi diffusi dalle autorità sanitarie. Nel caso di La Spezia, per la prima volta, il presidente di uno degli Albi di cui è composto l’Ordine si oppone invece ufficialmente alle direttive di quelle stesse autorità in obbedienza alle quali c’è stato anche chi è stato punito o comunque richiamato anche solo per opinioni mediche espresse in pubblico difformi dai messaggi istituzionali diramati nel corso della campagna vaccinale o per pratiche cliniche efficaci, salvavita e non pericolose ma non contemplate nelle direttive. In questo ultimo anno, solo per citare qualche esempio, l’Ordine dei medici di Treviso ha radiato il medico di base Riccardo Szumsky, che ha guarito dal Covid quattromila persone, in quanto ritenuto colpevole di essersi rifiutato di tacere di fronte ai pericoli della vaccinazione anti-Covid e l’Ordine dei Medici di Milano ha sospeso per un anno il dottor Andrea Stramezzi, che ha guarito dal Covid quasi seimila persone, ritenuto colpevole di averle guarite senza seguire i famosi protocolli «vigile attesa e tachipirina». Altri medici, come è noto, sono finiti sotto procedimento disciplinare come l’infettivologo, primario ospedaliero Pietro Luigi Garavelli, tra i primi ad avvertirci di quanto fosse illusorio il pensiero del vaccino salvifico inoculato in massa in piena pandemia e l’accusa generale che è stata sempre rivolta a questi medici dissenzienti da parte degli Ordini era che andassero contro la scienza e dunque tradissero i fondamenti dell’essere medico. Adesso, invece, il presidente dell’albo degli odontoiatri di La Spezia scrive che per agire secondo la scienza, da medico, bisogna andare esattamente contro le direttive ministeriali. «Essendo presidente di un albo dell’Ordine», ha continuato a spiegarci Sanvenero al telefono, «sono il rappresentante di una pubblica amministrazione: la Costituzione mi chiama a responsabilità diretta e personale e io sono a conoscenza di dati e di fatti che mi impediscono di poter assecondare questo meccanismo, perché io non sono un ministro qualunque o il presidente di un Consiglio qualunque. Io sono un medico. Io non posso non leggere questi dati. E se io leggo questi dati io questa cosa non la posso fare perché io ho giurato fedeltà all’etica medica non ho giurato fedeltà alla legge».
Papa Leone XIV (Ansa)
«Ciò richiede impegno nel promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia, sostenendone gli sforzi, promuovendone i valori, tutelandone i bisogni e i diritti», ha detto Papa Leone nel suo discorso al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Padre, madre, figlio, figlia, nonno, nonna sono, nella tradizione italiana, parole che esprimono e suscitano sentimenti di amore, rispetto e dedizione, a volte eroica, al bene della comunità domestica e dunque a quello di tutta la società. In particolare, vorrei sottolineare l'importanza di garantire a tutte le famiglie - è l'appello del Papa - il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità».
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