2025-02-14
Corte costituzionale, superato lo stallo. Il Parlamento elegge i giudici mancanti
Da sinistra in alto senso orario: Massimo Luciani, Francesco Saverio Marini, Roberto Cassinelli, Maria Alessandra Sandulli (Imagoeconomica)
Scelti Marini, il «padre» del premierato, Luciani, Cassinelli e Sandulli. La Meloni: «Soddisfatta per l’ampio accordo».La Corte costituzionale ha di nuovo il suo plenum: dopo 19 votazioni andate a vuoto, ieri il Parlamento riunito in seduta comune ha eletto i quattro giudici che mancavano all’appello. L’accordo tra tutti i partiti ha portato al comodo superamento della soglia dei 3/5 dei parlamentari: i nuovi giudici della Consulta sono Massimo Luciani (505 voti, indicato dal Pd), Roberto Cassinelli (503, indicato da Forza Italia) Maria Alessandra Sandulli (502, tecnico) e Francesco Saverio Marini (500 voti, Fdi). A sbloccare lo stallo, i contatti incrociati tra i leader, in particolare Giorgia Meloni, Elly Schlein e Giuseppe Conte, mentre Antonio Tajani ha avocato a sé la scelta del candidato di Forza Italia superando così le diverse linee di pensiero all’interno del suo partito. Massimo Luciani, avvocato del Foro di Roma, 73 anni, accademico dei Lincei, è ordinario di istituzioni di diritto pubblico presso la facoltà di giurisprudenza della Sapienza. È stato presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti tra il 2015 e il 2018. Ha al suo attivo 400 pubblicazioni scientifiche sui più disparati argomenti, dalla giustizia costituzionale al pensiero politico di Giacomo Leopardi. Roberto Cassinelli, genovese, 69 anni, è stato un berlusconiano della prima ora, deputato e senatore di Forza Italia. Avvocato patrocinante in Cassazione, è ricordato dagli addetti ai lavori per aver ottenuto rispettivamente 7 e 17 voti nelle prime due votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica, il 24 e 25 gennaio 2022. Un attestato di stima dei suoi colleghi, che scrissero il suo nome invece di votare scheda bianca in quelle giornate interlocutorie, precedenti la rielezione di Sergio Mattarella. Maria Alessandra Sandulli, napoletana, 68 anni, è docente ordinario di diritto amministrativo presso l’Università degli studi Roma Tre. È titolare di uno studio legale a Roma che si occupa in particolare di diritto amministrativo e correlate questioni di diritto costituzionale ed europeo. Suo padre, Aldo Mazzini Sandulli, è stato presidente della Consulta. «Figlio d’arte» anche Francesco Saverio Marini, romano, 52 anni, il cui padre, Annibale Marini, è stato presidente della Corte costituzionale. Docente di istituzioni di diritto pubblico all’università di Tor Vergata, ateneo romano del quale è anche pro rettore, Marini è un avvocato amministrativista ed è anche il consigliere giuridico di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: è considerato il padre della riforma del premierato. I quattro nuovi giudici della Corte costituzionale eletti ieri sostituiscono Silvana Sciarra, Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti. Il presidente della Consulta, lo ricordiamo, è Giovanni Amoroso. Non mancheranno nelle prossime settimane gli appuntamenti di grande rilievo per la Corte costituzionale, che dovrà esprimersi, tra l’altro, sulla impugnazione da parte del governo della legge regionale della Campania che consente all’attuale presidente Vincenzo De Luca di correre per il terzo mandato e sui ricorsi contro l’abolizione del reato di abuso di ufficio. Unanime la soddisfazione espressa dai leader delle forze politiche: «Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni», recita un comunicato diffuso da Palazzo Chigi poco dopo la conclusione delle votazioni, «ha inviato, a nome proprio e del governo, un messaggio di auguri ai nuovi giudici della Corte costituzionale, Roberto Cassinelli, Massimo Luciani, Francesco Saverio Marini e Maria Alessandra Sandulli. Il presidente Meloni ha espresso la propria soddisfazione per l’ampio accordo raggiunto tra le forze parlamentari, che ha consentito la contestuale elezione dei quattro componenti e la ricostituzione del plenum della Consulta». «Facciamo i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi giudici che sono stati eletti», ha detto ai cronisti il segretario del Pd, Elly Schlein, «l’accordo ha tenuto, con grande compattezza sia dell’opposizione che della maggioranza. Molto bene, c’è molta soddisfazione». «Abbiamo trovato un accordo», ha commentato il leader del M5s, Giuseppe Conte, «siamo finalmente giunti a una soluzione. Alla fine noi avevamo le idee più chiare delle forze di maggioranza che sono arrivate all’ultimo». «Auguri di buon lavoro», ha scritto su X il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, «ai nuovi giudici della Consulta, Roberto Cassinelli, Massimo Luciani, Francesco Saverio Marini e Maria Alessandra Sandulli, eletti dal Parlamento. L’accordo trovato tra maggioranza e opposizione rappresenta un bel segnale per la democrazia. Si rafforza l’efficienza dei lavori della Corte costituzionale, per favorire una sana collaborazione tra le diverse istituzioni dello Stato e sempre nell’interesse dei cittadini». «Finalmente, dopo mesi di inspiegabili e indifendibili contrapposizioni», ha sottolineato il leader di Azione, Carlo Calenda, «i giudici della Consulta sono stati nominati. Sono tutti nomi di alto livello e a ciascuno di loro vanno le nostre congratulazioni. È un bene che alla fine maggioranza e opposizione abbiano trovato un accordo ragionevole per evitare la paralisi di un’istituzione fondamentale».
Alessandro Benetton (Imagoeconomica)