2023-02-12
Cospito in ospedale, anarchici in battaglia
Il terrorista lascia il carcere di Opera. Ricoverato nel capoluogo lombardo in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis. Si rifiuta di assumere anche gli integratori. Corteo a Milano: lanciati petardi, bottiglie e pietre. Scontri tra i manifestanti e la polizia.Il caso di Alfredo Cospito, l’attivista anarchico di 55 anni da ottobre in sciopero della fame contro il regime carcerario del 41bis, è arrivato a un punto di non ritorno. Dopo aver perso 50 kg, e dopo la decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di confermare il 41bis, l’unico modo per salvarlo sembra ormai essere quello di un intervento dello Stato che dovrà essere portato avanti tramite un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio che dovrà portare la firma del sindaco Giuseppe Sala. Al momento, a quanto apprende La Verità, a Palazzo Marino non è ancora arrivata alcuna richiesta e non è stato firmato ancora nulla. Ma la situazione potrebbe evolversi velocemente nel caso in cui il detenuto rifiuti di alimentarsi anche in ospedale dove è stato portato ieri con urgenza. Così, alla vigilia del voto per le regionali lombarde e laziali, mentre nelle vie del centro di Milano andavano in scena gli scontri tra manifestanti anarchici e polizia, Cospito è stato trasferito dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo, nella zona sud del capoluogo lombardo: si trova in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis. A disporre il trasferimento è stato il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria). «La salute di ogni detenuto», spiegava ieri il ministero della Giustizia in una nota, «costituisce priorità assoluta». Le sue condizioni sono ritenute ancora stabili, ma si è preferito scegliere per il ricovero ospedaliero: il detenuto ha ormai sospeso l’assunzione degli integratori e questo lo espone a grossi rischi di crisi cardiaca o edema celebrale. Deve essere curato in una struttura adeguata. È arrivato il momento in cui bisogna decidere fino a dove potranno spingersi i medici e se potrà essere sottoposto ad alimentazione forzata. A confermare un quadro clinico a rischio è stato ieri il medico Andrea Crosignani, scelto dal difensore (l’avvocato Flavio Rossi Albertini). Lo ha visitato di prima mattina. «Alfredo mi sembra determinato ad andare avanti sulla sua protesta. Anche se ho cercato di convincerlo a riprendere il potassio per ridurre il rischio di queste aritmie». Il detenuto, stando alle parole di Crosignani «è senz'altro lucido. Dal punto di vista generale l'ho trovato ancora in condizioni accettabili. È arrivato da me camminando. Diciamo che è una situazione complessivamente seria, che anche se i parametri vitali tengono ma quando si arriva a questa situazione ci vuole veramente, veramente poco, perché la situazione precipiti. Perché in questi casi la situazione precipita senza che ci siano dei segni particolari di allarme. Ho parlato con la cardiologa che mi ha segnalato un possibile rischio di aritmie fatali». Il trasferimento al San Paolo arriva a quasi 24 ore di distanza dalla conferenza stampa dell’avvocato Rossi Albertini, che venerdì aveva ribadito come fosse ormai scontato per il suo assistito morire in carcere. «Finirà lo sciopero della fame quando uscirà dal 41bis ma è quasi scontato che muoia in carcere. È dimagrito di 47 chili in 114 giorni di digiuno. Da settimane penso che si arrivi al tracollo, quando ho incontrato Cospito pensavo che fosse imminente». Secondo il legale Cospito, che esclude richieste di grazia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, o appelli a papa Francesco («Il mio assistito è un anarchico individualista. In ogni caso nessuno concederebbe nulla»). potrebbe non arrivare vivo al 24 febbraio, quando la Cassazione si esprimerà sulla revoca del carcere duro per l’anarchico, a cui è sottoposto dal 20 ottobre dello scorso anno. È forse l’ultima speranza per l’anarchico, dopo che Nordio ha deciso di confermare il 41bis, ribadendone la pericolosità nei contatti con l’esterno e spiegando che che Cospito usa il suo corpo «come un'arma» per «orientare le iniziative di lotta della galassia anarco-insurrezionalista». Lo sciopero della fame, secondo il Guardasigilli, sarebbe stato studiato «per finalità ideologiche». Stando al provvedimento firmato dal ministro, è ancora «immutata» in Cospito «la capacità di orientare le iniziative di lotta della galassia anarco-insurrezionalista verso strategie e obiettivi sempre più rilevanti». E proprio ieri a Milano sono andate in scena le proteste degli anarchici che in piazza, tra XIV Maggio e via Bellezza, si sono scontrati più volte con le forze dell’ordine, tra lanci di bottiglie, pietre e petardi. La manifestazione, che non era stata autorizzata, si è conclusa poi all’altezza del Naviglio Grande in viale Gorizia. Almeno 7 persone sono state accompagnate in questura. «Bombe carta, pietre e bottiglie contro la polizia, auto e negozi danneggiati, passanti terrorizzati, centro di Milano bloccato. Non sono “anarchici”, sono delinquenti e come tali vanno trattati: in galera» ha commentato ieri su Twitter il ministro dei Trasporti della Lega, Matteo Salvini. « Porterò in Cdm la richiesta di intervenire duramente contro questi delinquenti, chiudendo covi e bloccando siti».
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».