Sapevano già tutto dal 12 febbraio. Ma non hanno fermato l'epidemia

Sapevano già tutto dal 12 febbraio. Ma non hanno fermato l'epidemia
Giuseppe Conte (Ansa)
Ogni volta che gli è stato chiesto conto di ciò che è accaduto nei mesi dell'emergenza Covid, il presidente del Consiglio ha sempre risposto di non avere nulla da rimproverarsi, aggiungendo che se si fosse presentata l'occasione avrebbe rifatto tutto, ma proprio tutto. Giuseppe Conte, insomma, non è pentito, non pensa di aver fatto errori, ma anzi ritiene che l'azione del suo governo sia stata d'esempio per il resto d'Europa. Di più: del mondo. La narrazione del premier è stata solo lievemente contraddetta nelle scorse settimane dalla rivelazione dei ritardi con cui è stata istituita la zona rossa nella Bergamasca. Il Comitato tecnico scientifico chiese il 3 marzo la chiusura di Alzano e Nembro, i due paesi in cui si erano registrati diversi casi di coronavirus, ma il governo prese tempo fino al 9, lasciando che il virus si diffondesse. Alle obiezioni di chi ha chiesto le ragioni di tale ritardo, Conte ha replicato di non aver visto il verbale del Cts, (...)
Nei verbali del factotum di Tinebra il lato segreto del pm «massone»
Paolo Borsellino (Getty Images)
Il collaboratore del procuratore che coordinò le indagini su via d’Amelio è stato sentito a Caltanissetta. Era lui il custode dell’archivio che la Procura sta cercando per fare luce su una presunta loggia coperta.
Dl sicurezza, la Cassazione l’ha fatto strano
Ansa
La relazione del Massimario degli Ermellini, subito passata alla stampa, si concentra solo sul rischio di incostituzionalità del decreto. Ma, a differenza di quello che accade normalmente, ignora ogni possibile interpretazione a favore del testo.
Dietro il business della Gaza Cola, gli amici dei Fratelli Musulmani
Ansa
In Italia la bevanda è stata introdotta «per ragioni ideologiche» da Piccardo, attivista islamico ed editore di libri su Hamas. La coop Alleanza la vende, boicottando i prodotti israeliani. Gli ebrei: «Fini antisemiti».
Tregua in Palestina, dialogo con l’Iran: Donald prova a rifare il suo Medio Oriente
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I dossier per distendere i rapporti tra Israele e Paesi arabi. Ma ai funerali a Teheran urlano «morte all’America».
Le Firme

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