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Sapevano già tutto dal 12 febbraio. Ma non hanno fermato l'epidemia

Sapevano già tutto dal 12 febbraio. Ma non hanno fermato l'epidemia
Giuseppe Conte (Ansa)
Ogni volta che gli è stato chiesto conto di ciò che è accaduto nei mesi dell'emergenza Covid, il presidente del Consiglio ha sempre risposto di non avere nulla da rimproverarsi, aggiungendo che se si fosse presentata l'occasione avrebbe rifatto tutto, ma proprio tutto. Giuseppe Conte, insomma, non è pentito, non pensa di aver fatto errori, ma anzi ritiene che l'azione del suo governo sia stata d'esempio per il resto d'Europa. Di più: del mondo. La narrazione del premier è stata solo lievemente contraddetta nelle scorse settimane dalla rivelazione dei ritardi con cui è stata istituita la zona rossa nella Bergamasca. Il Comitato tecnico scientifico chiese il 3 marzo la chiusura di Alzano e Nembro, i due paesi in cui si erano registrati diversi casi di coronavirus, ma il governo prese tempo fino al 9, lasciando che il virus si diffondesse. Alle obiezioni di chi ha chiesto le ragioni di tale ritardo, Conte ha replicato di non aver visto il verbale del Cts, (...)
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Milano, vertice sulla sicurezza negli stadi tra Lega Serie A e Polizia
Da sinistra: Bruno Migale, Ezio Simonelli, Vittorio Pisani, Luigi De Siervo, Diego Parente e Maurizio Improta
Questa mattina la Lega Serie A ha ricevuto il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, insieme ad altri vertici della Polizia, per un incontro dedicato alla sicurezza negli stadi e alla gestione dell’ordine pubblico. Obiettivo comune: sviluppare strumenti e iniziative per un calcio più sicuro, inclusivo e rispettoso.
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Da 56 giorni i genitori non vedono i figli. Gli assistenti sociali però non rispondono
Troppe anomalie sul caso dell’altra famiglia nel bosco. Marina Terragni: «È fuori legge». Ma le operatrici temono per la loro immagine.

«Voglio sapere dove sono i bambini. Sono passati 56 giorni senza vederli. Neppure una telefonata. Non sappiamo come stanno, cosa mangiano, se dormono…». Le lacrime scivolano giù con dignità sul bel volto di mamma Nadya, mentre si siede con noi sulla panca fuori, all’ingresso di casa. Siamo nel bosco di Caprese Michelangelo, piccolo borgo in provincia di Arezzo. «Con mio marito Harald», racconta Nadya, «siamo andati più volte ai servizi sociali. Ci hanno detto che non possiamo vederli perché sono in un luogo segreto. Tutto questo è un abuso. Una violenza che viene fatta a noi e ai nostri figli».

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Il premier: «Il governo ci ha creduto fin dall’inizio, impulso decisivo per nuovi traguardi».

«Il governo ha creduto fin dall’inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo traguardo. Ringrazio i ministri Lollobrigida e Giuli che hanno seguito il dossier, ma è stata una partita che non abbiamo giocato da soli: abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano. Questo riconoscimento imprimerà al sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi».
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio celebrando l’entrata della cucina italiana nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. È la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a New Delhi, in India.

«Il vaccino a mRna accelera i tumori e attiva le metastasi nei malati»
Ansa
  • Una ricerca di recente pubblicazione mostra come, dati alla mano, Covid e preparati genici velocizzino la crescita delle masse cancerogene. Chi ha ricevuto le dosi è più esposto perché più sollecitato.
  • Boccia (Pd) durante l’audizione di Sileri in commissione: «Decidevano Cts e Cdm» L’allora viceministro conferma: «Io isolato. Non so chi abbia imposto la tachipirina».

Lo speciale contiene due articoli.

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